Provo ad inserirmi per alcune considerazioni:
Cyrano ha scritto:
"Il punto è che se esistono questi problemi (e non esistono perché si risolvono con la maturità fisica del ragazzo)".
Ora mi chiedo: per quale altra categoria di gioco si può affermare una cosa del genere? Personalmente questa è una cosa che ho sempre trovato assurda. Solo nel gdr si tira fuori la tiritera della maturità di chi gioca, del buon senso ecc ecc. Se gioco ad un gioco da tavolo non ho bisogno di questa presunta maturità per farlo funzionare: mi basta leggere le regole.
Perchè se prendo un gioco da tavolo o qualsiasi altro gioco mi basta seguire le regole per farlo funzionare ed invece per i giochi di ruolo devo anche "essere maturo" (poi mi spiegate cosa vuol dire), avere "buon senso". E sto parlando di
farlo funzionare. La maturità serve ad altro, come ad esempio a creare storie "giuste" per il gioco a cui sto giocando (ovvio che se voglio giocare a Polaris e voglio fare un hackNslash senza coinvolgimenti emotivi sono un pirla, così come sono un pirla se voglio giocare a D&D un personaggio che non voglia in alcun modo entrare in combattimento). Ma non devo essere maturo perchè il gioco
funzioni.
Il paragone coi giochi da tavolo in questo senso è disarmante ed illuminante. Se prendessimo un gioco da tavolo che ha regole fallate o che non servono un secondo dopo averlo giocato saremmo qui a chiedere spiegazioni e a lamentarci perchè il gioco non funziona.
Invece, quando si tratta di un gioco di ruolo, ecco che scattano una serie di "giustificazioni" che mi lasciano sempre più basito.
"Le regole non funzionano"---> devi usare il "buon senso" ( :roll: ).
"Sul manuale c'è scritto che quando faccio la tot azione dovrei ricevere il tot bonus, ma siccome ho le scarpe strette ricevo il tot malus..."---> che t importa di bonus e malus? Sarai mica un tredicenne che si ferma a guardare 'ste cose?
Che poi si dica che questi problemi non esistano, dopo tutti i topic letti nei vari forum di gdr in cui di questi problemi si parla -e in tempi non sospetti, cioè anni fa, quando ancora di NW e compagnia bella non ne sapeva nessuno- mi sembra un po' voler far finta di nulla. Dire che qui non si è mai parlato di problemi del genere non significa davvero che non esistano e basta aver frequentato un po' l'ambiente del gdr (soprattutto quello dei forum) per rendersene conto.
Ma questo è un altro miracolo di questi nuovi giochi. Da quando se ne parla pare che i problemi dei vecchi giochi non solo non ci siano più, ma che non siano mai esistiti
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Altra cosa: più in là ho letto che non esistono manuali che ti spiegano come fare il Master.
Alchè m sono detto: "ma come, possibile che dopo millemila pagine in cui si parla di giochi come Cani, AiPS ecc.non ci sia nessuno che abbia letto, chessò, il manuale di Cani? Lì c'è scritto per filo e per segno quello che un master deve fare. Oppure vogliamo prendere AiPS? Stessa cosa. Addirittura in Annalise ci sono tre introduzioni diverse per spiegarti come funziona il gioco: una per chi non ha mai sentito parlare di gdr, una per chi ha già giocato in maniera "tradizionale" ed una per chi ha già confidenza con i giochi che puntano sulla "story now".
Tanto per fare i primi tre esempi che mi vengono in mente di giochi tradotti anche in italiano.
In conclusione: parlo da giocatore di tradizionali, perchè è quello a cui ho giocato di più e a cui continuo a giocare: D&D, Vampiri, eXalted (quest'ultimo ancora in corso); tutte esperienze in linea di massima molto piacevoli.
Ho però avuto una piacevolissima esperienza anche giocando a Cani; ho giocato uno stupendo PbF di Spione (tra l'altro è un gioco che via forum non solo regge benissimo, ma sembra proprio fatto apposta), sto giocando un bel PbF di Solipsist e da più o meno la prox settimana dovremmo cominciare Polaris.
Ciò detto quello che più mi preme dire è: perchè stiamo ancora parlando di differenze, "meglio/peggio" e cretinate del genere?
Perchè invece non cominciamo a parlare dei singoli giochi, delle nostre esperienze al tavolo, del perchè ci è sembrato che qualcosa non abbia funzionato ecc ecc?
Personalmente mi sembra un filino più proficuo per capire poi davvero se queste differenze esistano o meno e in cosa eventualmente consistono.
A volte mi viene il dubbio che anzichè chiamarci "giocatori ruolo" dovremmo chiamarci "parlatori di ruolo"
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