Quale delle 3 versioni?

[Lello]

Come GdR,preferisco di gran lunga la prima edizione X 2 motivi:

Semplicità del regolamento & bei pomeriggi passati a giocare :!:

 

[DioBrando]

Advanced sicuramente...
Almeno con i kit mi personalizzavo all'inizio il personaggio e non dovevo aspettare l'ottavo livello o più per essere un pò dissimile dagli altri pg...
La terza è inutilmente macchinosa per quello che offre, incita il powerplayng (mai vista una campagna in cui non si parli dei potenziamenti per l'80% del tempo, in Advanced si attestava su massimo il 40%...), è povera di realismo e ha, con il d20, introdotto un sistema che ha soffocato troppi altri regolamenti ben migliori...

 

[dalso]

Ho giocato a tutte le edizioni e mi trovo a dare il mio voto alla 3.5 in quanto permette una caratterizzazione dei personaggi che rasenta l'impossibile tutto ovviamente argomentato da regole. Nelle versioni precedenti (che molti professano più realistiche) come spiegate che gli avventurieri/eroi siano tutti uguali? È possibile che in un mondo popolato da milioni di persone esistano maghi, guerrieri, ladri ecc. identici? Nella 3.5 ad alcune classi hanno permesso una diversa possibile evoluzione la quale stravolge completamente il senso della classe stessa (vedere ranger e monaco) senza considerare i manuali di espansione coi quali ci si può fare di tutto. Per il discorso "interpretazione" non credo sia opportuno nascondersi dietro al fatto che le ultime edizioni abbiano più regole in quanto dipende solo dal gruppo di gioco e dal master. Anche alla seconda edizione si potevano fare Pg superpowerplay e in merito cito un mio vecchio personaggio: Trikreen (spero di aver scritto bene) armato con 3 spade lunghe e 1 scudo il quale ha tenuto testa da solo a ben 5 giganti e 1 guerriero invisibile essendo solo di 3° livello. Il master me l'ha seccato e in seguito bandito perchè troppo forte e perchè sosteneva che i minotauri picchiavano di più (menati pure quelli :twisted: )... per la 3.5 invece cito un'esperienza recente con un gruppo di gioco nel quale i manuali vengono consultati quasi solo per la creazione del pg e per i passaggi di livello. In conclusione non date per scontato che un'edizione sia per powerplayer e un'altra no quando tutto dipende dal gruppo di gioco.

 

[chris666]

Io sinceramente conosco bene solamente la prima, ma devo dire che secondo me il gioco di ruolo è proprio quello della prima edizione. Con le successive si è voluto creare diecimila regole per rendere il gioco più reale e variegato, ma secondo me il bello del gioco di ruolo è invece dare quattro regole molto libere e lasciare il tutto alla fantasia del master e dei giocatori. Con le successive edizioni si è tradito lo spirito del gioco. Questo il mio parere.

Sono pienamente d'accordo!
Ciao
Chris

 

[Anonymous]

cocordo

Io sinceramente conosco bene solamente la prima, ma devo dire che secondo me il gioco di ruolo è proprio quello della prima edizione. Con le successive si è voluto creare diecimila regole per rendere il gioco più reale e variegato, ma secondo me il bello del gioco di ruolo è invece dare quattro regole molto libere e lasciare il tutto alla fantasia del master e dei giocatori. Con le successive edizioni si è tradito lo spirito del gioco. Questo il mio parere.

Cavoli renard, hai detto esattamente quello che penso anch'io.

Fantastico mi hai risparmiato di scriverlo e molto probabilmente l'hai espresso meglio di quanto avrei fatto io! :grin:

Quoto in pieno :clapclap:

Concordo a mia volta: PRIMA era RUOLO,
ora è CONTABILITA' creativa.

Scatola rossa-blu-verde-nera 4ever!!!

 

[Sol_Invictus]

Voterei D&D base rosso per la sua semplicita', ma alla fine preferisco dare il voto ad AD&D 2nda, per la bellezza di certe sue ambientazioni. E mi riferisco in particolare, guardacaso, a quelle che oggi sono sparite (Planescape, Dark Sun), perche' poco commerciali e troppo articolate per essere adatte al target a cui punta oggi D&D3: i teenager e i cazzeggiatori.
Ma basta anche solo guardare come sono cambiati i Forgotten Realms da AD&D ad oggi, diventando ancora piu' "arcade" e simili ad un parco giochi in cui dare sfogo al powerplay.

Il regolamento di D&D e' sempre stato penoso, in qualsiasi edizione, e ora non fa eccezione. Dove ha migliorato le meccaniche, ha peggiorato ulteriormente nel favorire combo e powerplay: anche qui, e' diventato ancora piu' di prima un prodotto per ragazzini.

Chi poi sostiene che oggi i manuali abbiano una bella grafica, credo non abbia mai visto le splendide tavole d'illustrazione di VERI disegnatori, come Elmore, Parkison, Lockwood (lui per fortuna fa ancora qualcosina) e altri, che abbellivano i vecchi manuali. Altro che la robaccia che si vede nei manuali di D&D3, in quello stile schifoso e quasi grottesco che ricorda certi fumetti...inguardabile.

Quanto all'aspetto dell'interpretazione, D&D e' sempre stato poco adatto a questa cosa. Chi vi riusciva, in parte lo snaturava, ma si potevano comunque creare delle belle giocate. Ora il gioco in se' ha palesemente e completamente abbandonato ogni pretesa di essere un gdr (al di la' del titolo..), e' semplicemente un giochino di combo e storielle stereotipate di una banalita' mostruosa. Chi lo gioca diversamente sta sprecando energie, dovrebbe darsi a ben altri giochi piu' adulti.

 

[Falkor]

Quanto all'aspetto dell'interpretazione, D&D e' sempre stato poco adatto a questa cosa.

Perché?

Chi vi riusciva, in parte lo snaturava, ma si potevano comunque creare delle belle giocate.

Snaturava???

Ora il gioco in se' ha palesemente e completamente abbandonato ogni pretesa di essere un gdr (al di la' del titolo..), e' semplicemente un giochino di combo e storielle stereotipate di una banalita' mostruosa. Chi lo gioca diversamente sta sprecando energie, dovrebbe darsi a ben altri giochi piu' adulti.

Atri giochi tipo?

Mi sembra che tu dia dei giudizi un po' faziosi. Credo che sia sempre e comunque questioni di gusti e di approccio al gioco.

 

[Sol_Invictus]

Quanto all'aspetto dell'interpretazione, D&D e' sempre stato poco adatto a questa cosa.

Perché?

Perche' il gioco stesso, per come si presentava ai giocatori, dava sempre molto piu' spazio ad un approccio regolistico e abbastanza immaturo, piuttosto che ad uno incentrato sull'interpretazione. Le stesse regole di *D&D sono pensate per creare personaggi piuttosto stereotipati. E' assai raro che dei giocatori poco esperti si lascino andare all'interpretazione pura con D&D, mentre altri giochi possono invitare piu' facilmente alla cosa.

Chi vi riusciva, in parte lo snaturava, ma si potevano comunque creare delle belle giocate.

Snaturava???

Si'..vedi sopra..non e' un gioco ne' un regolamento pensato per chissa' quali virtuosismi, e' al 95% pensato per ricreare un videogioco di botte fantasy.

Atri giochi tipo?

Mi sembra che tu dia dei giudizi un po' faziosi. Credo che sia sempre e comunque questioni di gusti e di approccio al gioco.

Faziosi? Ci ho giocato davvero tanto e D&D (tutte le versioni) ed ho spesso ricordi davvero gradevoli, ma credo di saper riconoscere quando un gioco e' qualcosa, e quando non lo e'...ci sono affezionato, ma non lo reputo di certo la scelta migliore se si vuole fare gioco di ruolo.
Altri giochi: tutti quelli in cui le botte, il pompaggio del proprio PG ed in generale il "powerplay" sono gia' per natura stessa subordinati all'interpretazione ed alla trama. Ad esempio, il Richiamo di Chtulhu (il vecchio, piu' che la versione d20..ma pure lei rispetto a D&D), o Lex Arcana, per citarne due che ho giocato abbastanza bene.

 

[Blerpa]

Assolutamente D&D Scatola Rossa!!! Quindi la prima (e anch'io mi aggiungo al coro di quelli che fanno la distinzione complessa e dicono che AD&D è un gioco a parte - con 2 edizione complete pure lui + altre versioni semplificate e così via).

AD&D segue quanto a qualità di ambientazioni (Dark Sun, Ravenloft, Planescape, Dragonlance, Birthright...).

D&D 3/3.5 sarà bello graficamente ma sinceramente dopo 33 anni vedere un GDR con classi, livelli, maghi che ancora quasi non possono indossare un'armatura o c'hanno i problemi enormi ad usare na spada bastarda, stanno come dei pisquani a dimenticarsi potentissimi incantesimi che hanno appena lanciato, e un CUMULO immane ed INUTILE di regole di combattimento che lo rendono più complicato quasi di Warhammer... è una tristezza infinita.

Obsoleto, macchinoso, vecchio, artificiale...fatto apposta per cavalcare la moda retro del Dungeon Crawling e lo stile di gioco mmorpg dei bimbetti brufolosi o dei nerds anti-igiene 40enni "Sono di 60 livello! Faccio tanto di danno e così e cosà...".

Almeno D&D scatola rossa aveva la scusa che era nato quasi 30 anni fa (1983 se non sbaglio la data di traduzione in Italia) e ho fatto del roleplay fantastico giocandoci.
Cosa che ho visto succedere sempre più raramente da quando c'è D&D 3/3.5.

E pure Dragon è cambiato... prima c'erano articoli sui paladini nella storia, come gestire la fede in un'area rurale/urbana di un'ambientazione, Gygax che parlava degli ordini militareschi svizzeri, articoli sui draghi mitologici delle saghe nordiche... ora è solo (ma per poco, vista la sua prossima morte) classi di prestigio, oggetti magici, avventuretta e via.

Insomma un videogioco (che fra parentesi mi piacciono, sia chiaro), non qualcosa con cui imparare anche qualcosa divertendosi.

 

[IlProfessore]

Sono pessime sia la seconda edizione (alla quale mi son divertito molto) sia la terrificante terza edizione, ormai distante anni luce dal concetto di gioco di ruolo. Il mio voto va alla prima edizione.
Per il resto quoto Falcon

 

[DioBrando]

Per quanti votano la 3 (o 3.5 che dir si voglia) vi inviterei a vedere le campagne in associazione con la suddetta, una baraonda di mazzate, personaggi senza background e privi di interazione ruolistica (ridotta davvero all'osso) un mio giocatore, proveniente da questo ambiente, è stato gambizzato a L5R perchè ha gabolato sul personaggio e non si è fatto il background: siccome non voleva mettersi etiquette, pur essendo un samurai di rango, per pomparsi nel combattimento, ha fatto una figura caciara alla corte del Lord di cui era ospite e ora è stato privato del suo grado, la famiglia gli ha ordinato il seppuku e lui si è rifiutato, rischiando l'estinzione sua e della famiglia stessa, alla prossima sessione la soluzione (probabilmente la forca)....

La prima edizione di D&D è più una questione nostalgica, la adoro, ma AD&D rimane secondo me la soluzione miglire trra complessità e velocità, poi ti fa ancora ruolare come si deve.....

 

[McAllister]

la terza edizione è certamente la più completa, e , con un DM bravo e che non si ostina a far usare quella stupida invenzione che è la griglia di battaglia(che trasforma dd in un warhammer più complesso e 330000 volte più noioso)è anche la più divertente.

sempre che consideriate la seconda edizione quella con la copertina rossa e la prima quella in inglese con copertina blu

 

[elgamoth]

l'edizione della wizard è pietosa, figlia di magic fatta per i figli di magic...la morte del gdr

 

[Dr_Randazzo]

2° edizione è la più bilanciata e studiata. Il difetto fondamentale però è il calcolo del thac0 troppo complicato

 

[lapo82]

concordo appieno con molti dei vostri giudizi, D&D 3.0 /3.5 nasce essenzialmente per poware, mille sottorazze, mille classi, diecimila cdp.

Ma c'è anche del buono, i talenti danno l'opporunità di caratterizzare il proprio personaggio, cosa che mi risulta impossiible in AD&D. Premetto però che ci ho giocato oslo qualche mese, io osno passato da D&D 1ed. a D&D 3.0, quindi...

Alla fine secondo me non è importante la meccanica di gioco, che aiuta comunque, ma la qualità del gioco e ciò è compito del master e dei giocatori.

Riuscire a creare un mondo completo, vero e vivo, dove ci sono pg che provano emizioni e che crescono; ecco forse queste è la versione migliore, quella dove si possa "vivere" il proprio personaggio, poi quanto alla 3.5-3.0... AD&D... D&D 1°ed. ... se devo scegliere...

Beh... a essere sinceri, se il gruppo è valido, trovo la 3.5 la migliore, ma purchè il master limiti le scelte dei giocatori...

ripeto non è la versoine che rende D&D migliore, ma il gruppo, fatto dal master e dai giocatori!!!

scusate il moi pedante post, ma sono fermamente ocnvinto che no siano le versioni a rendere migliore un gioco, ma la qualità con il quale i giocatori ci giocano!

quindi alla fine... D&D o AD&D o D&D 3.0.. è lo stesso basta fare GdR e interpretare!!!!

un saluto,
Lapo S.

 

[Cyrano]

AIUTO!!! Io sto cercando il testo della prima edizione... lo si trova soltanto a prezzi astronomici, vorrei solo vederlo e conoscerlo come scritto in un'altro topic...

W gli originali sempre, ma la speculazione non me la posso permettere (80 euro) :-?

 

[Thoth_Amon]

ciao,

io ho provato solo la c.d. prima edizione (scatola rossa) e la terza, mentre nulla posso dire sull'advanced.

Preferisco di gran lunga la prima per la maggiore leggerezza delle regole (che è sempre possibile personalizzare) e la enorme possibilità di sviluppare campagne esterne in cui i PG possono davvero fare ciò che vogliono (avvalendosi di ambientazioni e mappe esagonali, spesso anche molto dettagliate, che oggi sono facilmente scaricabili da internet).

Viceversa la c.d terza edizione (ed il suo remake 3.5) al pregio di incrociare a piacimento razze e classi contrappone il troppo tempo necessario già solo per 'preparare' (o, meglio, progettare) la scheda del personaggio per i successivi 20 (o, meglio, 40) livelli!
A ciò si aggiunga che il gioco è spesso e volentieri interrotto dalla verifica della necessità/possibilità di applicare le numerosissime regole (e relative deroghe) alle azioni sia dei PG che dei mostri et similia (v. trappole, capacità speciali ed effetti magici vari).
Se a questo ci si aggiunge un giocatore o un master che vuol applicare tutte le regole o, peggio, un giocatore o un master che le vuole alterare di continuo per scopi che nulla hanno che fare con il divertimento del gruppo ma solo con quello del singolo ...

Personalmente la ricchezza del materiale offerto dalla 3^ edizione (mi son rifiutato di comprare la 3.5 posto che la casa editrice avrebbe dovuto provvedere a sostituire gratuitamente o quasi i manuali di chi aveva comprato la prima pubblicazione!) ha comportato la fine delle mie serate di D&D: nessuno dei giocatori aveva voglia di 'studiare' i nuovi manuali ed io, come master, non potevo nè volevo mettermi a suggerire loro le azioni migliori.
Così di tanto in tanto gioco con la prima edizione integrata, per quanto attiene il combattimento e le abilità, dalle regole della terza.

 

[Necros]

fino ad ora mi sono trovato molto bene con la II edizione, la I non l'ho mai provata quindi non posso dire nulla, la III è bella, ma nulla a che vedere con la II!

 

[Xanathar]

Quale Versione...

Beh,

sono sempre del parere che le edizioni sono tutte piene di regole viste e ristraviste.

A mio avviso avendo giocato x 12 anni tra i primi manuali e l'ed.ne 2nd AD & D, preferisco quella, ma se desidero giocare e mi sto aggiornando alla Ed.ne 3.5.

Poi è il DM che deve crearti la situazione del momento, calarti nella parte facendoti vivere quelle ore da eroe.

Si i manuali sono colorati, pieni di foto, sembrano tomi antichi,ecc, ecc, ma il succo della questione rimane nel DM ( vedi punto sopra ).

Ciao

 

[Cyrano]

Re: Quale Versione...

Si i manuali sono colorati, pieni di foto, sembrano tomi antichi,ecc, ecc, ma il succo della questione rimane nel DM ( vedi punto sopra ).

Ciao

Beh però tieni presente che il DM spesso deve anche spiegare ai giocatori come si gioca. La prima edizione la ho imparata in venti minuti mentre la terza in una serata. Se masterizzo io mi van giù le scatole :lol:

D&D è e resta l'ambientazione fantasy classica più versatile (meglio sicuramente dell'impero di WHFR) ma la gestione dei PG ha la sua bella importanza sia per il DM che per i giocatori.

Sperem nella quarta edizione (tanto lo so che se pure fosse 'na ciofeca le compero lo stesso) :lol: