Fatte altre due partite una con Atene e una con Corinto.
Corinto mi è piaciuta parecchio per come spinge sul versante economico.
Alcune considerazioni a conferma o smentita di quanto detto sopra:
Gli eventi sono risultati meno penalizzanti in due che nella prima partita e anche gli obiettivi meglio spartiti.
Sicuramente molto dipende dall'uscita e dall'esperienza al tavolo
Una cosa è certa in due più si rischia di venire affossati se nn si sta sul pezzo.
Questo ha creato maggiore equilibrio ma comunque tutte e tre le partite sono finite con distacchi importanti, da un mino di 10 a un massimo di 30, mi piace quando si finisce punto su punto, e a naso non tutte le fazioni mi sono sembrate divertenti da giocare o equilibrate (ma le partite sono ancora poche per trarne un giudizio definitivo su questa cosa)
Il draft incide in maniera pesante
Ieri ho tolto subito ad Atene la carta che dava altri 2 punti a fine partita per ogni carta giocata e mi sono ricapitate due carte che davano benefici e punti sul commercio (complice il fatto che su 10 ne sono addirittura uscite 3 che spingevano sul commercio, quindi l'avversario pur sbagliando qualcosa dovevca comunque concedermela)
L'avversario praticamente ha perso prima ancora di iniziare.
Ho passato tutta la partita a fare commercio (penso 8 turni su 9)
E' di fatti un gioco che si presta a interpretare la propria polis verticalizzandone al massimo le caratteristiche.
Mi sembra che alcune (Olimpia, Corinto, la stessa Sparta) difficilmente possano essere interpretate in maniera varia se non spingendo a fare sempre la stessa azione. Le altre polis forse lasciano spazio a qualche interpretazione leggermente diversa.
Ecco in tutte le partite, se la seconda azione lascia un minimo di libertà di pensiero e valutazione, è inevitabile che la prima ti porta sempre a verticalizzare al massimo qualcosa a seconda di che polis hai.
Ora non so quanto divertimento ci sia a giocare con la stessa città più di 3 partite facendo sempre le stesse cose.
Continuo a ritenere il gameplay troppo scriptato
Ok è un gioco asimmetrico ma sapete benissimo che ciò che rende un gioco asimmetrico vario è l'interazione al tavolo. Qua non è pervenuta quindi nulla e nessuno mi impedisce di fare ciò che voglio a parte qualche tiro sfortunato o qualche evento a sfavore (e nel primo caso si compensa quasi sempre)
Di fatto l'unica variabilità al gioco è data dalle carte politica e dagli eventi. Questi ultimi se escono al momento giusto/sbagliato possono sovvertire un pò le sorti della partita. Così come una pesca fortunata o un draft mal gestito.
Il resto è un noiosissimo pilota automatico
Intravedo anche il rischio di aperture a memoria
Ieri con Corinto ho fatto filosofia e legislazione
A fine turno sono avanzato grazie al token filosofia 2 volte sul tracciato economia. Ottenendo cosi 6 cittadini + i 3 di partenza + 3 sull'azione legislazione: 12
Faccio l'obiettivo al primo turno, avanzo sul tracciato tasse avendo così già 2 avanzamenti (il primo te lo da la polis a inizio partita). Nel turno successivo inizio con 4 monete e ho già un motore di tasse e monete a disposizione per muovermi con ampio agio.
Non è stata una delusione ma di più.
Su questo peso ho cose che mi danno molta più soddisfazione e credo le aspettative poco abbiano a che fare con tutto questo.
Peccato perchè le meccaniche (cosi come i materiali) mi avevano incuriosito a dispetto dei dubbi
Dubbi putroppo non fugati