Schermo del master

Ken_Derringer

Babbano
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Secondo voi è giusto usare lo schermo del master per modificare le azioni dei PNG?
Mi spiego meglio.
Sò che ci sono molti master che usano lo schermo del master per coprire il tiro dei dadi.
Quando ho provato a chiedere i motivi ad alcuni di questi master, in linea di massima le risposte sono state sempre le stesse.
"Se in un'azione un mio png sbaglia per colpa del tiro di dadi, cambio il risultato". Oppure "Creo suspance ai giocatori.
O ancora "Mi evito un sacco di grane."

Personalmente come master da + di 10 anni, oddio, ormai sono 15...
non ho mai usato lo schermo del master per queste cose.
I tiri dei dadi li faccio sempre allo scoperto, perchè come possono avere sfiga i giocatori, la stessa cosa può capitare ai png.
Se decidessi di modificare le azioni, solo perchè mi vanno male i tiri, a questo punto eviterei di tirarli e deciderei direttamente come si evolve la situazione!
Cosa succederebbe? Semplice. Che i giocatori sarebbero frustrati, e personalmente sarei anche incazzato se fossi in loro, se il mio master cambiasse i suoi risultati solo perchè il suo png ha sbagliato un'azione!

Lo schermo del master a mio avviso è utile solo per le tabelle riassuntive!
E per quanto riguarda i tiri dei dadi fasulli (per mettere il pepe nel sedere ai giocatori! :twisted: ) li faccio ugualmente, anche scoperti. Tanto loro non possono capire!

In definitiva io credo che il master non debba usare questi trucchetti alquanto squallidi e discutibili solo perchè le cose non vanno come le ha progettate. Alla fine i giocatori devono poter essere liberi di fare ciò che vogliono, e come loro anche i png devono avere una minima dose di sfiga!

Voi che ne pensate?
Ditemi se voi usate o meno lo schermo del master per coprire i vostri tiri e perchè.
 

rporrini

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Dal basso della mia scarsissima esperienza come master posso dirti che, a mio avviso, il master dovrebbe avere un'idea generale su come si svolge l'avventura.

Poi intervengono altri fattori tipo il tempo (è ora di andare a casa oppure abbiamo altro tempo da dedicare?), l'esperienza media del party, il tipo di avventura (è una dimostrazione per invogliare qualcuno a giocare oppure sono giocatori accaniti che non si demoralizzeranno per la morte del personaggio?), e altri che al momento mi sfuggono.

In funzione di tutto questo può o meno decidere che quel drago d'oro (messo lì per portare i personaggi a seguire il filo del gioco) farà di tutto il party un sol boccone (ma perché vi intestardite a combattere mostri troppo forti per voi?) oppure con una schicchera li lancerà dieci stanze più in là nella direzione giusta.

Questo può essere simulato con una serie di lanci "dummy" nascosti.
 

Ken_Derringer

Babbano
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Sostanzialmente piuttosto che rischiare che il drago fallisca, fai finta di tirare i dadi e poi fai quello che vuoi.
Perchè se tiri i dadi nascondendoli e fai fallimento, in ogni caso lo trasformi in successo. Io sono dell'idea che un bravo master debba essere un grande improvvisatore. Deve avere un'idea generale dell'avventura, ma non può basare tutto su un determinato PNG.
Anzi, sono dell'idea che se i personaggi uccidono un png importante, che magari gli doveva dare delle informazionni, ne pagheranno le conseguenze. Eventuali vendette da parte di amici del PNG, fino ad arrivare al fallimento dell'avventura per via della solita "fretta" che hanno alcuni giocatori che praticano l'EUMATE.

Anche perchè non si può pianificare tutto, perchè come dice la legge di Murphy dei GDR:
"Non importa quanto tu ti prepari , i giocatori stanno per uscirsene con qualche brillante idea o qualche progetto incredibile che non avevi previsto"

Alla fine i personaggi devono pagare le conseguenze delle loro azioni anche nei gdr come nel mondo reale, e non è il caso che il master glielo impedisca solo perchè non lo aveva previsto o si è affezionato ad un PNG.
A quel punto non fate neanche finta di tirare i dadi. Dite cosa succede ed evitate la presa in giro verso i giocatori.
 

Galdor

Onnisciente
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Ken_Derringer":1c1d3epm ha scritto:
Anzi, sono dell'idea che se i personaggi uccidono un png importante, che magari gli doveva dare delle informazionni, ne pagheranno le conseguenze. Eventuali vendette da parte di amici del PNG, fino ad arrivare al fallimento dell'avventura per via della solita "fretta" che hanno alcuni giocatori che praticano l'EUMATE.
Praticando questo spirito "fai quello che ti pare, poi ne paghi le conseguenze", beh, non è che le storie risultanti possono sempre andare bene: immaginatevi se quattro hobbit al Puledro Impennato avessero ucciso -che ne so- Omorzo Cactaceo.. o addirittura Grampasso! :crazy7: Ne avrebbero pagato le conseguenze? Certo. Ne sarebbe derivata una bella storia? Per niente. Avrebbero, con quel gesto sciocco, distrutto la storia. :flamethrower:
Per questo penso che un paio di dadi nascoti devono essere tirati (ed eventualmente bluffati) ogni tanto: io ho sempre usato questo metodo, in 20 anni di masteraggio... :rotfl:
...talvolta tiro nascosto e talvolta no: quando? Dipende.
Solitamente quando il risultato del dado non deve essere conosciuto dai giocatori. :devil: Un esempio classico è quando faccio i tiri di percezione: i giocatori non devono sapere se c'è qualcuno che li sta -ad esempio- spiando; se facessi dei tiri palesi capirebbero, dal risultato del dado, se c'è qualcuno o no. Se facessi infatti un buon tiro e dicessi loro "No, non c'è nessuno" avrebbero la certezza di ciò: il tiro l'hanno fatto, non c'è nessuno, ergo non c'è davvero nessuno. :lupin:
Se invece faccio questi tiri nascosti non avranno mai la certezza se c'è qualcuno o no, se hanno fallito il tiro oppure no.. :naughty:
 

Ken_Derringer

Babbano
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Forse mi sono spiegato male.
Secondo me i giocatori devono avere le possibilità di fare tutto ciò che vogliono, ma è ovvio che il master deve avere la possibilità di bloccare azioni inutili, ma per far questo non mi sembra che l'unica soluzione sia quella di tirare dadi nascosti.
Con una buona narrazione o qualche colpo di scena, si possono evitare le azioni + imbecilli dei pg. Se mi uccidono un png che gli deve delle informazioni ne pagano le conseguenze. Se mi uccidono un personaggio basilare come Aragorn è ovvio che li fermo. Dipende dal gioco e dalle situazioni. Nel signore degli anelli cerco di non mutare la storia principale ma di far partecipare i pg parallelamente. Per un gioco come Vampiri, se loro cercano di ammazzare il Principe della città, possono farlo, perchè posso sempre sostituirlo con un altro png. I Personaggi devono avere la totale libertà di azione, ma ovviamente entro certi limiti.
Inutile dire che se un master è obbligato a tirare i dadi nascosti per non far capire le cose ai personaggi, significa che i giocatori non sono bravi.
Mi spiego meglio.
Se i giocatori sono bravi a giocare, e quindi ad interpretare il personaggio, fanno una sostanziale differenza tra quello che sanno loro e quello che sanno i loro personaggi. Ad esempio nel Signore degli anelli, i miei pg hanno a che fare con Saruman ai tempi prima della guerra dell'anello. Tutti sanno che Saruman diventerà corrotto e tutto il resto, ma i loro personaggi non lo sanno. Ciò significa che interpretano i pg totalmente all'oscuro dei piani di Saruman. MOlte volte faccio fare dei tiri in qualsiasi gioco ad esempio su percezione e tutto il resto e se loro falliscono, sono abbastanza bravi da capire che devono interpretare il loro personaggio come se non si fosse accorto di nulla.
Se nel tuo esempio fai un tiro di percezione per i tuoi png, e loro capiscono che sono osservati, devono comunque usare i loro personaggi come se nulla fosse. Se un master è obbligato a nasondere i dadi per evitare che i giocatori barino in questo senso, allora mi viene da dire i giocatori non sono capaci ad interpretare.

Un gioco di ruolo è fatto sia da un buon master che da bravi giocatori. E non credo che si debba nasondere i dadi se hai giocatori bravi che capiscono come funziona un gdr. Se i tuoi giocatori non sono in grado di interpretare bene, allora penso che la soluzione dei dadi nascosti sia + che valida. Personalmente come master sarei abbastanza frustrato. Ringrazio il mio gruppo di gioco!
 

Amaryllis

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Scusa, ma io uso i tiri nascosti per tutt'altro scopo: se il mio png deve fare 1d6 OE di danni al mio pg e a me viene 6-6-6-5, il pg è morto. Se il mio tiro è stato scoperto, o ammazzo il pg o lo faccio sentire graziato con relativa scarsa considerazione delle regole da parte sua e del reale rischio di morire. Se l'ho fatto coperto, posso dire tranquillamente "sono sette danni". Io non uso coprire i tiri solo per far più fighi i miei png, ma anche e soprattutto per fare il bene dei miei giocatori. 8)
 

mork

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Amaryllis":135mleai ha scritto:
Io non uso coprire i tiri solo per far più fighi i miei png, ma anche e soprattutto per fare il bene dei miei giocatori. 8)

MAMMYLLIS


Che materno comportamento nei confronti dei tuoi giocatori...... :grootknuffel:
 

Amaryllis

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:grin: 8) :grin: 8)
 

Ken_Derringer

Babbano
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Un motivo + che valido per nascondere i dadi, ma a questo ti posso rispondere dicendoti di andare a leggere l'articolo che ho scritto per questo sito proprio sul concetto di "morte dei pg".
http://nuke.goblins.net/modules.php?nam ... =0&thold=0

Riassumento ciò che ho scritto nell'articolo, se un pg fà un'azione imbecille e nonostante gli avvertimenti (+ o meno marcati) del master, insiste a farla, è giusto che muoia.
IN un combattimento come nel caso da te citato, quella che dovrebbe essere la morte del pg, può essere mutata in un qualche altro tipo di danno.
Sono il primo a dire che non è giusto uccidere un pg in combattimento perchè il master ha culo. Se il master con il dado fa un casino di danni, può decidere benissimo di togliere uno sfacelo di punti vita, lasciargliene 1 o 2 e farlo svenire o lasciargli una cicatrice permanente (giusto a livello di background per fare le cose + carine). Tutto questo lo si può fare benissimo anche senza nascondere i dadi (come faccio io del resto quando gioco). I giocatori lo capiscono benissimo. Io prima di iniziare a masterizzare per il mio gruppo avevo detto "In un combattimento evito di farvi morire, nel caso avessi culo con i dadi, ma qualche sana batosta se arriva, arriva.".
 

Ken_Derringer

Babbano
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Giusto per concludere.
Il master ha la possibilità di cambiare le carte in tavola e soprattutto di cambiare il regolamento dove non va bene.
Non credo che si debba seguire alla lettera tutto il regolamento. Se con 7 danni uccidi il pg per il regolamento, tu fai in modo che svenga e rimanga ferito. Punto. Poi dipende dalle varie situazioni. Io non credo che si perda di credibilità. L'importante è mettere le cose in chiaro subito con i giocatori.
 

Galdor

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Ken_Derringer":1q6kirbk ha scritto:
Se i giocatori sono bravi a giocare, e quindi ad interpretare il personaggio, fanno una sostanziale differenza tra quello che sanno loro e quello che sanno i loro personaggi. Ad esempio nel Signore degli anelli, i miei pg hanno a che fare con Saruman ai tempi prima della guerra dell'anello. Tutti sanno che Saruman diventerà corrotto e tutto il resto, ma i loro personaggi non lo sanno. Ciò significa che interpretano i pg totalmente all'oscuro dei piani di Saruman.
Wow, chissà che storia originale ne verrà fuori! :wink2:
Battute a parte, la summa divisio tra "quello che sa il pg" e "quello che sa il giocatore" talvolta porta a un pò di entropia: un esempio calzante si ritrova proprio nel Signore degli Anelli; si sa benissimo che giocare sulla Terra di Mezzo comporta il problema di giocare su un mondo conosciutissimo, dove è difficile creare colpi di scena o situazioni impensate... io faccio sempre l'esempio di quando descrissi "una creatura avvolta in un manto impenetrabile di ombra e malvagità.." e fui prontamente interrotto da uno dei giocatori che cinicamente disse "si, ma a parte l'Ulairi che c'è?" :crazy7:
E' davvero difficile -proprio per l'elevato fattore di prevedibilità- giocare una storia mozzafiato su Arda...perlomeno è necessario un bel lavoro da parte del Master, che deve in qualche modo trovare degli spunti di originalità: giocare nella terra dei Valar, oppure a Numenor nella Seconda Era, oppure -come ho fatto io- stravolgendo brutalmente gli eventi dei libri (la mia campagna iniziò con questa frase "è triste vedere il figlio di Thranduil piangere sopra i corpi inermi di Aragorn Elessar e Gimli figlio di Glòin.."). :cheez:

Il bluff da te suggerito del tipo "si, il mio giocatore sa queste cose ma il mio pg no, quindi faccio finta di non saperlo" è carino, lo faccio anch'io per cose minime, ma non ci posso basare una storia. Mi piace sorprendere i miei giocatori con qualcosa che non si aspettavano neppure loro, mi piace allo stesso modo in cui mi piace farmi sorprendere da colpi di scena come ne "Il Sesto Senso", "La maledizione della Prima Luna", ecc.. :verywin:
In tutti i gruppi dove mastero i giocatori sono benissimo in grado di scindere pg/giocatore, ma -poverini- anche loro vogliono un pò farsi sorprendere: non li voglio costringere ad una storia scontata, con personaggi scontati, ecc..
...è anche + divertente per loro dunque se maschero certi tiri di dado: è un modo per sorprenderli!
Non mi dire che i tuoi giocatori rimangono sorpresi se fai un tiro palese e magari esclamano "Cavolo, non me l'aspettavo proprio di scoprire questo indizio!" quando nel tiro di Investigazione avevano fatto 6 successi :laugh7:
 

Galdor

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Aggiungo comunque che in generale adotto da anni uno stile di masteraggio moolto narrativo, poco attento ai tiri di dado (quando questi vengono fatti, perchè spesso uso un sistema diceless a Punti Fato :sars:); faccio invece + attenzione alla dinamicità della seduta, all'originalità-complessità della storia e agli spunti interpretativi :cool2:
 

Ken_Derringer

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Bhè il discorso della difficoltà legata ad ambientazioni stile Signore Degli Anelli è ovvia. La stessa cosa c'è per Stormbringer (dove i pg giocano già sapendo che alla fine tutto verrà distrutto!).
Qui sta al master giostrarsela. Personalmente sto facendo fare delle sessioni parallele alla storia. IN questo momento ad esempio sto ambientando il tutto tra "lo Hobbit" e "La compagnia dell'anello", dove i personaggi stanno facendo delle battaglie e tutto il resto contro un antico mago malvagio che si è impossessato di Angmar ed è al servizio di Sauron. SAuron però lo ha mandato a cagare dopo averlo usato e ha iniziato ad usare Saruman (ma questo i pg non lo sanno).. Ecc ecc....
Come vedi anche io ambiento il tutto al di fuori della storia principale del libro, altrimenti sarebbe frustrante per i giocatori che sanno benissimo di non essere i protagonisti. In questo modo invece stanno aprendo la strada alla futura compagnia dell'anello per la loro missione.
Cmq tornando al discorso del tiro dei dadi, sinceramente non ho capito l'esempio che hai fatto.
Non mi dire che i tuoi giocatori rimangono sorpresi se fai un tiro palese e magari esclamano "Cavolo, non me l'aspettavo proprio di scoprire questo indizio!" quando nel tiro di Investigazione avevano fatto 6 successi
Del resto i pg se cercano qualcosa, fanno il tiro loro e vedono se va bene. Io non faccio alcun tiro. Se trovano bene, altrimenti niente.
Per sorprenderli + che fare tiri di dadi mi concentro sull'interpretazione e sui colpi di scena. Non credo che sia il tiro dei dadi che debba sorprendere i personaggi. Se voglio che accada qualcosa, tralascio il tiro dei dadi e lo faccio fare.
Ad esempio in vampiri se a livello di background un mio PNG deve riuscire a dominare un personaggio per un attimo (magari solo per dimostrare di essere il + forte), glielo faccio fare senza tiro. In combattimento è ovvio che è diverso.
IN pratica dipende dalle situazioni. Anche io prediligo il gioco narrativo e riduco al minimo il tiro dei dadi. Però credo che quando questi vengono fatti, devono essere scoperti. Per sorprendere i giocatori e per "farli cagare in mano" , uso ben altre tecniche.
 

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Ken_Derringer mi sembra che più che esprimere il tuo punto di vista tu stia proprio attaccando chi utilizza lo schermo...ognuno è libero di giocare come meglio credere, se un master vuole tirare i dadi nascosti per il puro piacere non vedo perchè non debba farlo...del resto non è che è una moda, è sempre stato così...anche quando giocavo io il master aveva lo schermo, dietro ci nascondeva le mappe, i suoi appunti e i suoi lanci di dado, nessuno ha mai contestato nulla...se chiedevamo di lanciarli fuori i dadi, lui lo faceva...ogni giocatore penso debba adeguarsi al master che trova, in fondo è lui a dirigere il gioco, sei sempre libero di non unirti al gruppo se non ti piace come dirige il gioco...
 

Ken_Derringer

Babbano
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Alt. Io non sto attaccando nessuno.
Sto solo cercando di capire il perchè.
ANche io ho avuto tanti master che tenevano nascosto il tiro dei dadi e personalmente me ne sono sempre fregato.
Ci sono master che nascondono i tiri e sono corretti. Altri che fanno così solo perchè altrimenti perdono il filo della loro avventura. E Se decidono che un pg deve fare una determinata azione, fanno di tutto per fargliela fare.
Io sto solo esprimendo le mie opinioni, e rispondo alla gente in merito alle considerazioni che mi fanno.
E' scontato dire che poi ognuno fà quel che vuole. Lungi da me il pensiero di inculcare alla gente il modo per masterizzare. Non ho mai detto di essere un master perfetto. Sto solo facendo dei confronti di tecniche di masterizzazione. Cerco solo di capire determinate regole o opinioni di altri master.
Se vedi dico sempre "Secondo me...."
Sono solo mie opinioni. Poi ognuno faccia ciò che vuole, altrimenti che mondo palloso!
Io dico solo che secondo me è sbagliato e spiego i motivi. Se qualcuno mi dice "Io faccio così per questo motivo", io spiego come risolvo il problema nel mio modo. Punto.
Tranquillo. Non mi vedrai mai dire a qualcuno "Io ho ragione e tu no".
 

Xarxus

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Premettendo che ho letto solo superficialmente quanto detto ne chiedo venia), trovo che quello dello schermo sia un problema annoso cheè molto legato allo stile di maserizzazione (so che il termine è orrendo, ma ormai fa parte di me :lol:).

La mia personalissima opinione è che un Master, che sia veramente tale, non gioca a dadi coi giocatori (spero che nessuno identifichi il GdR in genere come una forma fantasiosa di yatzee), ma li coinvolge in qualcosa di più ampio. Solitamente affronto questo argomento con una semplice considerazione, ovviamente semplificata e banale perchè ha uno scopo strumentale. Quando un personaggio affronta un nemico ci sono solo due possibilità: il personaggio vince oppure il personaggio perde. Prendendo in considerazione questo, possiamo dire che il personaggio, ovviamente escludendo per il momento tutti i fattori esterni, ha una possibilità di vincere basata sulla sua "forza" (non la forza fisica, ma la capacità del personaggio in sè, dipendente dal sistema in uso - la sua efficacia in quel frangente) confrontata con quella dell'avversario. Un personaggio di 15° livello in D&D ha una percentuale altissima di vincere contro un avversario di 1°.

Ogni volta che un Master pone un avversario difronte al personaggio, quindi, misura (quantomeno dovrebbe farlo) i possibili esiti. Senza allargarci troppo su cosa vuole fare il Master (magari desidera uccidere il personaggio per qualche motivo... attenzione a questo!!!), quello che si ottiene è che se il nemico è eccessivamente forte il personaggio muore, se è eccessivamente debole il giocatore non si diverte. Gli incontri quindi sono solitamente bilanciati, offrendo possibilità tendenzialmente pari ai due contendenti. Ma così facendo, sempre tenendo esclusi quelli che sono i fattori esterni, si otterrebbe che il personaggio dovrebbe, ahimè, morire ogni due incontri.

Introduciamo, quindi, gli elementi esterni. Questi vanno da situazioni ambientali, a motivazioni ruolistiche, passando per i fatti contingenti, come quanti nemici si hanno davanti e quanti siano i componenti del party presenti (ed utili :lol:). Ci sono mille elementi che possono viariare la percentuale di successo di un incontro ed ovviamente questi fattori sono determinanti. Essi, comunque, compongono un fattore che contribuisce a formulare la percentuale finale. Alla fine, quindi, il risultato è che, anche coi fattori esterni (preparazione, aiuti, oggetti, informazioni, difese... eccetera), la percentuale deve portare (o avvicinarsi) ad un valore medio, altrimenti otterremmo comunque i due risultati di cui sopra (morte del PG o non divertimento del giocatore).

Il Master, quindi, ha una missione ardua: deve far sentire al giocatore che ogni incontro è difficile, dandogli la possibilità di emozionarsi, ma non dove ucciderlo ogni 3x2, perquanto la morte debba comunque restare una possibilità ed il giocatore debba sempre temerla. Ecco che lo schermo non diventa solo utile, ma anche necessario, supportando il Master in questo compito. Il suo compito diviene ancora più difficile se si pensa che è suo dovere fare in modo che il giocatore non capisca assolutamente cosa egli stia facendo.

Spesso chi non lo usa è convinto di dare più emozioni, o di mostrare la propria onestà al giocatore, ma altrettanto spesso egli non si rende conto che, così facendo, le toglie, in quanto dà certezze al giocatore il quale ha modo e maniera di effettare tutta una serie di valutazioni numeriche che sono totalmente al di fuori della fantasia che sta alla base di questa categoria di giochi.

Lo schermo non è solo utile per "gestire", ma anche per mascherare o permettere lo svolgimento di eventi di cui i giocatori non debbono conoscere gli esiti. Immagino uno scoprire le trappole fatto da un personaggio. Conoscere il tiro del dado permette di capire se quel non ci sono trappole come risposta corrisponda ad una analisi minuziosa eseguita correttamente e quindi alla certezza che non ci siano, piuttosto che ad una clamorosa svista. Conoscere il tiro del dado modifica, e di molto, il vero comportamento del personaggio. Ho fatto 1, mi serviva un 17, io quella porta non la apro!
 

Xarxus

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Ken_Derringer":2nc5eshy ha scritto:
Anche perchè non si può pianificare tutto, perchè come dice la legge di Murphy dei GDR:
"Non importa quanto tu ti prepari , i giocatori stanno per uscirsene con qualche brillante idea o qualche progetto incredibile che non avevi previsto"

:lol:
Beh, il bello è proprio quello per un Master. Preparare una storia e non sapere come andrà a finire o quali casini riusciranno a compiere i personaggi.

Ken_Derringer":2nc5eshy ha scritto:
Alla fine i personaggi devono pagare le conseguenze delle loro azioni anche nei gdr come nel mondo reale, e non è il caso che il master glielo impedisca solo perchè non lo aveva previsto o si è affezionato ad un PNG.
A quel punto non fate neanche finta di tirare i dadi. Dite cosa succede ed evitate la presa in giro verso i giocatori.

Questo sì, il personaggio è responsabile delle proprie idiozie, ma pensare che lo schermo serva a questo è molto riduttivo, ma di tanto! A mio parere non serve affatto a questo.
 

Ken_Derringer

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Conoscere il tiro del dado modifica, e di molto, il vero comportamento del personaggio. Ho fatto 1, mi serviva un 17, io quella porta non la apro!!

Eh lo so. Questo è il problema che dicevo prima e che dipende dai giocatori.
Alla fine credo che ognuno debba usare lo schermo o meno a seconda di come usano i propri personaggi i giocatori.
Personalmente cerco sempre di evitare il suo utilizzo per questo utilizzo.
Se mai un mio giocatore cambia idea perchè il tiro non gli è andato bene, semplicemente lo penalizzerò quando devo dare dei punti esperienza sull'interpretazione. La prossima volta dubito che lo rifarà. Se sarà recidivo penso sarà il caso di fare 2 chiacchere! :cry:
 

Ken_Derringer

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Questo sì, il personaggio è responsabile delle proprie idiozie, ma pensare che lo schermo serva a questo è molto riduttivo, ma di tanto! A mio parere non serve affatto a questo.

Si lo so. Però credo che molti lo usino per questo motivo. E' ovvio che ci sono mille sfaccettature e modi di utilizzo (meno male!), però quello di barare il tiro dei dadi per fare in modo che un personaggio faccia ciò che vuole il master capita molto spesso.
Tante volte ho giocato con master a mio avviso incapaci, perchè se cercavo di fare qualcosa al di fuori della storia o del "percorso" prefissato, facevano di tutto per impedirmelo. In primis con i tiri nascosti. A quel punto uscivo dalle sessione abbastanza frustrato. Probabilmente io esagero nel non usare lo schermo del master; evidentemente le mie brutte esperienze passate mi hanno fatto crescere un certo tipo di rifiuto in merito. Per questo motivo ho aperto il topic. Volevo conoscere come altri usano lo schermo. Fortuna che poi ognuno può fare quello che vuole! ;)
 

freeman74

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21 Giugno 2004
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Roma - Casal Palocco
Goblons
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il gioco deve essere un divertimento, più o meno impegnativo ma sempre un divertimento...se il master usa lo schermo per cambiare i risultati allora che divertimento è? tanto vale non giocare affatto...il punto è che forse si è passati da un eccesso all'altro...non si deve pensare allo schermo come una protezione del master per poter fare quello che vuole ma come uno strumento per permettere al master di gestire la partita, poi tutto sta nell'onestà delle persone...giocare senza fa diventare tutto trasparente ma credo che alla fine vengano perse parecchie emozioni, come appunto ha spiegato prima Xarxus...io credo che tutto stia nella lealtà di chi gioca, se hai di fronte un master corretto allora non ti sfiora minimamente l'idea che possa utilizzare lo schermo per barare...
 
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