Buongiorno, provato ieri sera.
Partita a 4 giocatori, completa, arrivato ultimo.
Amo i german, tanto i light quanto i massive. No pregiudizi, chiamare ore pasti.
Detto questo, iniziamo.
Wingspan, apertura alare.
La foto sulla scatola mi attira poco, il tema ancor meno. Confesso che degli uccelli non so e non voglio saperne una beneamata mazza. Non so distinguere un tacchino da un pavone, se vedo un colombo ho la tentazione di calciarlo per quanto è sozzo, se mi chiedi quante uova fa l'aquila reale ti rispondo "meno di quelle che fa quella gallina de la tu'mamma".
Insomma, non partivamo affatto bene.
Tanto più quando mi viene spiegato che saremo otorinolaringo...no, ornitorinchi...no aspè, ornitologi che collezionano volatili. Wow. No, lo ridico urlando di meno. Wow. Scusa se non salto di gioia, ho le emorroidi.
Le regole sembrano stranamente friendly, la pastellosa plancia è rassicurante, le icone sono grandi e a prova di tronista. Le carte, imbustate zaffiro, sembrano uscite da un album di infanzia di Piero Angela, ti dicono anche a che ora caga il fenicottero viola della Pomerania, non serve a un cazzo ma il tutto è alquanto figo. Così come quella torretta militare rubata da Warhammer che i più dicono essere una mangiatoia, più inutile di un papillon nell'armadio di Maurizio Costanzo, però vuoi mettere, se giochi in un ambiente affollato e passano le fighe due o tre si fermano sicuro ad esclamare "ma che bello è queshto gioooocho (eh si, le fighe parlano così)" al che tu subito puoi parlare di uccelli senza ricevere pizze in faccia e, mai trascurare il potere del subliminale, la sera stessa probabilmente starai giocando un'altra e assai più interattiva partita a...non divaghiamo, please.
Dicevamo, Wingspan. Apertura alare.
Peschi uccelli, giochi uccelli, paghi uccelli con vermi, pesci e ratti di fogna così rari manco fossimo in Lapponia. In Lapponia non hanno fogne, fanno un buco nella neve e...non divaghiamo, please. Posizioni uccelli alla destra di altri uccelli che attivano uccelli che fanno cose che potenziano altri uccelli, metti uccelli sotto altri uccelli. Alla fine di ciascuno dei 4 round si controlla chi ha più uccelli di un determinato tipo rispetto ad altri uccelli, e a volte è necessario controllare chi ha l'uccello più lungo (ve lo giuro, è così!!!). Guardi il tuo obiettivo, controlli la tua plancia, caghi un pò di uova ogni tanto che sono punti e risorse, ricontrolli la tua plancia, giocherelli con i tuoi ovetti della Lindt, leggi distrattamente che il tuo colibrì degli Urali scopa in un giorno quanto te in tre vite (e te ne rammarichi), vai su Netflix, ti guardi un doc integrale della Discovery sui cormorani del Don. E poi ti rimane anche un po' di tempo mentre aspetti che ritocchi a te.
Tutto questo mentre i tuoi avversari/compagni/cogiocanti/coinvitati a questo rito svolgono le loro azioni nell'indifferenza altrui più totale, visto che interessarsi al gioco degli altri in Wingspan è utile quanto seguire la trama in un film con Siffredi. Si parte al primo turno con un timido "aspetta, fammi vedere che hai fatto" per finire già al terzo giro a berciare oscenamente "tocca ancora a te? Fai qualsiasi cosa ma falla presto!!!" mentre l'altro arraffa manciate di uova dalla riserva comune in maniera frettolosa e probabilmente illegale, sposta carte sulla plancia surrettiziamente, attiva azioni e combo tronfio e compiaciuto annunciandole al resto del tavolo che nel frattempo sta prenotando su volagratis l'aereo per Mykonos e non se lo caga di striscio.
Insomma, nel caso non si fosse capito, l'interazione a Wingspan è pari a quella riscontrabile nel gioco dell'oca, per rimanere in tema uccellesco. E qui non c'è neanche la track perimetrale dei Punti Vittoria, niente emozione di sapere chi è avanti, chi è indietro e di quanto, nisba. Qui a fine partita si prende il bel blocchetto in dotazione stile Yahtzee e il ragioniere sfigato del gruppo incolonna cifre e tira somme, per poi incoronare (rullo di tamburi incluso nella confezione) vincitore colui che è riuscito ad imbrogliare di più.
Concludo parlando di alcune carte uccello che recano diciture tipo "se al tavolo ce n'è almeno uno con un maglione a losanghe prendi 2 cibi aggiuntivi" e "se sono passate le ore 20, ruba un uccello al giocatore alla tua sinistra" e altre simpatiche cose così giusto per accontentare gli amanti dei german tosti ad alta pianificazione tattica.
Quindi, alla fine di questa orgia ornitologica, cosa rimane??
Che Wingspan è un gioco davvero carino, un german medium-light che non sarà arduo da spiegare ai niubbi ma che saprà divertire anche i gamer, scorrevole a patto di assestare sapienti calcioni negli stinchi a coloro che non avranno pensato nel corso dei turni altrui, con un pizzico di alea che può simpaticamente contribuire a sparigliare le carte in tavola, una discreta profondità e variabilità che lascia buone sensazioni ed una vaga voglia di rigiocarci a breve.
Buoni uccelli a tutti!!!!