Dal sito di "Forbes"
di Lauren Orsini, Collaboratrice di Forbes online*
(questo articolo è stato tradotto da me con l'autorizzazione della sign.a Orsini)
Al termine della nostra prima partita a Fog of Love, ho guardato mio marito e gli ho detto: “Meglio se ci lasciamo. Semplicemente penso che non siamo compatibili”.
Non sono stati i quattro anni di matrimonio che mi hanno condotto al limite. Piuttosto come si è comportato a Fog of Love, gioco nel quale sono alcune motivazioni segrete a portare i giocatori a comportarsi diversamente dal solito.
Fog of Love è un gioco per due persone che si presenta come “commedia romantica sotto forma di gioco da tavolo”. I giocatori assumono nuove identità, caratterizzate da tratti, e recitano “scene” giocando di ruolo una storia d’amore che risulterà sempre diversa ad ogni partita.
A prima vista
Fog of Love ci giunge in una elegante e robusta scatola con apertura scorrevole. Il regolamento, finitura lucida e totalmente a colori, fa pensare a una rivista. A partire dallo spesso cartoncino usato per le carte, dall’aspetto durevole del tabellone, sino ai segnalini di un bel colore, Fog of Love rientra tra i prodotti dalla componentistica di maggior qualità che abbia mai giocato (il che motiva i 50$ di listino).
È evidente quanto il designer Jacob Jaskov della Hush Hush Games abbia messo tutto sé stesso nella presentazione e nell'aspetto di Fog of Love, un successo a cinque zeri sulla piattaforma Kickstarter. Le vivide illustrazioni acquerellate bilanciano gli occasionali refusi nel testo delle carte – un sacco di testo.
Setup e svolgimento del gioco
Proprio in quanto c’è così tanto testo Fog of Love vi incoraggia a giocare un tutorial da 60 – 120 minuti prima di lasciarvi procedere da soli. Pertanto, per un’ora e mezza, John e io abbiamo giocato una versione più leggera del gioco con 30 carte da tutorial usate in quella che è una normale partita. E ad essere onesti, abbiamo avuto bisogno di ognuna di quelle carte per dare un senso a ciò che stavamo facendo.
È un bene che Fog of Love sia rigiocabile a lungo, poiché capire cosa stia succedendo durante una partita è certamente una bella sfida. Non si tratta di un prodotto del quale leggi le regole per poi spiegarle in quattro e quattr'otto a un amico.
Sia la modalità tutorial che il gioco standard si svolgono similmente a una storia con tre capitoli e un finale che rappresentano i momenti topici della nostra relazione sentimentale. Mentre però i giocatori tentano presumibilmente di impegnarsi perché il loro amore duri, ognuno tiene nascoste vicino a sé le carte indicanti i nostri “tratti psicologici” (che riportano anche i traguardi del giocatore) e i “destini” (che indicano le condizioni di fine partita). Così, mentre in superficie risulta cooperativo, non si sa mai cosa il partner stia tacendo riguardo ai suoi desideri.
Poche cose restano le stesse a ogni partita. Si sceglie se giocare col blu o col rosa, e i colori non hanno nulla a che vedere col sesso – si può decidere di recitare la parte del maschio col rosa o viceversa, della donna col blu. Si assegnano tre “tratti” segreti al proprio personaggio e tre “caratteristiche” pubbliche al partner che indicano in che modo ognuno di voi agisce. È qui che subentra il gioco di ruolo – le motivazioni pubbliche e nascoste vi spingeranno a effettuare scelte che non sono per niente le vostre naturali quando si parla di amore e sentimento.
Un ruolo maggiore in una partita a Fog of Love è la meccanica del "dilemma del prigioniero" nella quale i personaggi effettuano scelte in segreto e le rivelano l’uno all’altro solo dopo che è avvenuto il fatto. Se i giocatori hanno effettuato la stessa scelta, senza poterlo sapere prima, sono premiati con punti cuore indicanti la soddisfazione dell’uno verso l’altro in questa relazione fittizia. Se invece – come John e me – si seguita a non andare d’accordo, essi saranno sempre più penalizzati. È stato quantomeno frustrante. Ormai conosco mio marito sufficientemente bene per giocare al "dilemma del prigioniero" ipotizzando la sua scelta. Il punto è che personaggio di mio marito non assomiglia per niente a mio marito! Avevamo motivazioni diametralmente opposte e così, quando uno di noi era felice, l’altro non lo era.
Il tutorial non permette alla coppia di interrompere la relazione, ma semplicemente di rimanere infelici della relazione, e ciò è accaduto a noi. C’è voluta la prima vera partita con nuovi personaggi per poter davvero, e finalmente, giungere a una rottura come si deve. Semplicemente, non conoscevo più o non mi piaceva più il mio uomo.
Verdetto: grandioso per il gioco di ruolo, ma forse non per coppie nella vita vera
All’inizio ero eccitata di giocare a un gioco di relazione sentimentale con mio marito, ma Fog of Love si è definitivamente mostrato diverso da ciò che avevo in mente. Non si tratta di un “gioco da sposini” nel quale vinci o perdi in base a quanto conosci bene e leghi col tuo partner. Si tratta di un gioco di ruolo nel quale la relazione che hai con quell’individuo nella vita reale non conta assolutamente niente durante la partita.
Infatti, dopo che John e io lo abbiamo provato, l’abbiamo prestato ad alcuni amici che condividono un appartamento ma che non sono in una relazione amorosa, e l’hanno adorato. Mentre io restavo frustrata dalla mia incapacità di collaborare nel gioco con mio marito come solitamente succede, i miei amici ne hanno adorato l’esperienza complessa e coinvolgente.
Questo è il mio verdetto: per giocare a Fog of Love, dovete lasciare alla porta il vostro carico di emozioni. Forse siete una coppia felice nella vita reale, ma ora sarete due estranei a un appuntamento al buio, che si innamorano per la prima volta. Meglio riuscirete ad afferrare questo suggerimento e più vi innamorerete di Fog of Love.
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