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Grande Saggio
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spartac":1fengppv ha scritto:Per la verità non c'è scritto che non mi piacciono i german games, c'è scritto che non amo i giochi dove dei cubetti di legno rappresentano delle risorse da scambiare e comporre fra di loro in modi che trovo noiosamente ripetitivi.ges175":1fengppv ha scritto:C'è anche scritto che non gli piacciono i german games. Adesso mi spiego le millemila versioni di Risiko e Scarabeo degli ultimi 30 anni.
Poi c'è anche scritto che so che questa dinamica di gioco è una cosa che piace a molti e quindi questi prodotti godono di tutto il mio rispetto, perché io rispetto tutti coloro che giocano, indipendentemente dal loro gioco preferito.
Semplicemente, considero questi giochi dei "prodotti" come altri, non più nobili o meno nobili in base al mio gusto. Non sono io ad inventare le dinamiche del mercato e neppure a decidere le strategie degli editori. Se Editrice Giochi mi chiede di sviluppare una certa tipologia di gioco, io cerco semplicemente di farlo nel modo migliore possibile, perché sono un professionista.
Anche a me farebbe tanto piacere potermi dedicare a giochi diversi (e quando capita lo faccio), ma non posso certo cambiare il mercato italiano. In ogni caso, mi sembra che negli ultimi anni vi sia stato un discreto fiorire di editori che si sono dati come obiettivo proprio quello di colmare una certa lacuna del nostro mercato e mi sembra anche che stiano ottenendo un bel successo.
Anziché criticare gli spot televisivi di Editrice Giochi (fermo restando il fatto che ciascuno può criticare quello che vuole e come vuole), non sarebbe più logico chiedersi perché questi altri editori non pubblicizzano i loro prodotti in TV? C'è qualcosa o qualcuno che impedisca loro di farlo?
Condivisibile ciò che dici caro Spartaco ma di certo non puoi paragonare la potenza economica della EG con altri editori. Proprio perchè è la casa editrice italiana di punta dovrebbe evolversi, rischiare, influenzare il mercato ludico italiano, e non solo con un paio di titoli come potrebbero essere BGG o la Città dell'Oro (su BGG ci sarebbe da discutere per ore ma desisto), insomma portare nei negozi e ipermercati titoli che non siano sempre gli stessi. Far conoscere nuovi orizzonti che non siano i soliti risiko e scarabeo (titoli che cmq fanno parte della mia ludoteca) insomma creare una nuova generazione di gamers. Questo è ciò che mi aspetto dalla casa editrice + potente in Italia.