Eithereven":2zfn497z ha scritto:
Ciao Paride, ti rispondo punto per punto, perchè credo che ci sia qualcosa che non va nell'approccio:
[...]
Tutto ciò, per dire che il titolo merita (per carità, ognuno ha i suoi gusti), ma bocciarlo per un approccio sbagliato al titolo, così, è brutto.
Non voglio certo difendere altri, però perdonami, trovo questo messaggio davvero sgradevole.
A partire dall’incipit, “qualcosa che non va nell’approccio”. Stiamo sempre parlando di giochi da tavolo, non del negoziato per la Brexit. Francamente il mio approccio (e credo anche di Paride) era “oh che bello un nuovo gioco investigativo diverso dagli altri, non vedo l’ora di provarlo”. Non l’ho giocato pensando che fosse SHCI, e nemmeno uno degli altri titoli. Nessun pregiudizio, nessun preconcetto.
Difficile pensare a condizioni più positive con cui potrei approcciare un nuovo titolo, e difficile dargli una migliore chance di non deludermi.
Su tutto il resto, mi limito a sottolineare che quanto dici del gioco è tutto vero, ma comunque molto criticabile.
Anche nella nostra prima partita tutti i giocatori hanno esaminato la prima scena del crimine, PER PROVARE. “Altro errore grosso”, ma stiamo scherzando? Eppure “non siamo mica bimbi!”. Lo abbiamo fatto con quelle successive? No. Lo abbiamo considerato un problema del gioco? No.
Il problema è che due su quattro al tavolo hanno trovato l’interazione con lo smartphone così debole da non avere interesse a essere loro a esaminare le altre scene. E un terzo è arrivato alla stessa conclusione dopo averne esaminata un’altra. Alla fine le esaminava il quarto perché gli altri non ci tenevano, e QUESTO mi pare marchi un qualche difetto.
Evidentemente a noi quella fase “guarda bene e cerca l’indizio” non entusiasma, almeno non fatta così.
Quanto ai compiti da spartire, “basta che non ci sia un giocatore alpha”. Il problema che abbiamo menzionato noi è che NON C’È NEMMENO BISOGNO del giocatore alpha. A me il gioco è sembrato su autopilot, parli con X che ti manda da Y che ti rivela Z che ti fa scoprire W.
Su questo posso solo sperare che migliori (ha molto margine) dopo i primi casi.
“Qualcosa che non va nell’approccio” fa pensare che sia colpa del giocatore, che non capisce nemmeno come approcciarsi a un nuovo gioco, e diventa sgradevole perché rovescia sul giocatore tutti i difetti da lui riscontrati nell’esperienza offerta dal gioco.
Come ‘non avesse capito quanto è bello’.