Tsuki
Maestro








Discussione molto interessante. Non avevo letto l'articolo ed è stato molto interessante farlo.
Ci sono abbastanza donne rispetto alla quota d’uomini raffigurati? Ci sono abbastanza etnie diverse? Per inciso, la risposta è la maggior parte delle volte: non abbastanza. Vuoi però mettere quanto sia più facile evitare queste polemiche sterili e rappresentare tutti come dei belli animaletti del bosco?
Riporto questo passaggio in particolare perché, per quanto mi riguarda, penso che sia estremamente triste costringere un designer a rivedere un suo progetto artistico per ricondurlo a dei canoni obbligatori che garantiscano un apparente equilibrio.
Io sono una donna e non ho mai avuto bisogno che nessuno mi "conservasse una poltrona" per ottenere quello che volevo, nella vita e nel lavoro. La sola idea che mi debbano "riservare" un posto, o che lo debbano necessariamente dare ad una donna quando magari un uomo lo merita di piú, lo trovo offensivo. Se una cosa deve essere "corretta" non può essere artefatta e nemmeno forzata. Parlare di una cosa "politicamente corretta" è di per sé un concetto che mi lascia addosso mille sensazioni, tranne quella che si tratti di una cosa giusta e corretta.
Se nella mia testa nasce l'idea di un gioco dove i protagonisti sono solo uomini o solo donne perchè non posso pubblicarlo? Perchè devo metterci dei topi? O delle rane? O fare per forza 50 e 50?
A mio avviso per includere non basta metterci un po' di sale, un po' di pepe, un po' di zucchero, un po' di limone...il sapore farà schifo ma chissene, l'importante è che nulla sia escluso. Io nemmeno ci penso ad "includere" perchè nella mia testa è un concetto già assodato che tutti facciamo parte dello stesso mondo, ma ognuno con le sue meravigliose diversità. E se per un determinato contesto posso pensare che alcune etnie e/o culture abbiano qualcosa in piú da dire, perchè devo essere costretta a mettere anche quella o quell'altra perchè sennò si offende qualcuno? Le cose che offendono sono altre e non è riempiendoci di apparenza che salviamo il mondo.
Faccio un ultimo passaggio per chiudere. Nella nostra società è ancora fortemente radicata l'idea che la mamma sia, in qualche modo, meglio del papà. La frase "La mamma è sempre la mamma" (detta solitamente a discapito di un papà lí presente) è una frase che mi ha fatto sempre immensa tristezza eppure quando viene detta è sempre accompagnata da sorrisi di grande accondiscendenza. Io sono convinta che la vera uguaglianza per cui si debba lottare senza tregua è quella della parità di diritti per tutti. Per il resto io tifo per la diversità, per le idee diverse, per il confronto, per l'arricchimento culturale e per le culture diverse dalla mia e mi viene spontaneo, senza bisogno che nessuno mi imponga "percentuali di partecipazione" e/o forzature.
Ci sono abbastanza donne rispetto alla quota d’uomini raffigurati? Ci sono abbastanza etnie diverse? Per inciso, la risposta è la maggior parte delle volte: non abbastanza. Vuoi però mettere quanto sia più facile evitare queste polemiche sterili e rappresentare tutti come dei belli animaletti del bosco?
Riporto questo passaggio in particolare perché, per quanto mi riguarda, penso che sia estremamente triste costringere un designer a rivedere un suo progetto artistico per ricondurlo a dei canoni obbligatori che garantiscano un apparente equilibrio.
Io sono una donna e non ho mai avuto bisogno che nessuno mi "conservasse una poltrona" per ottenere quello che volevo, nella vita e nel lavoro. La sola idea che mi debbano "riservare" un posto, o che lo debbano necessariamente dare ad una donna quando magari un uomo lo merita di piú, lo trovo offensivo. Se una cosa deve essere "corretta" non può essere artefatta e nemmeno forzata. Parlare di una cosa "politicamente corretta" è di per sé un concetto che mi lascia addosso mille sensazioni, tranne quella che si tratti di una cosa giusta e corretta.
Se nella mia testa nasce l'idea di un gioco dove i protagonisti sono solo uomini o solo donne perchè non posso pubblicarlo? Perchè devo metterci dei topi? O delle rane? O fare per forza 50 e 50?
A mio avviso per includere non basta metterci un po' di sale, un po' di pepe, un po' di zucchero, un po' di limone...il sapore farà schifo ma chissene, l'importante è che nulla sia escluso. Io nemmeno ci penso ad "includere" perchè nella mia testa è un concetto già assodato che tutti facciamo parte dello stesso mondo, ma ognuno con le sue meravigliose diversità. E se per un determinato contesto posso pensare che alcune etnie e/o culture abbiano qualcosa in piú da dire, perchè devo essere costretta a mettere anche quella o quell'altra perchè sennò si offende qualcuno? Le cose che offendono sono altre e non è riempiendoci di apparenza che salviamo il mondo.
Faccio un ultimo passaggio per chiudere. Nella nostra società è ancora fortemente radicata l'idea che la mamma sia, in qualche modo, meglio del papà. La frase "La mamma è sempre la mamma" (detta solitamente a discapito di un papà lí presente) è una frase che mi ha fatto sempre immensa tristezza eppure quando viene detta è sempre accompagnata da sorrisi di grande accondiscendenza. Io sono convinta che la vera uguaglianza per cui si debba lottare senza tregua è quella della parità di diritti per tutti. Per il resto io tifo per la diversità, per le idee diverse, per il confronto, per l'arricchimento culturale e per le culture diverse dalla mia e mi viene spontaneo, senza bisogno che nessuno mi imponga "percentuali di partecipazione" e/o forzature.