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Runebound (Second Edition)

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Goblin score: 7 su 10 - Basato su 155 voti
Gioco da Tavolo (GdT)
Anno: 2005 • Num. giocatori: 1-6 • Durata: 240 minuti
Sotto-categorie:
Thematic Games

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Runebound (Second Edition): voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
10688
Voti su BGG:
8075
Posizione in classifica BGG:
1139
Media voti su BGG:
6,89
Media bayesiana voti su BGG:
6,54

Voti e commenti per Runebound (Second Edition)

6

Dopo ormai svariate partite (oltre trenta..) con tutte le espansioni devo abbassare il mio voto da 8 a 6. Secondo me il gioco è molto ripetitivo e veramente troppo lungo. Interazione tra i personaggi pressochè nulla e i giocatori che non amano il fantasy o non sono vecchi appassionati di Talisman si annoiano rapidamente. Per capirci, mentre Talisman è un classico intramontabile e divertente ad ogni partita, Runebound annoia in fretta: a mio avviso NON è l'erede di Talisman come molti asseriscono.

7

Giocone maestoso e strabordante, che con una quantità esorbitante di variabili e con un bel sapore di avventura fantasy rocambolesca copre i suoi difetti evidenti.
L'interazione fra i giocatori è limitata al fatto che chi arriva primo ha più possibilità di vincere; la durata è un po' eccessiva. Ma tutto sommato, per quello che propone lo trovo assai carino e ambientato.

6

Il gioco non soddisfa appieno.Sembra di giocare in solitario;troppa poca interazione tra i giocatori. Qualche miglioria in questa nuova edizione, ma giocarci non mi ha divertito molto comunque.

8

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5

Un gioco molto carino e divertente ma con dei difetti enormi:
1. troppo lungo per un gioco in cui non fai altro che picchiare mostri, arraffare tesori e comprare oggetti.
2. troppo sbilanciato sulla fortuna. Un tiro fortunato può aiutarti a superare gli atri, così come un tiro sfortunato può dichiarare la tua sconfitta (vedi sotto)
3. chi fa più punti (esperienza) fa ancora più punti, ovvero impossibilità di recupero per chi rimane indietro.
4. Combattimento pesantemente sbilanciato verso alcune categorie di attacco (attacchi preventivi e tiratori) e troppo caro il prezzo da pagare in caso di sconfitta.
5. alcune carte evento decisamente sbilancianti
6. scarsissima interazione fra giocatori

7

Nessun commento

7

Il problema è: dare un voto pazzesco a questo gioco fantasy, proporzionalemente alla mole di espansioni e componentistica in continua e costante uscita (in pieno stile FFG), che lo rendono un gioco veramente IMMENSO o..... abbassare lo stesso voto dopo l'ennesimo lancio dei dadi movimento che non ti fanno seguire la strada che ti serve durante la partita?
In pratica, il fattore fortuna è troppo preponderante in un gioco così bello nelle ambietazioni e nella vastità: sarebbe bastato creare giusto 2-3 regole che consetissero agli eroi di interagire di più e, soprattutto, studiare un sistema di spostamento meno basato sulla Dea Bendata...
Riassumendo: se consideriamo l'aspetto VASTITA' e AMBITAZIONE il voto non può che essere 9-10 (il perfetto Fantasy BoardGame, degno successore di Talisman), ma se poi ci giochiamo e i lanci dei dadi non ci vanno bene (allungando incredibilmente lo sviluppo delle quest anche più semplici, solo perchè non le si raggiunge sulla mappa!!) il voto non può superare il 4-5!!
Conclusione: 7 di stima!

5

Rivedo verso il basso la valutazione dello scorso 1° marzo 2008, in pratica una revisione del commento che troverete nella scheda della prima edizione. Runebound cade nel tranello del durare veramente troppo per quello che offre: gira, gira, pesca, picchia, ti potenzi fino ad arrivare all'imponente cattivone, sempre se lo trovi per primo. Poche emozioni, sfianca, snerva. D'accordo, il mercato non offre eccezionali alternative in quanto il brodo di fondo è sempre questo. Ecco a voi il classico iter in cui il più forte diventa sempre più forte mentre il poveretto a cui gira male cade pian piano nel baratro dell'emarginazione sociale, lasciato in un angolo a coccolare la sua spadina di cartone che tanto faticosamente ha strappato al mercato per un paio di denari. Il colpo di culo al tiro di dadi. L'oggettone pescato dopo un combattimento rocambolesco. Da che mondo è mondo nel fantasy siamo messi così e lo si accetta. Anzi per carità non fraintendetemi, non polverizziamo con una palla di fuoco il lavoro di Wallace (sì, proprio il Martin di Age of Steam) perchè di cose interessanti ce ne sono. Primo il movimento, carino sebbene dopo un pò si tramuta nella corsa della fortuna per arrivare su un incontro prima che i malintenzionati avversari te lo soffino, e nel caso si spera in un refill da evento prima di avere il deserto intorno e girare come beoni in attesa di tempi migliori. Secondo il sistema di combattimento, funzionale e ben strutturato ma che costringe a tirare su le caratteristiche per evitare di venir schiacciati come mosche nelle battute finali, allungando i tempi in ere geologiche. Se parti con una manciata di punti, devi arrivare almeno ad essere sicuro di coprirne un tot, compresa la media del tiro dei dadi che tradotto significa parecchi avanzamenti moltiplicato per le tre caratteristiche base e salute, salvo oggetti trovati in giro. Quindi caro avventuriero non credere di essere un fenomeno se spacchi tutto in un attacco a distanza perchè se non sei attrezzato negli altri due verrai asfaltato nel giro di pochi round. Terzo un background fantasy tutto sommato ben aderente e ambientato e gli incontri orientati per livello di difficoltà. Quarto il ventaglio di regole casalinghe e ufficiali per parametrare alcune meccaniche a seconda delle necessità. Di ben altro impasto e piuttosto direi dubbioso lo scontro giocatore contro giocatore dove i propri alleati si fermano a guardare lo spettacolo, fumandosi una sigaretta o l'alternarsi nell'essere difensore poi attaccante. Curioso come alcuni oggetti non hanno un costo in linea con ciò che offrono, alcuni sono troppo potenti come quelli che ti fanno curare di colpo. Peccato che si aumenta di livello nelle caratteristiche ma mai nel danno inflitto. Ci sono personaggi competitivi, altri chiaviche da usare come sottobicchiere. Insomma cosine interessanti e altre che francamente ti fanno scendere la catena in un abisso da cui non vi è via d'uscita...

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