Dopo provato le demo “digitali” di entrambi, GT e Dirt, mi devo ricredere. La meccanica dei secondi mi ha fatto piacere Dirt più di GT. In Dirt arrivare a fine turno con la marcia più alta possibile è fondamentale, In GT serve per sorpassare o per giocare il turno prima di altri. Inoltre i segnalini secondo che sostituiscono i focus sono perfettamente integrati nella meccanica e tagliare il traguardo con una buona riserva di segnalini non solo non è uno spreco ma può essere anche una strategia perché ogni secondo conservato va ad erodere il tempo alla fine.
In realtà è la versione migliorata della modalità solo di GT.
Le corsie in Dirt sono 2 (salvo ulteriori sg da sbloccare) e hanno praticamente la sola utilità di permettere eventuali sorpassi in quanto spostarsi di corsia non ha nessun costo in termini di economia di gioco.
In GT, dove c’è la possibilità di avere tracciati larghi 3 caselle, la posizione laterale sul tracciato ha un peso (anche se minimo) dato che le curve, per essere affrontate in modo ottimale, vanno imboccate in una determinata corsia. In Dirt invece è possibile affrontarle di “ignoranza” entrando di traverso e non c’è nessuna pianificazione all’entrata in curva (a parte la gestione dadi ovviamente).
Comunque, se genere e meccaniche convincono, avere entrambi i giochi è mandatorio in quanto sono perfettamente compatibili.