D&D 4.0, com'è?

[DioBrando]

oibò e quindi recitazione ed interpretazione sono tecniche? Pensavo ci fossero tecniche di interpretazione e recitazione, non che lo fossero esse stesse, e di che poi? Del teatro? (per il quale mi piacerebbe conoscere le altre disponibili a questo punto....).

Interpretare e recitare (che non sono necessariamente sinonimi) hanno ben altro significato.

Interpretare significa appunto recitare un ruolo in maniera soggettiva ( per esser chiari è da intendersi soggettivo anche il testo\canovaccio che descrive un carattere in un'opera teatrale).

Recitare è la declamazione pubblica di un poema, una storia o anche una canzone, nei tempi antichi... Non definisce solamente l'arte attoriale nello specifico anche se è uno dei significati.

Quindi piano a filosofeggiare sulle parole, si può finire per usare certi termini in maniera scorretta. Interpretazione del ruolo in un gdr è corretto, come anche usare il termine recitazione volendo, se si fa riferimento ad una storia (per esempio è recitare quando il Master descrive le vicende nei preamboli e nelle conclusioni etc..).

Sia chiaro, sono un laureato in lettere, non è che parlo a vanvera...

 

[Cyrano]

E perché quando declami le frasi del tuo pg non lo fai in pubblico e cioè le reciti? :grin:

Domon usa le terminologie forgite e tu quelli della facoltà di lettere... Ok e se smetteste di tirar acqua ai rispettivi mulinelli e parlaste come magnate?

Poi potremmo discutere con calma degli orribili gusti in fatto di manga di entrambi... :lol:

Per la cronaca con D&D 4 c'è gente come Normanno che di ruolo ci gioca, i problemi ci sono ma in quattro pagine li abbiam pure sviscerati. ^^

 

[Domon]

oibò e quindi recitazione ed interpretazione sono tecniche? Pensavo ci fossero tecniche di interpretazione e recitazione, non che lo fossero esse stesse, e di che poi? Del teatro?

uhm, di cosa stavamo parlando? ah si, dei giochi di ruolo.
nei giochi di ruolo, recitazione e interpretazione (che per me = espressione personale del personaggio) sono tecniche che vengono usate dai giocatori (master compreso) per aumentare il divcertimento in certi casi, ma non universalmente.

non sono identificabili con l'attività gioco di ruolo, se non volendo escludere elitariamente una grossa fetta del gioco effettivamente giocato.

Fare teatro è un gioco di ruolo. Sempre stato e definito così ("gioco di ruoli") dallo stesso Pirandello molto prima di gigax. Le regole servono per poter giocare intorno ad un tavolo senza materiale di scena. ^^

io... dubito fortemente che pirandello abbia avuto a che fare con la nascita dei gdr, e dubito anche che a Gigax sia mai passato in mente qualcosa di diverso dal creare un'estensione dei suoi amati wargame, quando ha fatto dnd. poi ciascuno può credere a quello che vuole, ma sarebbe bello restare su quello da cui concretamente derivano i gdr.

 

[DioBrando]

Domon non ti incaprettare da solo cercando di salvarti in corner...

Interpretazione e Recitazione in un gdr non sono tecniche, sono una componente, ovvero una parte, del gioco di ruolo.

Gioca con le parole, ma queste non assumono significati speciali perchè lo dici tu o lo pensi: Una ruota è una ruota, non diventa un albero perchè lo pensi io (l'equivalente del tuo "per me=...").

Capisco che ammettere l'errore può essere difficile, ma è anche segno di una certa maturità intellettuale e sociale, nessuno ti dirà nulla nè io voglio assumere ruolo giudicante, solo che siamo in un forum e dire una cosa inesatta significa spesso fornire un'informazione fasulla a chi non conosce l'argomento e legge....

PS Cyrano hai fatto un esempio calzante, ma ovviamente la terminologia forgita non ha alcun valore semantico reale, se non all'interno forse della stessa, quindi è scorretto utilizzarla come termini correnti... (volendo chiarire è come se parlassi di sineddoche e metonimia discutendo di un testo in un contesto come questo, anche se sono termini universalmente riconosciuti in questo caso caso)

 

[Cyrano]

@ Domon: ma mi pareva ovvio che la mia su Pirandello era una battutaccia da sottobettola

@ DioBrando: Guarda se mi devo "esporre" la terminologia forgita a me non piace ma senza impegnarmi tantissimo potrei pure parlar male della facoltà di lettere quindi non è che parliamo di giochi di ruolo col solito italiano da "bar sport"? Tanto quello che vi volevate dire tu e domon lo avete capito benissimo sia l'uno che l'altro, il resto son cavilli... ^^

 

[DioBrando]

Concordo, e puoi parlar male di lettere, lo faccio spesso anche io :lol:


Infatti quella che ho esposto era solo la semplice accezione italiana dei termini recitazione ed interpretazione, i tecnicismi semantici sono un'altra cosa (oltrechè fuori contesto e assolutamente pallosi )

 

[Leyart]

@Normanno: Come giocheresti Ravenloft usando D&D4?

 

[lizard]

lasciate perdere 4.0 (3.5 è fantastico)

 

[Normanno]

@Normanno: Come giocheresti Ravenloft usando D&D4?

Cominciamo da questa che è una domanda bella assai.
Dunque, innanzi tutto con le limitazioni del setting. Solo le razze basi (le piante telepatiche non mi piacciono), e presumo solo con le classi basi.
Il punto fondamentale di Ravenloft, però, è l'atmosfera. E tutto sommato lo giocherei come l'ho giocato nella seconda e terza edizione: pochi combattimenti, moltissimi skill check, il resto interpretazione (recitazione, o come altro volete chiamare quello che si fa quando si gioca di ruolo).
Il problema semmai sarebbe aggiustare le abilità di classe, e secondo me è solo questione di tempo prima di vedere una Ravenloft v. 4.0.

E veniamo agli altri aspetti. Come al solito si divaga su quanto D&D sia gioco di ruolo o no. E' un dato di fatto (eh, io sono scienziato quindi uso questo termine con perizia et dovizia ) e piuttosto incontrovertibile che D&D nasce come estensione fantasy di un wargame medioevale.
E' altrettanto incontrovertibile che D&D fin dall'inizio si pone come "dungeon crawler" per eccellenza.

Ora, che chiunque voglia trovare il meglio o il peggio in altri giochi, è un bene; questo perchè bauplan diversi portano a risultati diversi, e quindi alla varietà che è alla base dell'evoluzione in praticamente tutto l'universo (almeno credo). Però io resto della mia opinione e cioè:

1) Il GdR si può fare indipendentemente dal regolamento. Noi lo facciamo pure giocando a Shadows over Camelot e l'altra sera persino ad Evo.
2) I giochi di ruolo "da tavolo" (ovvero cartacei, come dicono soprattutto le nuove generazioni cresciute a pane ed internet) possono essere divertentissimi anche senza infiorettare ogni azione con tremila descrizioni.

Il punto di un gioco resta "divertirsi", e quindi l'intera discussione in questione è assurda. Ci saranno sempre persone di 13-14 anni che usciranno pazze per la 3.5 perchè la 3.5 è creata apposta per quel pubblico (power play, senso di invincibilità, possibilità di fare Legolas che uccide l'Olifante, se capite ciò che intendo). Ci saranno sempre persone che ossessionate dal diceless o dalla "perfezione" dell'interpretazione odieranno D&D bollandolo come "impossibile" da interpretare. E credo che questo sia l'ennesimo topic che esce fuori topic sull'argomento D&D.

Concludo, così possiamo tutti tifare Australia o Germania, rispondendo al topic (ovviamente sempre dal mio punto di vista).
Com'è D&D 4? Un gran bel gioco, moderno, chiaro, conciso, divertente. Orientato principalmente sul combattimento e sull'interazione dei componenti del gruppo, non più sul singolo personaggio superuomo (superelfo, supernano etc.) che era tipico della 3.5; D&D 4 è un gioco specializzato. Come tale è più facile amarlo o odiarlo.
Per sapere com'è un gioco di ruolo bisogna giocarlo. Io personalmente ho superato i 25 anni di gioco, e finora l'unico regolamento che non toccherei mai resta World of Darkness, ma potessi trovare giocatori mi metterei subito a fare una minicampagna a Torg, oppure a Chaos, magari a Lex Arcana, oppure a qualsiasi altro sistema di gioco, perchè ormai per me il gdr, come il gioco da tavolo, è diventato un divertimento puro e semplice.

Se volete il regolamento perfetto, scrivetelo voi, dato che tutti gli autori di giochi sono esseri umani, quindi fallaci; e dato che i giochi commerciali devono sottostare alle leggi di mercato.
Se volete divertirvi, invece, scegliete il SETTING. Vi va di fare Dungeoncrawl? Non esiste NULLA di meglio di D&D, e la quarta edizione è perfetta per il dungeoncrawl. Volete farvi quattro risate? C'è Toon, o più "sottile" TftFV della defunta Avalon Hill. Volete fare i vampiri? Giocate a Vampiri. Volete un setting stile Europa XVI secolo che sia cupo e senza speranza e non vi piace Cthulhu? Warhammer fino alla II edizione (la terza è più "speranzosa", se mi passate il termine). Etc. Etc.

Thank you for your patronage, and goodnight.

 

[Domon]

4.0 per me è un gioco molto meglio congegnato.

(ravenloft su dnd4? qual'è la difficoltà?)

 

[Obemar]

(ravenloft su dnd4? qual'è la difficoltà?)

tenendo presente che su dragon e dungeon è uscito un sacco di materiale che riprende aspetti di ravenloft, credo che l'ambientazione in toto prima o poi farà la sua comparsa, un po' come quest'anno è in listino Dark Sun (!!!).

ps: ho visto che proporranno un gioco in scatola con tema il castello di Ravenloft. Penso sia la versione moderna della vecchia avventura di stampo dungeoncrawler, che poi diede origine all'ambientazione da noi apprezzata (un po' meno nella versione 3.x)

 

[Cyrano]

4.0 per me è un gioco molto meglio congegnato.

(ravenloft su dnd4? qual'è la difficoltà?)

Lo sbattimento enorme nelle conversioni, era veramente PIENO di PnG quel semipiano... Per il resto nessuna difficoltà. :grin: