Direi che una soluzione ufficiale sta arrivando e tutto volge al meglio, bene e avanti così!
Detto questo, pongo una critica che vuole essere assolutamente costruttiva suggerendo come questa esperienza possa essere d'insegnamento nella gestione degli imprevisti...
Per quanto questi possano sempre capitare, ci sono cose che accadono più di frequente di altre e che, pertanto, possono essere previste già in fase progettuale.
Alcune di queste sono, ovviamente, mancanza di componentistica varia in alcune scatole, regolamenti usciti male dalle rotative per qualche motivo, scatole rovinate, stampe venute male di carte e tasselli etc...
Queste sono le prime cose che mi sono venute in mente perchè sono quelle che capitano più spesso.
Pertanto, volendo lanciare la stampa di un gioco qualsiasi, la prima cosa che mi verrebbe in mente è di pararmi da imprevisti perlomeno noti.
Come? non è il mio mestiere, ma immagino di poter sottoscrivere degli accordi con chi si occupa di produrre materialmente il mio gioco per intervenire entro ToT tempo alla soluzione di problemi noti, appunto, quali quelli elencati sopra. Il tutto scritto e controfirmato con tanto di penali in caso di mancata ottemperanza, danno d'immagine e commerciale, etc...
Essendo l'imprevisto parte integrante di qualsiasi produzione sono certo che determinate precauzioni debbano essere prese in considerazione PRIMA di partire con qualsiasi progetto, così come le soluzioni da adottare nel caso si verifichino.
Questo però mi pare che non avvenga o avvenga solo in parte ed è sotto l'occhio di tutti senza nessuna possibilità di appello.
Ma mica solo per GU, magari questo è solo un caso estremo e direi che, salvo rarissimi casi, questo avvenga un po' per tutti.
Ed è una lacuna organizzativa molto molto grave che dovrebbe far riflettere tutti su cosa si celi "dietro il velo" PRIMA di imbarcarsi in una qualsiasi avventura editoriale... facile dire "ah, domani apro un kickstarter e finalmente stampo il mio gioco preferito!"
Mica funziona così! Là fuori è una dannata giungla, ve lo assicuro, cercare di organizzarsi, lavorare decentemente e accordarsi anche solo su metodologie lavorative e tempi di consegna è quasi utopistico, figuriamoci avere le idee chiare con tutti i propri partner su come procedere IN ANTICIPO in caso di imprevisti!
Dovrebbero essere processi automatici, ma per qualche ragione non lo sono... perlomeno non per tutti allo stesso modo.
Quello che quindi vorrei suggerire agli editori tutti è di cominciare a pretendere delle assicurazioni da parte dei produttori e dei partner coinvolti.
Di cominciare a buttar giù delle metodologie, dei "protocolli di emergenza" da far sottoscrivere e rispettare in caso di imprevisti perlomeno noti...
Ormai di acqua sotto i ponti ne è passata, non sarà il caso di iniziare a ragionare in tal senso?
Dipende dalla crisi? Se si, è comunque saggio pensare di risparmiare qualcosa oggi quando si ha la certezza matematica che qualcosa andrà sempre storto (perchè così è) e che non ci si può porre rimedio come si dovrebbe con relativo danno d'immagine e finanziario?
Io è da un po' che quando mi viene annunciata l'edizione italiana di un gioco vado a guardarmi lo storico della casa editrice che se l' è preso in carico e mi faccio due conti su quanto mi costerebbe penare se e quando qualcosa dovesse mai non andare per il verso giusto... e almeno la metà delle volte mi butto sul prodotto in lingua originale oppure aspetto diversi mesi dopo l'uscita per capire come sono andate le cose... Il che significa che io di preordini non ne faccio più da un po' e che non compro più a scatola chiusa di sicuro!
Vorrei tornare a comprare in italia da tutti gli editori presenti... purtroppo al momento non riesco a vedere la luce in fondo al tunnel...
Ripeto. Questa vuole essere una critica costruttiva e in senso generale, ma anche un invito a valutare con maggiore attenzione le risorse della Tana.
Risorse che non sono soltanto in download e possibili acquirenti, ma anche professionisti... disegnatori, tipografi, avvocati, appassionati, etc... tutti amanti sfegatati di questo mondo e desiderosi di aiutare con suggerimenti, consigli e manodopera che serva a migliorare tutti gli aspetti che girano intorno alla nostra comune passione!
Vorremmo fare di più, ma non può partire da noi e serve una nuova via.