avashar":84crw3rl ha scritto:
pensadoci bene mi dai una tua opinione su starcraft?
Per quello che mi riguarda più la fai lunga e ricca di particolari meglio è...ho già letto la recensione, ma un altra visione è ben accetta.
Te la faccio io :lol: anche se non so se l'hai già accantonato oppure no...
Le tre razze in starcraft sono totalmente diverse da loro, quanto più lontano si possa immaginare l'una dall'altra.
Ogni razza può, comunque, sviluppare 3 tipi di unità: fanteria, mezzi pesanti terrestri, veicoli aerei; e chi più chi meno, in queste tre fasce si collocano anche unità di 'supporto', che non entrano mai in battaglia, a meno che non siano le uniche unità presenti (e che comunque vengono distrutte 100 volte su 100, in tal caso), che aiutano, previo un buon sviluppo tecnologico, aiutare di molto gli esiti del combattimento: ma attenzione, non sto parlando solo ed esclusivamente del: se le ho vinco lo scontro, anche ma non solo, permettono, tra le altre cose, di evitare che le tue truppe vengano distrutte in caso di sconfitta, cosa utilissima, visto che praticamente così risparmi ordini e risorse.
Non c'è un'unità preponderante per la vittoria. Mi spiego meglio, se sviluppo subito le unità aeree, fino alle navi più 'grosse', e vinco la partita, non è detto che nella partita dopo possa succedere la stessa cosa, visto che ciò che può capitare negli scontri è talmente vasto che le varianti possono essere molte.
Conoscere bene lo sviluppo della propria razza è importante, ma è altre si importante cogliere l'attimo e il fianco degli avversari quando lo lasciano scoperto.
La strategia e le finte da adottare all'inizio del round sono veramente molte, fingere un attacco da una parte per poi farlo da un'altra, o rinunciare ad un attacco perché sospettiamo di essere a nostra volta attaccati... o ancora, invece di attaccare unità avversarie, si puntano a zone di pianeti dove gli avversari hanno posizionato i loro lavoratori, così da 'gambizzarli' nel turno successivo...
Secondo me, questo in questo gran gioco, si possono fare delle battaglie furiose, o colpirsi con il fioretto, per arrivare comunque la vittoria.