Non è così. Pensa solo al costo degli impianti... le lastre di stampa costano, e devi farne DIECI anziché UNA (e non le regalano). Gli addetti che fisicamente danno l'avviamento alla stampa e seguono la procedura devono farlo per dieci volte anziché una. Le stampe devono essere suddivise, stoccate e riempite separatamente e non a catena... e via dicendo, sono tutti costi accessori di manifattura che incidono e non poco. E' evidente che una stampa CONGIUNTA comporti dei risparmi, ma il risparmio che si ottiene sul singolo pezzo, stampandolo DIECI VOLTE rispetto a UNA, non è paragonabile.
(Le cose stanno così, e parlo per esperienza diretta. Non avrei alcuna ragione per raccontare delle frottole... se conosci un modo per ridurre i costi di produzione segnalamelo, seriamente!)
Non credo assolutamente che tu dica frottole, anzi, il discorso mi interessa parecchio e mi piacerebbe approfondirlo per capire effettivamente quali sono i costi di produzione di un gioco, ma non è questa la sede giusta.
Amazon sta facendo una politica dei prezzi aggressivissima a fronte di marketing. Infatti io e te abbiamo appena fatto pubblicità ad Amazon: direi che ce l'hanno fatta.
Be', marketing non vuol dire solo pubblicità, ma (secondo il buon vecchio Kotler) "il marketing è l’analisi, l’organizzazione, la pianificazione e il controllo delle risorse, delle politiche e degli interventi dell’azienda rivolti al consumatore-utilizzatore per soddisfare le necessità e i desideri dei gruppi scelti di consumatori-utilizzatori conseguendo per questo un profitto".
Quindi se per il consumatore il prezzo dei giochi è una leva importante ed Amazon va in questa direzione Amazon fa un buon marketing e da questo ne consegue un passaparola, soprattutto tra gli Opinion Leader.
La strategia della GU mi sembra abbastanza chiara, sinceramente non credo che il prezzo più alto sia dovuto ai costi di produzione, ma al fatto che conta sul vantaggio competitivo della lingua per poter vendere ad un prezzo più alto.
Cosa che fa storcere il naso ad un consumatore attento al prezzo. Poi è semplicemente un discorso di statistica, se la maggior parte dei giocatori se ne frega del prezzo pur di avere un gioco in italiano la strategia può essere vincente, altrimenti ciccia.
A questo si somma ovviamente un ritorno di immagine negativo (come leggiamo in questo post) legato soprattutto agli Opinion Leader (che sono quelli che in teoria il gioco dovrebbero farlo conoscere, soprattutto in un mercato basato sul passaparola come quello italiano).
Da qui quello che scrivo sul mio blog: bellissimo gioco, ma troppo caro in italiano, il consiglio è comprarlo su Amazon.
Inoltre mi viene da pensare che il non pubblicare i manuali su internet sia proprio legato a questa politica: se li pubblico tutti comprano da Amazon e poi si stampano il manuale scaricato.
Il mio dubbio è: ma se la GU rivede le proprie strategie contenendo i prezzi e mettendo i manuali on-line, convincendo gli Opinion Leader e facendoli promotori delle proprie strategie, non ne avrebbe un maggior ritorno sia d'immagine che economico (le copie vendute in più compenserebbero il margine perso sul prezzo più basso)?
Ovviamente tutto questo si basa sull'assunzione che i costi effettivamente siano più contenuti, ma, anche se non lavoro nel mercato dei giochi, non credo che lavorino con meno del 50%-60% di margine...