Sai, avendo a che fare quotidianamente con bambini dai 6 agli 11 anni, il vero problema (o difetto) è avere giochi con una forte interazione diretta.
La guerra è un difetto. La pace è qualcosa di auspicabile.
Non a caso tra i 4 e i 7 anni si consiglia di giocare a giochi cooperativi o a giochi competitivi senza mettere troppo in evidenza la vittoria/sconfitta dei partecipanti. Perché? Perché i giochi a forte interazione diretta in cui annienti gli avversari non fanno granché bene alla crescita dei bambini, alla loro personalità, alla loro autostima, alla capacità di gestire le emozioni, ecc.
Ha molto più senso procedere in modo graduale: cooperativi (si vince o si perde tutti assieme), competitivi multisolitari (ognuno costruisce il suo e può essere soddisfatto di quello che ha fatto indipendentemente dal risultato finale), competitivi con interazione indiretta (ci si ruba le azioni, si raggiungono delle milestones prima degli altri, ecc.), competitivi a interazione diretta (si gioca intenzionalmente contro gli altri, distruggendo il loro gioco, annientando gli avversari, eliminandoli eventualmente del tutto).
Quindi, boh, onestamente faccio molta fatica a concepire i multisolitario un difetto e i giochi di guerra qualcosa di prettamente positivo (la guerra è oggettivamente qualcosa di aberrante e possibilmente da evitare; creare qualcosa per conto proprio, non direi affatto, anzi, è qualcosa di bello e positivo). Continuo insomma a credere fortemente che la Goblinpedia sia nel torto, nonostante probabilmente si rifaccia a libri di game design (che a mio avviso sostengono cose sbagliate). Non mi faccio problemi a smarcarmi da quanto viene sostenuto nella letteratura, se quanto sostenuto è una mera opinione senza argomentazioni solide dietro. E in questo caso, beh, credo che non ci siano argomentazioni valide per sostenere che i multisolitario siano difettosi. Mi sembra piuttosto un pregiudizio di persone che amano farsi la guerra.
Tribes of the Wind ci sta che sia un gioco competitivo con un'interazione blanda tra i giocatori.