Galdor
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Alcuni giocatori invece si: si siedono e pensano a mandare avanti la storia, non il proprio personaggio. Rectius: la storia attraverso anche il proprio pg..Juda":gm96sok3 ha scritto:Hai perfettamente ragione nel non mettere in bilico la vita di un personaggio a causa di un tiro di dado e di proporre una morte degna ( sempre che debbano morire), ma non è giusto che la morte sia determinata dal tuo arbitrio, bensì è meglio che al momento in cui capita tu ( master) sappia rendere la morte degna di quel pg. Quello che intendevo dire è che anche nel gioco di narrazione a mio parere lo scopo per il giocatore è vivere la vita del proprio pg e facendo ciò ( in modalità narrativa, cioè descrivendo soprattutto) racconta una storia. Non credo che la visione del gioco del giocatore gli permetta di sedersi al tavolo e dire " ok mandiamo avanti la storia" semplicemente perchè lui la vede da dentro i panni del suo personaggio.
Sul fatto della morte del pg non devo essere io a renderla degna: l'argomento è così delicato e complesso che ho deciso di risolverlo in maniera corale; master e giocatore decidono quando è "il momento" che il proprio pg esca di scena.. (ma l'avevo già detto?)
Io -per fortuna- non ho di questi problemi.. :lol: :lol:Asliaur":gm96sok3 ha scritto:personaggi del libro, se sono lo scrittore, non mi aspettano sotto acsa a fine seduta per tenermi lì fino alle 4.30 della mattina per lamentarsi con me perchè non li ho fatti abbastanza biondi, i giocatori si. Se decidessi a tavolino quale dei giocatori del gruppo di A&P è il protagonista almeno altri tre mi sparerebbero subito.
Va benissimo che sia andata così, amen, no problema. Ma tu parli di stereotipi caratteriali, io parlavo di ruoli (protagonista, co-protagonista, spalla, ecc.)Asliaur":gm96sok3 ha scritto:Ricordo ancora una avventura dove io ero il fulgido cavaliere e dovevo essere l'eroe che salvava la bella cenerentola. Costei apparve per la prima volta come la cameriera della locanda dove alloggiavamo. Una sera un tipo le allungo una pacca sul fondo schiena lei si lamentò, ma la cosa stava per finire lì, io non battei ciglio, il bardo accanto a me commentò "beh se le davano una moneta d'argento per ogni pacca oramai era miliardaria", io risposi con un "beh poverina, però non è modo", mentre il mago del gruppo balzò in piedi ed affrontò da solo quattro tipacci per l'onore della fanciulla.
Naturalmente la fanciulla si invaghì di lui e non di me e ci scambiammo i ruoli in corsa.
Se avessimo fatto la spartizione a tavolino sarebbe stato un bel guaio.
Morale non puoi prevedere tutto, in genere come fulgido cavaliere avrei spaccato la faccia ai tipacci, quella volta rimasi un pò in disparte e cambiò la storia. Meglio lasciar che le cose prendano da sole il proprio corso.
Ma questo non è essere protagonisti o meno di una storia: se il pilota del Flyer di Dune è bravo e salva gli Atreides da una tempesta non è che allora lui è il protagonista della trama o in quel momento lo diventa perchè è stato bravo a pilotare!Dirich":gm96sok3 ha scritto:Quando c'è l'azione furtiva sarà il ladro a farla da padrone, mentre quando si organizza il piano il mago stupirà tutti con i suoi effetti speciali ( Very Happy Mago Rulez!), etc.
Comunque Dirich mi hai fatto riflettere sul fatto che le mie campagne non durano certo 6 anni: forse la definizione dei ruoli vale solo per periodi relativamente brevi (noi giochiamo 1 volta a settimana e le storie durano al massimo 2 anni..) :-?