MA PERCHE' I GDT NON SI VENDONO NEI MEGASTORE?

[Gerald]

Una domanda a cui non ho mai avuto risposta è perchè in italia alcuni titoli di larghissimo successo commerciale in tutto il mondo e di facilissimo accesso, penso ad esempio alla serie ticket to ride, non siano distribuiti su larga scala.
E' un fenomeno veramente misterioso, sembra che non si vada mai oltre il Risiko, il Passaparola, taboo e simili , ma perchè no un ticket to ride ( che peraltro è pure più semplice di risiko) perchè non un jamaica, uno smallworld, un formula D tanto per fare esempi a caso tra i molti che si possono fare.
Ovviamente parlo di family game semplici, belli accessibili a tutti che distribuiti su larga scala farebbero conoscere i giochi a tante famiglie spezzando l'egemonia del videogame.
Non so quale sia il problema veramente, i prezzi? Non credo risiko si vende a 40, ttr pure.
Sui 40 euro un gdt è vendibile tranquillamente e non è percepito come un prezzo alto visto quanto costano ad esempio le costruzioni di lego nei megastore.

 

[Ilhborg]

Credo semplicemente sia un problema di rotazione prodotto.

Un "Ciccio Bello" sotto Natale lo vendi senza neanche accorgertene; durante il resto dell'anno lo puoi vendere.
Risiko (EG) e Monopoli (Hasbro?) sono brand conosciuti e ricevono pubblicità (anche se discontinua).

Un TTR è sconosciuto al grande pubblico perchè non viene pubblicizzato; perchè il negoziante dovrebbe bloccare un pezzo di parete del suo negozio (che ha un costo) per un prodotto che ha lo stesso target market del Risiko e del Monopoli ma potenzialmente molte meno possibilità di vendita?

 

[Gerald]

Ma secondo te un TTR sotto Natale non si vende se fai un minimo di pubblicità?
Per me venderebbe migliaia di copie

 

[nuvolablu]

Di sicuro ora sono arrivati in massa su Amazon...


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[AleK]

Devi stampare decine di migliaia di copie, se non centinaia e se non le vendi sei morto.
Senza contare che se il prodotto non finisce in pubblicità in televisione i distributori neanche morti se lo filano, a meno di garanzie di riuscirlo a piazzare. Garanzie che nessuno gli può dare.

Checché se ne dica, la Editrice Giochi c'ha provato varie volte, sfruttando il suo nome, magari non con i titoli che piacerebbe a noi, ma ci ha provato. E forse ci riproverà.
Ma non è mai emerso un erede del risiko e del monopoli, credo dunque che sia stato un bagno di sangue...

 

[Gerald]

Io ricordo di aver comprato Hero Quest in un comunissimo negozio di giocattoli negli anni 90 , in un ipercoop Battlemaster giochi semplici daccordo ma sempre gdt, e con una componentistica che oggi non è nemmeno immaginabile.
TTR ha tutte le caratteristiche per essere l'anti risiko basterebbe un po di iniziativa e non credo che si tratti di operazione a rischio mortale tutt'altro.

 

[yoko85]

sottoscrivo quanto detto da chi mi ha preceduto, in generale negli anni '80 le pubblicità dei giochi da tavolo erano molte di più, sicuramente complice il fatto che era un'epoca dove le consolle si dovevano ancora affermare, c'erano dei programmi come bim bum bam dv la pubblicità era mascherata da gioco televisivo e giravano forse più soldi.
Oggi la situazione è molto diversa in Italia, ad esempio in Austria vidi anche nelle librerie i giochi da tavolo in vendita.

 

[Kabukimono]

Qualche anno fa (2007/2008, credo) nel Toy Center di un centro commerciale vicino roma si trovava TTR, ma anche il mistero dell'abbazia e altre cose, per lo più della Days of Wonder. Io ci presi Maharaja, oggi non ci trovo neanche gino pilotino. Evidentemente i prodotti non vendevano. IMHO il problema è culturale, ed è direttamente collegato con l'immagine che l'italiano ha del gioco da tavola e del giocatore, oltre che con la generica piattezza culturale dei nostri giorni.

 

[Edark]

Giá i gdt non se li filano figuriamoci i titoli per i piu sconosciuti. Togliendo gli appassionati, quando si parla dei gdt é verso natale quando tra pubblicita della hasbro e periodo dedicato alle feste natalizie risorgono dalle loro ceneri trivial pursuit, monopoly e compagnia bella, per il resto dell'anno non le li fila nessuno figuriamoci se la gente va a spendere 40 euro per una cosa che neppure conosce. Non so chi sia il pazzo a cui convenga investire senza una sviluppata cultura ludica nel paese e senza un minimo di promozione. Poi tutto si può dire tranne che siano a buon mercato...

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[renberche]

L'unica speranza non sono i megastore ma, a mio modesto parere, le librerie.

 

[IGiullari]

Devi stampare decine di migliaia di copie, se non centinaia e se non le vendi sei morto....

This.

 

[AleK]

Io ricordo di aver comprato Hero Quest in un comunissimo negozio di giocattoli negli anni 90 , in un ipercoop Battlemaster giochi semplici daccordo ma sempre gdt, e con una componentistica che oggi non è nemmeno immaginabile.
TTR ha tutte le caratteristiche per essere l'anti risiko basterebbe un po di iniziativa e non credo che si tratti di operazione a rischio mortale tutt'altro.

Come detto Heroquest e altri godevano di una campagna pubblicitaria spietata!
Senza TV nessun distributore comprerà mai un gioco da tavolo in grande numero.
La pubblicità serve a convincere distributori e commercianti: ricordate la frase "Solo nei migliori negozi". Era una bastardata per costringere i negozianti a ordinare il titolo.

Domain o Battlestar Galattica editi da EG non hanno venduto.

Evidentemente al giorno d'oggi, l'investimento per andare in TV è troppo alto rispetto a 30 anni fa. O si preferisce usare quei soldi per vender altro.

 

[Mik]

Io non ho conosciuto nessuno nella mia infanzia che avesse heroquest, nonostante si trovasse in negozio. Ho consociuto questo titolo da over 30 in tana.
Monopoly e Risiko invece ce li avevano tutti.

Direi che per quanto vi sia piaciuto, abbiano fatto pubblicità e abbia fatto un epoca, anche quello è rimasto una cosa di nicchia e non ha fatto vendere molto.

 

[spada]

si l' esl

Io ricordo di aver comprato Hero Quest in un comunissimo negozio di giocattoli negli anni 90 , in un ipercoop Battlemaster giochi semplici daccordo ma sempre gdt, e con una componentistica che oggi non è nemmeno immaginabile.
TTR ha tutte le caratteristiche per essere l'anti risiko basterebbe un po di iniziativa e non credo che si tratti di operazione a rischio mortale tutt'altro.

Come detto Heroquest e altri godevano di una campagna pubblicitaria spietata!
Senza TV nessun distributore comprerà mai un gioco da tavolo in grande numero.
La pubblicità serve a convincere distributori e commercianti: ricordate la frase "Solo nei migliori negozi". Era una bastardata per costringere i negozianti a ordinare il titolo.

Domain o Battlestar Galattica editi da EG non hanno venduto.

Evidentemente al giorno d'oggi, l'investimento per andare in TV è troppo alto rispetto a 30 anni fa. O si preferisce usare quei soldi per vender altro.

anche secondo me quello che dici e' pressocche esatto

 

[spada]

Qualche anno fa (2007/2008, credo) nel Toy Center di un centro commerciale vicino roma si trovava TTR, ma anche il mistero dell'abbazia e altre cose, per lo più della Days of Wonder. Io ci presi Maharaja, oggi non ci trovo neanche gino pilotino. Evidentemente i prodotti non vendevano. IMHO il problema è culturale, ed è direttamente collegato con l'immagine che l'italiano ha del gioco da tavola e del giocatore, oltre che con la generica piattezza culturale dei nostri giorni.

anchio mi ricordo che a un toys qua vicino cerano il misero dell abazzia small ward e altri giochi...

 

[spada]

Io non ho conosciuto nessuno nella mia infanzia che avesse heroquest, nonostante si trovasse in negozio. Ho consociuto questo titolo da over 30 in tana.
Monopoly e Risiko invece ce li avevano tutti.

Direi che per quanto vi sia piaciuto, abbiano fatto pubblicità e abbia fatto un epoca, anche quello è rimasto una cosa di nicchia e non ha fatto vendere molto.

io invece su questo non sono daccordo... o almeno mi ricordo che noi che abitavamo in un palazzo e in totale erano 3 palazzi vicini eravamo almeno in 6 ad averlo solo nei palazzi...

 

[Mik]

Probabilmente grazie al passa parola. Può essere?!

Io concordo con chi sostiene che in Italia manca proprio la cultura per il gioca da tavolo.

Sarei curioso di sapere come hanno fatto Monopoly e Risiko a sdoganarsi agli albori. Sembrano esserci sempre stati

 

[traico7]

Che bella domanda... Io credo che, in linea di massima, tutto ciò che è stato detto sia vero..,
1- Cultura. Proprio qui in tana (non ho potuto verificare di persona) leggevo che in molti altri paesi (germania su tutti) trovare un TTR in un iper è normalissimo.. Noi in Italia abbiamo avuto il picco negli anni 80/90 ed ora un negoziante nn può investire se nn vende.
2- Pubblicità. Vero anke che, al giorno d'oggi, la pubblicità costa molto più di una volta anke se i canali sono molti di più della sole tv e radio. Internet su tutti. Ma chi investe in pubblicità lo fa con un margine di rischio molto basso e questo non è il caso.
3- Stock di magazzino. Anche lì vero. Chi se li appioppa migliaia di prodotti rischiando di non venderli?
4- Su ogni cosa esistono studi di mercato. Probabilmente questi studi hanno rilevato che non ci fosse, anke facendo una buona pubblicità, sufficiente margine di guadagno.
Non saprei cos'altro dire...
Tanto per chiudere dico che non troppo tempo fa avevo pensato di aprire un negozio di giocattoli per grandi e piccoli, ma pensandoci bene ho valutato che era proprio un'idea pazza vista la diffusione del gioco in scatola in Italia e visti i tanti store on-line che fanno prezzi molto bassi (es. Amazon).

 

[Edark]

Re: R: MA PERCHE' I GDT NON SI VENDONO NEI MEGASTORE?

Che bella domanda... Io credo che, in linea di massima, tutto ciò che è stato detto sia vero..,
1- Cultura. Proprio qui in tana (non ho potuto verificare di persona) leggevo che in molti altri paesi (germania su tutti) trovare un TTR in un iper è normalissimo.. Noi in Italia abbiamo avuto il picco negli anni 80/90 ed ora un negoziante nn può investire se nn vende.
2- Pubblicità. Vero anke che, al giorno d'oggi, la pubblicità costa molto più di una volta anke se i canali sono molti di più della sole tv e radio. Internet su tutti. Ma chi investe in pubblicità lo fa con un margine di rischio molto basso e questo non è il caso.
3- Stock di magazzino. Anche lì vero. Chi se li appioppa migliaia di prodotti rischiando di non venderli?
4- Su ogni cosa esistono studi di mercato. Probabilmente questi studi hanno rilevato che non ci fosse, anke facendo una buona pubblicità, sufficiente margine di guadagno.
Non saprei cos'altro dire...
Tanto per chiudere dico che non troppo tempo fa avevo pensato di aprire un negozio di giocattoli per grandi e piccoli, ma pensandoci bene ho valutato che era proprio un'idea pazza vista la diffusione del gioco in scatola in Italia e visti i tanti store on-line che fanno prezzi molto bassi (es. Amazon).

concordo!! io metterei pure la concorrenza spietata dei giochi virtuali che oramai dominano determinate fasce di clientela, considera che c'é gente che conosce assassin's creed e non conosce neppure la briscola...

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[LupoSolitario]

Come detto Heroquest e altri godevano di una campagna pubblicitaria spietata!

Verissimo. Negli anni 80 e 90, in televisione c'erano diverse pubblicità di gdt (heroquest, l'isola di fuoco, brivido, inkognito, labyrinth etc.). Almeno queste pubblicità le passavano nei pomeriggi, tra un cartone animato e l'altro. Infatti erano destinate ad un target di bambini.

Oggi non ne vedo più. Tristezza.