La discussione su questa tematica è sempre interessante, anche se alla fin fine ognuno ha le sue opinioni in merito e se le terrà finchè campa.
Io sono nettamente nel campo "voto insindacabilmente personale", anche se posso capire il fastidio di chi vede 9 dati a giochi che paiono essere mediocri, senza troppe giustificazioni.
Seguo in parte le linee guida di BGG, che Francesco Spagnolo odia, proprio perchè improntate in primis sull'esperienza personale e sulla voglia che un gioco ci lascia di provarlo ancora, ancora e ancora.
Sono uno dei fautori, anche a livello scolastico, dell'utilizzo di tutta la scala di voti (da 1 a 10), senza aggiungere troppi decimali. Ho più "10" nella mia categoria preferita (euro german di buon peso), semplicemente perchè, oltre ad essere geniali per vari motivi, sono giochi a cui potrei giocare 20 partite consecutive in qualsiasi momento, senza stancarmi.
Come si è detto, se non si scrivono tante recensioni quante ne scriveva Marco, è difficile che escano troppi voti mediocri. Tendenzialmente, come recensori occasionali parliamo di ciò che ci colpisce.
Nel mio caso ho dato alcune insufficienze. A volte c'è qualcosa che colpisce, ma in negativo
Dopo aver descritto la mia posizione, senza aggiungere quindi molto alla descrizione, provo a offrire due altri spunti:
1- Sembra tutti o quasi siano d'accordo che la recensione abbia una maggiore importanza e rilevanza del voto, ci si divide solo su quanto il voto sia immediatamente impattante.
Non ha più senso quindi discutere, invece che delle categorie di voto, di quelli che potrebbero essere dei requisiti minimi a livello testuale della recensione?
Anche questo punto mi vedrebbe su posizioni molto libere e senza gabbie, dato che adoro scrivere d'istinto. Ma credo sarei interessato a sentire altri discutere dei pro di avere recensioni più impostate e schematiche, anche magari dal punto di vista della lunghezza e dei punti fondamentali da toccare.
2- Mi sembra, a leggere la scheda di Francesco Spagnolo e le opinioni di altri, che si ignori un po' il fattore tempo. Le recensioni nella maggior parte dei casi vengono scritte relativamente vicine alla data di pubblicazione del gioco in questione.
Nonostante il numero di partite giocate dal recensore (altro punto di dibattito, ovviamente), c'è un limite a quanto quest'ultimo possa capire di un gioco a poche settimane/mesi dalla sua uscita.
Tantissimi giochi ora considerati capolavori quando sono usciti erano, probabilmente, "solo" ottimi giochi. Tanti ottimi giochi all'inizio potevano parere niente di che. Altri che hanno impressionato tutti all'uscita sono poi invecchiati male.
Non credo abbia molto senso limitare la scala numerica usando come raffronto tutti i giochi del passato: per loro stessa natura hanno il tempo dalla loro parte (o contro), per cui in ogni caso non possono essere confrontati direttamente al gioco appena recensito.
Seguendo la logica del confronto a prescindere dal tempo, non potrei mai dare un 9 o un 10, perchè ci sono già diversi 9 e 10 affermati al cui confronto il gioco che sto recensendo, almeno qui ed ora, sfigurerebbe.
Il risultato sarebbe un appiattimento dei voti verso il famigerato 7.1, che secondo la logica di cui sopra sarebbe perfettamente giustificato.