Sto giocando in solo game a "Sleeping Gods" e merita!Nell'ultimo mese ho giocato a:
- SETI, in 4, sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'esperienza al netto della lunghezza esagerata (abbiamo addirittura concluso con un turno di anticipo perché altrimenti avremmo sforato abbondantemente le 4 ore) per un gioco di questo genere, confido che ulteriori partite abbassino i tempi di gioco, e comunque sono meglio disposto a giocarlo con meno partecipanti.
- Bier Pioniere in 3, sempre valido, sto per raggiungere il traguardo delle 10 partite e continua a restituirmi sensazioni positive. In questa partita perdo per un misero punto e per un dannato barile che mi mancava in cantina per eseguire un'ulteriore consegna.
- Leonardo da Vinci's Codex Leicester: prima partita e si rivela un titolo ad altissima interazione, del resto è un gioco di altri tempi che ha subito un restyling grafico e credo anche qualche adeguamento delle regole. Per il momento promosso, ma non potrò proporlo ai più permalosi, vediamo col tempo, qualche partita in più la voglio fare.
- In the Hall of Mountain King, in 4, decima partita a questo gioco, confermo l'ottimo rapporto tra peso e profondità. Sarà che amo i giochi di gestione risorse, sarà che ho sempre piacere se c'è qualcosa di pick-up & deliver, sarà che l'attivazione a cascata è una meccanica abbastanza originale, ma questo titolo ha il suo perché e quindi rimane in collezione.
Di solito per me il traguardo delle 10 partite è uno spartiacque importante per capire se un gioco rimane in collezione, ecco, In the Hall of the Mountain King non lo considero per niente esaurito.
- Sea, Salt & Paper, una manche tira l'altra e nonostante sia lunghetto per quel tipo fdi gioco, il tempo passa senza accorgersene, davvero un piacevole passatempo per serate all'insegna di giochi un po' più rilassanti.
- Harmonies, in 3, comprato per coprire una fascia di giochi che non ho in collezione, anche se ho in collezione Dreamscape che condivide le stesse meccaniche credo che possa restare per molto tempo. L'idea è quella di giocarlo anche in famiglia tra qualche anno.
In solitario:
- Legacy of Yu, seconda campagna, sono a 4 vittorie su 4 partite e ho superato brillantemente uno dei momenti più difficili, c'è un evento in particolare delle carte vittoria che aumenta vertiginosamente il livello di difficoltà. Confermo la bontà di questo titolo e non sento questa scrasa longevità di cui spesso si parlava, se piaciono le meccaniche, di tanto in tanto, magari a distanza di mesi o di anni sono sicuro lo tirerò ancora fuori, non ho intenzione di venderlo. per quanto mi riguarda sta senza problemi nella top-20 dei solitari.
@Pigoz , cosa non ti sta piacendo? Il livello di difficoltà o le meccaniche in sé.
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- Primeval Peril, campagna che ho suddiviso in 5 sessioni di gioco da circa 40 minuti l'una ed è stata una piacevolessima esperienza. Anche qui la longevità non la vedo così scarsa, nel senso che 2-3 campagne si possono fare senza problemi e per il tipo di gioco non è qualcosa di così limitato. In ogni caso, la prima sere di partite si è conclusa già con un ottimo risultato, vediamo se con una seconda run posso fare di meglio, poi magari ne proverò una terza alzando il livello da normale a difficile.
Ho avuto la fortuna di recuperarlo a basso prezzo, per me il costo è già stato abbondantemente ammortizzato da questa esperienza. Non mi rimane che provare Sleeping Gods per vedere se il gioco più corposo è altrettanto valido.
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- Race! Formula 90, partita per il campionato in solitario, non ho più aggettivi per esaltare questo gioco, rientra senza dubbio nella mia top 5 dei giochi preferiti ed è il miglior solitario mai provato.
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- Gaia Project, 3 partite in solitario con l'espansione Lost Fleet, molte belle le aggiunte e devo anche rivalutare parzialmente il gioco in solitario, ricordavo un bot più macchinoso. Rimane un giudizio non troppo soddisfacente sul livello di difficoltà, nel senso che non è facile trovare il settaggio adeguato per aver partite tirate, anche perché la disposizioni dei tanti elementi ha un impatto importante sul quantitativo di punti raggiungibili.
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Sicuramente aver perso le prime tre partite influisce sul mio giudizio. È comunque un problema che ho sviluppato con i giochi a campagna: mi viene sempre il dubbio di stare giocando ad un gioco mediocre in cui vengo spinto a giocarlo solo per sbloccare cose/vedere quello che succede e che senza questi aspetti, giocando il gioco in "purezza", non andrei oltre le due/tre partite. Maestri d'ascia mi diverte molto di più e se perdo imparo dai miei errori, senza bisogno di un aiutino. Ripeto che è mio gusto personale ma permane questa sensazione di essere costretto a giocare a qualcosa che normalmente non giocherei con continuità...Legacy of Yu, seconda campagna, sono a 4 vittorie su 4 partite e ho superato brillantemente uno dei momenti più difficili, c'è un evento in particolare delle carte vittoria che aumenta vertiginosamente il livello di difficoltà. Confermo la bontà di questo titolo e non sento questa scrasa longevità di cui spesso si parlava, se piaciono le meccaniche, di tanto in tanto, magari a distanza di mesi o di anni sono sicuro lo tirerò ancora fuori, non ho intenzione di venderlo. per quanto mi riguarda sta senza problemi nella top-20 dei solitari.
@Pigoz , cosa non ti sta piacendo? Il livello di difficoltà o le meccaniche in sé.
Sicuramente aver perso le prime tre partite influisce sul mio giudizio. È comunque un problema che ho sviluppato con i giochi a campagna: mi viene sempre il dubbio di stare giocando ad un gioco mediocre in cui vengo spinto a giocarlo solo per sbloccare cose/vedere quello che succede e che senza questi aspetti, giocando il gioco in "purezza", non andrei oltre le due/tre partite. Maestri d'ascia mi diverte molto di più e se perdo imparo dai miei errori, senza bisogno di un aiutino. Ripeto che è mio gusto personale ma permane questa sensazione di essere costretto a giocare a qualcosa che normalmente non giocherei con continuità...
Age of Steam
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Prima partita a questo classico di Bohr... di Walla... insomma a quel classicone di AoS, ci siamo capiti. 5 giocatori al tavolo (presenti Andrea, @Ahab, @rikicorgan, @CastoroBoy), mappa "introduttiva" Rust Belt.
La distribuzione di beni iniziale si rivela ben presto deleteria: città rosse con cubi rossi, gialle con cubi gialli... un setup che dire avaro è dire poco. Risultato? Apertura spregiudicata da parte di @Ahab e del sottoscritto, @rikicorgan parte defilato, mentre @CastoroBoy e Andrea sviluppano fior fiore di reti nell'area più interessante della mappa, giovandone per tutti e 7 i round. La spirale dei debiti inizia a farsi sentire e @Ahab va incredibilmente in bancarotta a un round dal termine, dopo una partita passata a mettere pezze a un'economia morente. La spunta Andrea su @CastoroBoy, col sottoscritto di poco davanti a @rikicorgan, entrambi ben distanti dal duo di testa.
Setup forse un po' sfortunato e asfittico, come dicevo, che chiedeva tratte lunghe già nei primi round per poter arrivare a macinare introiti. Quasi tutti hanno fatto incetta di debiti chiudendo ogni round in negativo o in pareggio. AoS si è fatto conoscere al resto del tavolo per le sue caratteristiche più divisive: brutale, inverosimilmente stretto, tanto dal risultare frustrante quando non s'ingrana. E quando non gira la tua partita, lo senti eccome.
AoS si conferma per me un classico che richiede dedizione, pazienza e tanto impegno per essere apprezzato. Di certo non un gioco per tutti i palati. Ecco, un unico appunto: in 5, per il tempo che richiede (3 ore almeno), il downtime, le conseguenze talora imponderabili o rovinose delle evoluzioni della mappa, al momento non so se lo rigiocherei tanto volentieri quanto in 3/4 giocatori.
Fishing
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Provati dall'esperienza ferroviaria, il novello barone delle ferrovie Andrea e il (comprensibilmente) deluso @Ahab ci lasciano l'onere di chiudere la serata. Proviamo ancora l'ultimo Friese in 3, per vedere se la gara dei pescherecci si attesta su tempistiche più contenute. Partita equilibratissima, col sottoscritto e @CastoroBoy vincitori a parimerito!
In 3 siamo quantomeno stati entro i 40 minuti di gioco; per contro, si è vista solo metà del mazzo di carte migliorate: non è facile "scavare" e raggiungere le carte più potenti. Non male comunque, anche col numero minimo di giocatori.
Io adoro le aste...ma il gioco della peste mi è parso veramente fiaccuccio.Ieri sera vado in associazione.
Ad un tavolo stanno intavolando Shogun no Katana, ma è già preparato per 3, e mi sa che andrà lunga...
All'altro tavolo tirano fuori 1347: Lo giuoco della peste nera, così lo proviamo in 5.
Ho subito anticipato che le aste non mi piacciono, ma vediamo come gira il gioco.
All'inizio facciamo fatica a capire cosa dobbiamo fare, perché un po' tutto garantisce punti alla fine della partita, quindi non è chiaro cosa e come conviene fare.
Le prime aste sono un po' a caso, poi cominciamo a specializzarsi. Io punto sui bassifondi con 3 taverne, cosa che alla fine sembra un po' sbilanciata a tutti, perché ogni turno senza troppi sforzi rubo risorse a tutti. Altra cosa punto ai contadini per mietere il grano, che mi consentono un introito fisso di soldi.
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L'ultimo giro assoldo anche un po' di popolani, giusto per ottenere qualche punto in più (il taverniere raddoppia l'efficacia delle taverne).
Alla fine vinco la partita con 30 punti, 25 il secondo, gli altri sotto i 20.
Nonostante le grasse risate intorno al tavolo, gli insulti e l’ambientazione buffa, il gioco non ha convinto nessuno. Se si gioca male c'è il rischio di perdere tutte le aste in un turno, alcune azioni sembrano più efficaci di altre, il gioco è durato un po' troppo.
Quindi partita carina, ma più per il gruppo che per la compagnia, ritorna sullo scaffale da dove è sceso.