vertigo":2fmqxubv ha scritto:
Parpuzio è nato da uno dei più grandi cafoni del settore GdR con chiari intenti denigratori, nonostante il creatore e la sua cricca siano passati a dire che in fondo non è un insulto.
Di questo passo si potrebbero chiamare le persone di colore "cioccolatini" o parlare degli omosessuali come di "culattoni".
Il piano è il medesimo.
vertigo":2fmqxubv ha scritto:
Io sarò un'anima candida ma evito alcuni termini come "negro" anche se vuol solo dire "persona di colore" a causa dell'ambiente in cui si è nata e per il modo in cui è stata usata. Credo che ogni parola abbia un portato.
I moreniti sostengono che in fondo non è un insulto ma vuol dire "giuoco con regola zero", giudica tu l'ambiente in cui è utilizzato, i termini e i modi.
Salve a tutti. Questo è il mio primo post nel forum. Sono quel "grande cafone" di cui parla "Vertigo" in due post precedenti - e in diversi altri nelle ultime settimane (però a mia discolpa posso dire che sarò anche cafone, ma se insulto la gente, non lo faccio di nascosto in un altro forum, nascondendomi dietro ad un nickname). Sì, proprio quello che il signor "Vertigo" ama associare nei suoi post a razzisti, nazisti omofobi e altre faune varie. Me e chi non mi insulta, chiamato a sua volta "Morenita"(davvero, riesce a celare bene il suo astio personale, che ne dite?)
Seguo già troppi forum e newsgroup, dovrei diminuirli e non aumentarli, e quindi mi scuso già se non sarò molto assiduo in questo forum. Però, davvero, passi una volta, passi due, passi tre, ma credo che a tutti quanti alla fine scocci un po' essere insultati in questa maniera in un forum che manco segui, da persone che si guardano bene dal parlare dei loro veri motivi di astio, nella totale indifferenza (o almeno, questa è l'impressione dall'esterno) dei moderatori.
Se dai mal di pancia di gente che non riesce a contenere il proprio livore passiamo a discorsi più seri, spiegare il concetto di "Parpuzio" (per cui esiste già un termine "politicamente corretto" se lo preferite, "System zero") è davvero molto semplice. Parpuzio è QUESTO GIOCO DI RUOLO:
"il master dice cosa i personaggi vedono, sentono, percepiscono. I giocatori dicono al master cosa vogliono fare i personaggi, il master gli dice che cosa devono fare per provarci (tirare dadi, scegliere carte, parlare in character, spendere punti - il metodo usato volta per volta è a discrezione del master, anche se diversi manuali consigliano sistemi diversi), e poi una volta che lo fanno gli dice se ci riescono o meno, narra cosa succede e descrive le conseguenze"
Non è una categoria, o un insieme, o uno stile: niente tutto questo. E' un singolo, specifico gioco. Se quando giocate giocate seguendo quella regola (cioè, considerate SOLO QUELLA UNA REGOLA, mentre tutto il resto è "sotto al GM, meri consigli da ignorare a volontà), giocate al system-zero. Altrimenti no.
Tutti i gdr "tradizionali" sono Parpuzio? Ovviamente no. Alcuni addirittura come il James Bond RPG dei primi anni 80 specificavano, anche abbastanza duramente, che non erano "uno di quei giochi dove il GM decide tutto ed è sopra alle regole", ma in generale i giochi che danno esplicitamente questa totale licenza al GM non sono la maggioranza. Però una certa "cultura del gdr" ha negli anni 80-90 adottato Parpuzio come "la maniera in cui giocano i Bravi Master", da adottare in ogni caso, sia che sia scritto nel manuale, sia che non lo sia (quanti GM sanno che in Call of Cthulhu per esempio il GM dovrebbe tirare i dadi fuori dallo schermo per farli vedere ai giocatori? E' nel manuale, ma nessuno lo segue, quasi tutti giocano a Parpuzio e non al Call of Cthulhu del manuale).
Il problema è che in parecchi giochi successivi agli anni 90 (e in particolare in quelli forgiti), questo approccio distrugge completamente il gioco e falsa l'esperienza per tutti. C'è un sacco di gente che è convinta di aver giocato, per esempio, a Cani nella Vigna o La Mia Vita col Padrone, e invece ha giocato, come sempre, ancora a Parpuzio.
Tutto qui. Semplice chiarezza. Poi ciascuno gioca a quello che vuole con le regole che vuole.
Se serve davvero un termine per questi giochi moderni, più specifico del genericissimo "New Wave" (che indicherebbe tutti i gdr meno Parpuzio", insieme un po' strano che comprenderebbe sia The Pool che il primissimo D&D di Gygax e Arneson), ne sono stati proposti due, dagli stessi appassionati di questi giochi, in seguito alla solita affermazione "se il GM non è sopra alle regole e non può ignorare i tiri di dado non è un gdr". Si risponde di solito "OK, non sono gdr, sono Cornetti alla Crema" o "giochini Gay". Se servono altri sinonimi non è un problema, è un ambiente davvero allegro e poco permaloso.
Il termine "New Wave" invece è davvero fuorviante. Prima di tutto non si capisce cosa ci sia di "new" in una categoria che comprende anche l'OD&D e Tunner e Troll, e poi oggigiorno si può davvero applicare a qualunque cosa. E' più uno slogan di marketing che un termine tecnico. Nell'ambito teorico non si usa ed è deprecato, e in generale l'usarlo è un buon indizio del fatto che chi lo usa non sa di cosa sta parlando. "Cornetti alla Crema" è molto più preciso e specifico.
Il mondo del gdr oggi è molto, molto più complesso di quanto non lo fosse quindici anni fa, quando si diceva che "il sistema non conta - tanto decide il GM". Adesso non esiste una sola "rivoluzione" (anche se la forgita è stata quella che ha dato il la), ce ne sono tante, il Design dei gdr dopo il letargo sta rifiorendo in mille direzioni diverse (anche riscoprendo le sue origini con la Old School Renaissance). A chiudere tutto in un cassettino chiamato "new wave" per non doverlo guardare, ci si chiude in effetti da soli dentro a quel cassettino, ignari di quello che accade fuori. E' meglio abbracciare la complessità, rendendosi conto che le scelte disponibili sono molto più variegate e potenti di un semplice "decide il GM"