Generale I Dazi di Trump

[Agodd]

E qualche primo (piccolo) effetto per i backers USA:

Kemet: Rise of the Gods

https://gamefound.com/it/projects/matagot/kemet-rise-of-the-gods/updates/32

Here's the breakdown:
Returning God, Collector God, and New God Pledges: A flat €7.00 – think of it as a small toll for those epic battles ahead.
Returning Veteran and Veteran of Kemet Pledges: A flat €2.00 – a little something to keep your veteran status intact.

I C E Unlimited

I C E Unlimited by ThisWay - STAY ON COURSE IN THE ICE STORM! ABOUT TARIFFS… 💨 ❄️

In this Update we take a look at the current situation for This Way, and our plan of attack for overcoming the customs tariffs challenge! Plus, the final rulebook is here!

gamefound.com

In concrete terms, this will represent the following surcharges:
- ICE Unlimited box: 129 x 0.05 = € 6.45
- ICE All-in box: 199 x 0.05 = € 9.95
- ICE Standard box: 59 x 0.05 = € 2.95
- ICE Returning backers: 45 x 0.05 = € 2.25

Ora mi fermo.

 

[Thegoodson]

Secondo me tanto progetti esposti su mercati diversi salteranno come popcorn. Visto che prima si parlava di azioni, ribadisco che non ho una formazione economica ma mi risulta che il crowdfunding ricada concettualmente e de facto nella categoria dell’ “investimento ad alto rischio”, al pari delle azioni a capitale composito, dei mercati in via di sviluppo, dei bitcoin. Lo dico perché leggo ormai spesso venga utilizzato come preorder, ma è uno strumento profondamente diverso di tipo finanziario. Scrivo bene?…

 

[Winter]

Il problema non é tanto il prezzo dei nostri giochi (per noi aumenterà ma in maniera limitata immagino, sarà più un problema americano), ma la sostenibilità delle aziende del settore. Se il mercato USA si contrae in modo importante, come immagino succederà se i loro giochi costeranno il 30% in più, il rischio che alcune aziende abbiano grossi problemi a reggere esiste. La maggior dei progetti Kickstarter / gamefound esiste grazie al mercato americano, se crolla quello possiamo dire addio a molti progetti (futuri, e forse anche in corso). Vedremo

 

[madagelo]

Io credo che invece anche per gli europei ci sarà un aumento pari a quello americano perché parlando del fatto che il numero di pezzi venduto calerà cercheranno di alzare i margini negli altri mercati...alcune compagnie lo hanno già annunciato come quelli di leviathan wild. Editori piccoli per non saltare programmano stop alle pubblicazioni per i prossimi anni, o comunque riduzione e ridimensionamento sono le parole d'ordine. Gamefound sembra venire incontro ai creatori creando pledge con prezzi diversi in base allo stato dove verrà consegnato ma non risolve i principali problemi ossia che i dazi potrebbero non esistere più alla consegna e che il sistema si basa sulla fiducia e ora più che mai sembra difficile fare le cose a cuor leggero. Vediamo...io non sono un pledgiatore seriale anzi seguo molto e compro poco...sicuramente darò fiducia a qualche progetto. Ma vedo molte aziende in difficoltà soprattutto quelle a bassa liquidità in questo momento. Sono curioso di vedere ad esempio ITU come possa gestire la cosa con la consegna di KF entro quest'anno e milioni di $ di progetti su cui dovrà pagare tasse inaspettate.

 

[Andros84]

Limitandomi allo stretto ambito dei gdt, senza volermi inoltrare in considerazioni sui massimi sistemi; mi verrebbe quasi maliziosamente da dire (come in un modo o nell'altro dicono molti dei commenti all'articolo del CEO di Gamefound) che finalmente i backers americani la finiranno definitivamente di lamentarsi delle (ormai scomparse) campagne dove l'IVA è inclusa nel prezzo. Perché d'ora in poi inizieremo noi a pagare i loro dazi. Secondo me, queste tariffe se non apertamente, ma "dietro le quinte" verranno spalmate su tutti, sul prezzo base. Credo quindi che un impatto sui nostri prezzi lo avremo senz'altro.

Sono abbastanza ignorante in materia, ma mi fa un pò pensare comunque come rincari che su per giù dovrebbero essere realmente del 20% (a detta del CEO di Gamefound) siano ora visti come una calamità indicibile; ma noi li paghiamo da sempre grazie all'IVA, anche se hanno una base differente. E semplicemente, forse, perché fin ora non sono stati abituati a pagarli. Questo al netto del fatto che la materia è senz'altro ben più complessa delle mie considerazioni superficiali, e lo so bene.

 

[Delia]

Per la AR e gamefound che sono parecchio cresciuti, sara' u ngrosso problema.
Immagino che gli editori non sappiano come fare a far pagare i dazi solo ai backers statunitensi, essendo il loro principale utente.

Io gia' vedo che saremo coinvolti anche noi in ugual misura.

 

[Winter]

Immagino che gli editori non sappiano come fare a far pagare i dazi solo ai backers statunitensi, essendo il loro principale utente.

Beh, in un mondo ideale il come sarebbe presto detto: come si paga la Vat con una voce a parte nel pledge manager, basta aggiungerne un'altra (o integrarla alla Vat) quando selezioni il paese di spedizione. Lo fanno per noi, possono farlo per loro senza problemi. Poi se questo vuol dire che ne vendono metà agli americani, vorrà dire che il progetto fallirà durante la raccolta fondi. Ma questo è in un mondo ideale. In un mondo dove i soldi che raccolgano non li usano solo per produrre il gioco ma per pagare gli sviluppi di quelli successivi, chiaro che un progetto fallito per CMON o AR è un grosso problema quindi troveranno un modo per farne pagare un pò agli americani, un pò assorbirlo loro e un pò scaricarlo su tutti aumentando i prezzi con qualche scusa varia.

 

[Najve]

Come si adeguerà Gamefound (a livello tecnico)

https://gamefound.com/en/blog/post/us-tariffs

In summa, si preparano a gestire i Refunds!

Comunque, questione di tempo, secondo me questa mossa, semplicisticamente, potrebbe davvero portare a dazi mondiali pari allo 0%*** per tutte le parti in gioco.

Ai posteri l'ardua sentenza...

Anticipazione (Spoiler): ***

*** oppure ad una guerra mondiale...

 

[taleboldi]

I dazi di Trump, la deglobalizzazione e la fine del dollaro come valuta di riserva globale - La Cruna dell'Ago - di Cesare Sacchetti

di Cesare Sacchetti A Bruxelles ancora non si sono ripresi dallo shock. E’ certamente vero che i dazi di Trump erano attesi, ma quando essi si sono tramutati in realtà, il panico ha iniziato a diffondersi nelle stanze del Berlaymont e nelle varie cancellerie europee. I media, come loro solito...

www.lacrunadellago.net

 

[jotaro75]

I dazi di Trump, la deglobalizzazione e la fine del dollaro come valuta di riserva globale - La Cruna dell'Ago - di Cesare Sacchetti

di Cesare Sacchetti A Bruxelles ancora non si sono ripresi dallo shock. E’ certamente vero che i dazi di Trump erano attesi, ma quando essi si sono tramutati in realtà, il panico ha iniziato a diffondersi nelle stanze del Berlaymont e nelle varie cancellerie europee. I media, come loro solito...

www.lacrunadellago.net

Mamma mia che insieme di vaccate immonde...poi vabbè ho visto che è il blog di Cesare Sacchetti...poi ok...mi sono ricordato che scrive per il fatto quotidiano....e ciò mi ha spiegato tutto

 

[Elijah]

vi è un problema di tempistiche. Non puoi dire "da domani un auto costa il 25%" in piu perche prodotta fuori dagli USA o dire che qualsiasi cosa importata dalla Cina costa il 54% in piu perche non stai dando il tempo materiale di organizzarsi.
Vuoi fare un discorso serio? tra due anni, chi non produce negli USA saranno applicate le seguenti tariffe commerciali.
Tutti lo sanno, tutto è chiaro e tu azienda ti muovi in tal senso per mitigiare e/o risolvere il problema.

In realtà le idee dell'economista e consigliere di Donald Trump (sia nel primo mandato che nel secondo, quello attuale) Peter Navarro sono note da tempo. Il punto è che avendo Navarro idee molto eccentriche in ambito economico, probabilmente nessuno pensava che Trump sarebbe passato ai fatti. Però è quello che ha fatto e sta facendo.

Ora venire a dire che non lo si sapeva, è una narrazione sbagliata.

Com'è una narrazione sbagliata sostenere che l'innovazione che abbiamo avuto negli ultimi decenni è grazie esclusivamente al libero mercato, globale. Mariana Mazzucato ha dimostrato in modo alquanto convincente come questa è una semplice e fuorviante narrazione di chi sostiene l'economia neoliberale, ma che analizzando i fatti, le cose stanno probabilmente in modo diverso (vedasi il suo libro "Lo Stato innovatore").

 

[madagelo]

ma una domanda stupida ...ma se un bene prodotto in Cina in massa, assemblato in un secondo stato come il Vietnam dove i dazi dopo il loro servilismo sono stati annullati non si aggirerebbero i dazi perché alla fine il prodotto risulterebbe come made in Vietnam (un po' come fanno anche branche dell'abbigliamento made in Italy che fa fare il grosso in Cina e poi finisce in Italia e può mettere il marchio made in Italy).

 

[Johan]

Tutti gli editori che stampano roba in Cina e negli altri paesi colpiti dai dazi (e chi non lo fa?) vedrà lievitare i costi che saranno scaricati su tutti gli acquirenti, americani e non. E gli europei potebbero pagare a loro volta i dazi sui prodotti finiti esportati dagli usa a noi.
Per me è un macello e prevedo una grossa contrazione del mercato senza correttivi.

 

[Delia]

ma una domanda stupida ...ma se un bene prodotto in Cina in massa, assemblato in un secondo stato come il Vietnam dove i dazi dopo il loro servilismo sono stati annullati non si aggirerebbero i dazi perché alla fine il prodotto risulterebbe come made in Vietnam (un po' come fanno anche branche dell'abbigliamento made in Italy che fa fare il grosso in Cina e poi finisce in Italia e può mettere il marchio made in Italy).

infatti alcuni editori pensano di riassemblare in un paese terzo...mi pare di aver letto alcuni editori inglesi (non mi ci butto nel fuoco)

 

[Massimo Poli]

infatti alcuni editori pensano di riassemblare in un paese terzo...mi pare di aver letto alcuni editori inglesi (non mi ci butto nel fuoco)

Si, ma comunque significa un aumento dei costi. Se adesso faccio nel punto A e consegno nel punto B, dopo dovrò passare in un punto C, per quanto fittizio (nel senso che posso anche non fare nulla a parte passare da li) che si traduce quantomeno in tempi di viaggio più lunghi e ulteriore burocrazia. Tutti costi in più

 

[Thegoodson]

prevedo una grossa contrazione del mercato senza correttivi.

La final solution ai tanto esecrabili acquisti bulimici di boardgame!

 

[Delia]

Si, ma comunque significa un aumento dei costi. Se adesso faccio nel punto A e consegno nel punto B, dopo dovrò passare in un punto C, per quanto fittizio (nel senso che posso anche non fare nulla a parte passare da li) che si traduce quantomeno in tempi di viaggio più lunghi e ulteriore burocrazia. Tutti costi in più

credo pensino di consociarsi fra editori per risparmiare, gia' lo fanno per le spedizioni dalla Cina

 

[Naftalino]

Si, ma comunque significa un aumento dei costi. Se adesso faccio nel punto A e consegno nel punto B, dopo dovrò passare in un punto C, per quanto fittizio (nel senso che posso anche non fare nulla a parte passare da li) che si traduce quantomeno in tempi di viaggio più lunghi e ulteriore burocrazia. Tutti costi in più

Non è sufficiente "passare" dal paese "C" per dare ad una merce l'origine di quel paese.
I dazi si applicano anche in base all'origine della merce, e se alla produzione di una merce hanno concorso più paesi, l'origine dipende dal tipo di lavorazioni che la merce ha subito durante i vari passaggi.
L'assenza di lavorazioni non dà mai l'origine, e neanche il semplice assemblaggio di pezzi se non accompagnato da un certo grado di valore aggiunto al prodotto.

 

[Agodd]

 

[talbain]

Non tutte notizie brutte comunque...

Effetto dazi, crollano le quotazioni di gas e petrolio. In prospettiva benzina e bollette meno care - Il Fatto Quotidiano

I timori di recessione affossano le quotazioni di gas e petrolio. In prospettiva ciò potrebbe avere benefici sui costi di bollette e carburanti

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