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[Stef]

E ora... domanda tecnica a Spartaco.

Come è andato in italia The Golden City?

Inoltre: Magnifico e Dust hanno venduto?

 

[Angiolillo]

In effetti "gioco intelligente" era definizione tipica degli anni '70, strumentale a vincere antichi pregiudizi: che giocare fosse cosa da bambini o babbei, che giocare fosse uno stupido modo di buttare il tempo. Da qua l'A.I.G.I., associazione dedicata ai giochi intelligenti, e il sottiotitolo di Pergioco, mensile dedicato ai giochi intelligenti. Lo scopo era rivendicare l'intelligenza del giocare, magari anche da grandi, più che una superiorità di certi giochi rispetto ad altri. Tanto che magari l'A.I.G.I. si limitava a giochi strategici e poco aleatori, ma Pergioco parlava di tutto - dagli astratti al Subbuteo, dal Risiko al D&D, dai wargame al Monopoli, dalla tombola alla caccia al tesoro, dagli aquiloni agli origami. Tutti sotto l'egida del "gioco intelligente".

Insomma, non un uso settario all'interno del gioco ma un uso di marketing rispetto ai non-giocatori prevenuti verso il gioco in tutte le sue forme.

Poi oggi le cose sono cambiate. In meglio? Non so. Serve ancora un marchio "intelligente" da mettere sul gioco in generale? Dite voi. Sul settarismo concordo comunque con Spartaco, non aiuta affatto. E se si continuano a vendere Monopoli, Risiko e Trivial Pursuit me ne rallegro - più facile che a provare un gioco diverso sia qualcuno che conosca solo quelli, piuttosto che qualcuno che non ha mai giocato a nulla. Così come credo che se abolissimo i gialli Mondadori e i Segretissimo nelle edicole la diffusione di quelli che alcuni intenditori definirebbero per differenza "buoni libri" non se ne avvantaggerebbe, anzi.

 

[spartac]

E ora... domanda tecnica a Spartaco.

Come è andato in italia The Golden City?

Inoltre: Magnifico e Dust hanno venduto?

Nessuno dei tre è più in catalogo.

FutuRisiko, invece, il prossimo anno festeggia 20 anni di vendite (un record assoluto per un gioco realizzato in Italia), eppure le meccaniche di base sono molto simili a quelle di Dust.

Se Magnfico si fosse chiamato RisikoLeonardo, sicuramente oggi sarebbe ancora in catalogo e ci resterebbe per anni, come accaduto a SPQRisiKo, che se si fosse intitolato SPQRome sarebbe da tempo nel cestone dei giochi a 5 euro (ma magari avrebbe vinto qualche premio).

Sono anni che cerco di spiegarvelo: non sono le aziende a modellare il mercato, è il mercato a determinare le scelte aziendali.

 

[spartac]

In effetti "gioco intelligente" era definizione tipica degli anni '70, strumentale a vincere antichi pregiudizi

O a crearne di nuovi? E' questa la domanda che io mi sono sempre posto, sin da quell'epoca. La creazione di "nicchie" che si identificano in determinate parole d'ordine, alle mie orecchie ha sempre suonato più "marketing" che non "ideale", come mi pare che anche tu abbia sottolineato nel tuo intervento.

 

[Stef]

Nessuno dei tre è più in catalogo.

Eppure sono tre giochi validi, che si propongono di fatto come alternative nel catalogo EG.

Credo sia abbastanza esplicativo dei motivi che spingono EG a mantenersi su certe politiche tradizionali.

 

[Angiolillo]

In effetti "gioco intelligente" era definizione tipica degli anni '70, strumentale a vincere antichi pregiudizi

O a crearne di nuovi? E' questa la domanda che io mi sono sempre posto, sin da quell'epoca. La creazione di "nicchie" che si identificano in determinate parole d'ordine, alle mie orecchie ha sempre suonato più "marketing" che non "ideale", come mi pare che anche tu abbia sottolineato nel tuo intervento.

Con "strumentale" intendevo che quella era l'intenzione di chi ai tempi sottotitolava Pergioco in tutte le edicole con un'etichetta del genere o usava l'etichetta in modo analogo parlandone sulla stampa, con gli amici, in casa, eccetera.
Gli effetti magari erano ben diversi, come sottolinei tu.

E la domanda sull'attualità della questione non è retorica. Nei primi anni '90 Internet era il demonio, ogni omiciduio era perpetrato da gente che almeno una volta nella vita aveva consultato il Web. Se poi la vittima l'aveva conosciuta in rete, apriti cielo (mentre nessuno ha mai demonizzato i bar o le sagre paesane, dove credo molti più assassini abbiano conosciutyo molte più vittime). Poi i giornalisti hanno iniziato a usare Internet anche loro, i giornali sono andato online... fine della campagna anti-Web.
Oggi molti più giornalisti, insegnanti, genitori giocano o hanno giocato? Complici anche i giochi per computer e affini? E quindi giocare ha perso una certa valenza di tempo immoralmente sprecato (anche Don Milano la vedeva così)? E ancor più l'etichetta ha quindi perso senso verso chi non gioca, e rafforzato il senso settario? Chissà. Ma mi fermo per non scivolare troppo nell'OT.

 

[spartac]

E ora... domanda tecnica a Spartaco.

Come è andato in italia The Golden City?

Eppure sono tre giochi validi, che si propongono di fatto come alternative nel catalogo EG.

Credo sia abbastanza esplicativo dei motivi che spingono EG a mantenersi su certe politiche tradizionali.

Risiko, all'inizio, fu un flop pazzesco. Poche migliaia di copie vendute e forti pressioni per abbandonarlo. Il proprietario di EG era però convinto che fosse un grande gioco e che sarebbe diventato un classico, quindi, contro il parere di tutti, lo tenne a catalogo lo stesso. La storia gli ha dato ragione, ma il rischio era grande. Però erano altri tempi, oggi un titolo ha pochi mesi a disposizione. Se non funziona adeguatamente, sotto un altro.

Funziona così il mondo nel quale viviamo.

 

[Anonymous]

Dust e Magnifico fuori catalogo EG?!
Ma almeno FFG li ha tenuti?

Mah...secondo me erano validi..

 

[Rayden]

E ora... domanda tecnica a Spartaco.

Come è andato in italia The Golden City?

Inoltre: Magnifico e Dust hanno venduto?

Nessuno dei tre è più in catalogo.

FutuRisiko, invece, il prossimo anno festeggia 20 anni di vendite (un record assoluto per un gioco realizzato in Italia), eppure le meccaniche di base sono molto simili a quelle di Dust.

Se Magnfico si fosse chiamato RisikoLeonardo, sicuramente oggi sarebbe ancora in catalogo e ci resterebbe per anni, come accaduto a SPQRisiKo, che se si fosse intitolato SPQRome sarebbe da tempo nel cestone dei giochi a 5 euro (ma magari avrebbe vinto qualche premio).

Sono anni che cerco di spiegarvelo: non sono le aziende a modellare il mercato, è il mercato a determinare le scelte aziendali.

Beh, ma la completa chiusura di EG verso l'innovazione continua a suonare strana anche dopo queste parole. Se, come dici, è il marchio che tira, allora perché non fare un gioco al passo con i tempi, usando il nome "Risiko" o "Monopoly"? Da quello che dici, venderebbe bene anche un Puerto Rico se si chiamasse Puerto Monopoly, per non parlare di un "Ticket to Risiko" (per citare un gioco dal target più azzeccato). Allora perché non espandere con questo escamotage i gusti della propria clientela facendole scoprire qualcosa di più di questo arcano mondo? Forse perché -domanda maliziosa- se la gente sapesse che esistono anche altri editori EG perderebbe il quasi-monopolio?

 

[romendil]

Forse perché -domanda maliziosa- se la gente sapesse che esistono anche altri editori EG perderebbe il quasi-monopolio?

"Beata ignoranza": potrebbe essere un buon nome per una campagna pubblicitaria... :verysmile:

 

[Khronos]

....nell'intervista che ti è stata fatta accennavi alla creazione di un tuo gruppo di progettazione che non lavora per una casa editrice in particolare. Ci puoi dire se alcuni progetti da te visionati seguono l'onda nuova del mercato ludico alternativo alla EG, e quando li troveremo sul mercato?

 

[spartac]

Forse perché -domanda maliziosa- se la gente sapesse che esistono anche altri editori EG perderebbe il quasi-monopolio?

"Beata ignoranza": potrebbe essere un buon nome per una campagna pubblicitaria... :verysmile:

In effetti, "beata ignoranza" mi pare un buon messaggio. Io però lo adotterei per commentare i commenti di chi parla senza neppure sapere le cose basilari di questo mercato, come, per esempio, che da due anni Monopoli non esiste più ed è diventato Monopoly ed è distribuito in Italia da Hasbro, oppure che sui giochi esistono le royalty da pagare e non puoi fare quello che ti pare, tipo appiccicare il marchio Risiko dove vuoi.

Prima di fare i "maliziosi", sarebbe opportuno informarsi, altrimenti si rischia di dire cose che fanno un po' ridere.

 

[spartac]

....nell'intervista che ti è stata fatta accennavi alla creazione di un tuo gruppo di progettazione che non lavora per una casa editrice in particolare. Ci puoi dire se alcuni progetti da te visionati seguono l'onda nuova del mercato ludico alternativo alla EG, e quando li troveremo sul mercato?

Lo farei volentieri, ma io non visiono nuovi progetti, al limite lavoro per proporli. Il gruppo a cui accennavo esiste e lavora già da 4/5 anni, ma fra qualche mese, forse, potresti provare a rifarmi la domanda.

 

[spartac]

Dust e Magnifico fuori catalogo EG?!
Ma almeno FFG li ha tenuti?

Sì, mi risulta che loro li abbiano ancora. Di Magnifico stiamo anche realizzando una versione per iPad.

 

[romendil]

Prima di fare i "maliziosi", sarebbe opportuno informarsi, altrimenti si rischia di dire cose che fanno un po' ridere.

Appunto, bisognerebbe informarsi senza generalizzare (ad esempio io queste cose che riporti le so bene)... Quello che manca in Italia è l'informazione (anche su argomenti ben più importanti su cui non mi permetto di ridere :verysmile: ): oggi ci sono gli strumenti per informarsi ma non sempre la voglia di farlo.

 

[spartac]

Prima di fare i "maliziosi", sarebbe opportuno informarsi, altrimenti si rischia di dire cose che fanno un po' ridere.

Appunto, bisognerebbe informarsi senza generalizzare (ad esempio io queste cose che riporti le so bene)... Quello che manca in Italia è l'informazione (anche su argomenti ben più importanti su cui non mi permetto di ridere :verysmile: ): oggi ci sono gli strumenti per informarsi ma non sempre la voglia di farlo.

Ho volutamente quotato il tuo messaggio all'interno del quale ce n'era un altro, proprio perché non intendevo buttarla sul personale. Il problema è che molto spesso mi capita di leggere commenti di qualcuno che è convinto di saperla lunga, ma che invece non la sa per niente. Non basta giocare tanto per sapere come funziona un mercato.

 

[Stef]

Beh, ma la completa chiusura di EG verso l'innovazione continua a suonare strana anche dopo queste parole.

Attenti però: Metropoli è parecchio differente da Monopoli. Nel senso: non è un clone, è qualcosa che si pone molto più vicino ad un gioco "da gamer" rispetto al classico dei Parker Bros.

A suo modo è una mossa molto più coraggiosa di pubblicare un Monopoli paro paro con 2 regoline cambiate.

 

[Khronos]

....nell'intervista che ti è stata fatta accennavi alla creazione di un tuo gruppo di progettazione che non lavora per una casa editrice in particolare. Ci puoi dire se alcuni progetti da te visionati seguono l'onda nuova del mercato ludico alternativo alla EG, e quando li troveremo sul mercato?

Lo farei volentieri, ma io non visiono nuovi progetti, al limite lavoro per proporli. Il gruppo a cui accennavo esiste e lavora già da 4/5 anni, ma fra qualche mese, forse, potresti provare a rifarmi la domanda.

Intendevo quelli proposti dai tuoi collaboratori...........

 

[Stef]

....nell'intervista che ti è stata fatta accennavi alla creazione di un tuo gruppo di progettazione che non lavora per una casa editrice in particolare. Ci puoi dire se alcuni progetti da te visionati seguono l'onda nuova del mercato ludico alternativo alla EG, e quando li troveremo sul mercato?

Lo farei volentieri, ma io non visiono nuovi progetti, al limite lavoro per proporli. Il gruppo a cui accennavo esiste e lavora già da 4/5 anni, ma fra qualche mese, forse, potresti provare a rifarmi la domanda.

A proposito: ma quei due giochi che usavano i carri armati di Risiko son spariti?

 

[spartac]

....nell'intervista che ti è stata fatta accennavi alla creazione di un tuo gruppo di progettazione che non lavora per una casa editrice in particolare. Ci puoi dire se alcuni progetti da te visionati seguono l'onda nuova del mercato ludico alternativo alla EG, e quando li troveremo sul mercato?

Lo farei volentieri, ma io non visiono nuovi progetti, al limite lavoro per proporli. Il gruppo a cui accennavo esiste e lavora già da 4/5 anni, ma fra qualche mese, forse, potresti provare a rifarmi la domanda.

A proposito: ma quei due giochi che usavano i carri armati di Risiko son spariti?

Non sono i carri armati di Risiko, sono i "carrarmatini EG" e sono un marchio registrato (lo dico solo per la precisione, perchè trovo sempre qualcuno che è convinto che si trovino anche nel Risk). Sì, quelli sono sempre a catalogo ed esiste una certa possibilità che vengano distribuiti anche all'estero (i giochi hanno il regolamento sia in italiano che in inglese).