Anche se una non prevista villeggiatura in chirurgia con antibiotici endovena non mi ha ancora fatto ufficialmente rientrare in azienda, ecco il mio bilancio delle letture durante le ferie (così anche passo un po' di tempo mentre sono allettato).
Partiamo dalle opere complete:
titolo spagnolo molto Resistent Evil, non originalissimo ma ben sceneggiato, pecca un po' nel disegno dove l'autore, cercando un realismo spinto, in alcuni particolari toppa;
spin off di Hokuto no Ken con protagonista un personaggio inedito. Non grandi cose, anzi; letto solo per completissimo (Hyui del vento si conferma il personaggio più scarso dell'intera saga);
antologia di racconti brevi horror, alcuni riusciti molto bene. InYourFaceComix sta facendo un buon lavoro sia come scelta dei titoli sia come cura dell'edizione;
altre due antologie (la prima più fantastica, la seconda più didascalica) accumunate da temi ambientali. Di Sideworld ho apprezzato lo stile grafico con la finezza dei particolari colorati in giallo;
non credo ci sia molto da dire su questo: molto soddisfacente anche se ogni tanto ne ho avvertito l'età;
Poi ho continuato ad approfondire un autrice per me molto valida, Kei Tōme con:
dove sapientemente amalgama passione per l'architettura, romanticismo ed un pizzico di soprannaturale.
Ma soprattutto la super-chicca
volume speciale di grande formato tutto a colori, pubblicato in occasione del ventennale di Star Comics, dove le tavole acquerellate dalla Tōme sono di una delicatezza unica adatta alla storia che illustrano. Forse, nel complesso dei suoi elementi, la sua opera migliore che ho avuto occasione di leggere (me ne mancano un paio di quelle pubblicate in Italia, ma rimedierò).
Finiamo le opere complete con due classici di un buon autore che, forse perché lo ritenevo troppo mainstream, avevo erroneamente ai tempi un po' snobbato:
veramente un bel thriller ma con il difetto d'essere un po' troppo prolisso ed appesantito da capitoli filler di cui non ne vedevo la necessità;
dove Urasawa corregge il difetto citato di Monster (e 20th century Boys) imparando ad essere più sintetico e più intenso, come dimostra anche il successivo Billy Bat (che, a mio gusto è il suo top).
Un' ultima cosa da segnalare è l'interesse per la nuova serie Bonelli di Enoch e Crosa
che ho iniziato a seguire e mi ha fatto venire voglia di recuperare anche