Grazie mille per il chiarimento, più nessun dubbio all'orizzonte su questa faccenda



Oggi abbiamo fatto la nostra prima partita in due per rodare un pochino prima di coinvolgere altri amici e questo delle trappole/protezioni è un meccanismo che abbiamo interpretato male ma alla fine non ha comunque influito troppo sulla partita.
E' successa invece un altra cosa che ha creato discussione perché io l'ho interpretata in un modo e l'avversario in un altro...vediamo se mi potete chiarire anche questo.
Il mio avversario (colore ROSSO) sta per essere sconfitto perché ha soli 2 slot vita vuoti (9 su 11 occupati da cubetti del mio colore GIALLO, ha solo due slot vuoti prima di essere sconfitto).
Nel mio turno, per infliggergli almeno 2 danni, decido di giocare una carta (non ricordo il nome ora) che mi permette di trasferire 2 cubetti danno dalla mia plancia alla sua; a questo punto decido di prendere due cubetti danno del suo colore ROSSO, che avevo precedentemente accumulato sulla mia plancia, e di piazzarli sulla sua plancia negli ULTIMI DUE SLOT DISPONIBILI in modo da riempire completamente la sua barra della salute e sconfiggerlo (9 cubetti del mio colore GIALLO e 2 del suo colore ROSSO negli ULTIMI DUE SLOT, totale 11 e sconfitta per lui).
A questo punto il dubbio: dal mio punto di vista la cosa più corretta è assegnare a me, che ho 9 cubi GIALLI, 4 punti perché ho la maggioranza e a lui 2 punti per via del secondo posto nel calcolo delle maggioranze (e fin qui siamo d'accordo) + assegnare a me il token trofeo per avergli inferto l'ultimo colpo mortale tramite l'effetto di una magia che ho lanciato io.
Dal suo punto di vista, invece, dato che l'ultimo slot della sua plancia è stato riempito da un cubetto del suo colore (quindi NON del mio colore), il token trofeo NON mi spetta...
Voi che dite? Per me non è propriamente il colore del cubetto a "comandare" ma è la magia del mago che provoca l'ultimo colpo mortale in qualsiasi modo ad avere ragione (in questo caso trasferendo due cubi di colore diverso dal mio verso di lui e causando i/il colpi/o mortali/e).