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The Republic of Rome: voti, classifiche e statistiche Indice ↑

Persone con il gioco su BGG:
6297
Voti su BGG:
4194
Posizione in classifica BGG:
691
Media voti su BGG:
7,54
Media bayesiana voti su BGG:
6,80

Voti e commenti per The Republic of Rome

8

Bellissimo gioco, però come maggior pecca anche io riscontro l'estrema durata delle partite...vero che dipende un po' dalle carte pescate in rapporto al contesto di gioco (se ti spuntano 5 guerre di seguito in un momento di magra è facile che Roma cada, così come se non ci sono grosse batoste la partita può essere infinita). Io stesso ne ho giocata una sola partita, con altri 5 giocatori esperti, ma che è durata 5 sere (diciamo 20 orette) arrivando fino all'ultimo mazzo e quasi l'ultima carta evento.
Comunque gran gioco di compromessi e diplomazia, ricrea bene l'ambientazione da senato...un po' brutto il sorteggio delle morti "per vecchiaia" dei senatori, e per gli assassini (tutto dipende da un singolo dado), che ti bruciano il miglior senatore che hai proprio quando volevi far pesare il suo potere...comunque gran gioco.

6

Senz'altro il gioco rappresenta, sia per ambientazione, che per età fisica del gioco stesso, un gioco antico.
L'ambientazione è ben riprodotta, cosi come la simulazione in una serie di regole.
Essendo gioco perlopiù diplomatico, si riflette nella serie di pregi/difetti che questo aspetto ricopre: alleanze pre-partita che possono impedire ad un giocatore di entrare in partita (difetto), pugnalate alle spalle del miglior alleato (pregio), e via dicendo. Il sistema di gioco, semi-cooperativo, fa si che tutti debbano comunque preoccuparsi di combattere uniti. Tuttavia, debbo dire che alcune cose mi han lasciato perplesso: - mortality chit. Vero che una volta ci si ammalava e si moriva facilmente, ma qui è veramente espresso in modo troppo casuale (per pura sfiga ad un giocatore potrebbero morire 2 senatori in 2 turni, costringendolo a giocare controvoglia). - assassinio , troppo casuale , tira il dado e guarda il risultato dopo che per 23 pagine mi spieghi regole e sottoregole? e no...
Insomma: risente davvero dei tempi in cui fu progettato (avalon hill) e nonostante i 20 anni passati, risente degli stessi difetti. manuale scritto coi piedi, tempi di gioco estremamente diluiti, fattore alea troppo presente in più punti per la durata di un gioco simile.

10

Avevo dato un 9 per qualche legnosità nel regolamento (soprattutto la regola Disaster/Standoff delle guerre che mi dà un po' fastidio). Rigiocandolo ieri per l'ennesima volta, mi sono deciso però che un 10 lo merita tutto. Avrà qualche difetto, ma il divertimento è troppo fuori scala rispetto a tutti gli altri giochi. Un capolavoro, anche se vecchio stile.

5

Basta un tiro di dadi per condizionarti la partita e in più, se non ami l'ambientazione (come nel mio caso) risulta pesante, oltre che veramente lungo.

10

Ah, riuscirci a giocare!
Pare che questo sia il maggior difetto di questo gioco. Tutti ne parlano bene, nessuno si vuole impegnare per così tanto tempo.

9

Dopo due sole mezze partite, pergiunta a distanza di un annetto, me ne frego di valutarne il bilanciamento e altri fattori tecnici e mi sbilancio con un bel 9 per quello che è senza dubbio l'american migliore che io conosca: un'esperienza di gioco impagabile.

9

Lungo e complesso

da giocare con le persone giuste per un esperienza mitica

roma ha bisogno di voi o di UNO di voi

Abasso il voto di 1 il manuale è troppo fatto male

6

- [FAIR-VOTE] Commento basato su 1 sola partita

Premetto che era la mia prima partita. Premetto che ho giocato ad altri titoli molto lunghi e con regolamenti complessi (sono un patito di Advanced Civilization). Gioco dalla componentistica sontuosa, un milione di carte e puzzilli. Bella anche la plancia per avere tutte le tabelle a portata di mano. Grande l'idea delle votazioni nel Senato, anche se è meglio mettere un house roule sulla lunghezza delle proposte o si rischia di non avere limiti alla partita. Il gioco rende molto bene gli intrighi messi in atto dalle varie fazioni per preferire i propri senatori o mandare in guerre "rischiose" i senatori degli altri.
Detto tutto questo sembrerebbe ottimo, ma poi si perde nell'estrazione casuale delle morti (ho visto morire due dei miei tre senatori nel giro di tre turni), nel cospicuo numero di dadi da tirare per influenzare, guerre, etc.
Inoltre non sono affatto sicuro che il gioco permetta a chi è indietro di recuperare, con un chiaro effetto kingmaking a fine partita. Sono favoriti coloro che conoscono bene le regole e magari sono baciati dalla fortuna. Inoltre se alcuni giocatori si coalizzano contro un'altro e decidono di non votare alcuna sua mozione e non farlo partecipare alla vita della Repubblica, questi praticamente è estromesso dal gioco.
Un tiepido 6 per cominciare, riservandomi di modificare il voto alle prossime partite.

MECCANICA 0,5
STRATEGIA 1,9
AMBIENTAZIONE 1,3
COMPONENTI 1,5
LONGEVITA' 0,8

8

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