Ieri sera sono andato in associazione con mio fratello, e siamo subito stati tirati da tutte le parti per sederci ad un tavolo. Alla fine scegliamo
Pirates of Maracaibo con il proprietario del gioco e iniziamo una partita a 3 giocatori.
Ci spiega il gioco mentre sistemiamo i componenti, ci sono davvero tante cosine, ma una volta fatto il punto della situazione sembra tutto chiaro.
Ci sono da fare tre viaggi verso l'isola di Maracaibo, raccogliendo risorse lungo il viaggio.
La propria nave può muoversi fino a 3 spazi, ma deve terminare il movimento almeno una fila più avanti di quella da cui è partita. Ci si può fermare sulle isole, che consentono di raccogliere risorse, potenziare la nave, far avanzare il proprio esploratore, oppure sulle zone di mare. Queste possono essere acquistate per ottenere rendite (monete o punti) oppure bonus (immediati, a fine viaggio, permanenti). Si mette così su un bel motore di gioco, che consente ad ogni viaggio di essere più performanti dei precedenti.
Anche avanzare l'esploratore sull'isola sblocca opzioni e vantaggi, punti vittoria e miglioramenti. Sulla nave si posizionano dei cubetti che vanno a sbloccare poteri e aumentare rendite e vantaggi.
Importante raccogliere contratti che daranno discreti punti a fine partita.
Io alla fine non punto molto all'acquisto di carte, ma raccolgo tantissimi tesori che sotterro nella mia isola, sviluppo la nave e poi mi muovo fino al massimo sull'isola e soddisfo un numero ragionevole di contratti.
Risultato finale: sono il vincitore con un giro di vantaggio nel conteggio dei punti (255 contro gli altri fermi intorno ai 200).
Bel gioco, lo riproverei volentieri, una volta capito scorre rapido che è un piacere, e credo abbia anche una buona variabilità. Sicurante interessante, sotto il mirino (anche se un po' più leggero del mio solito).
Finita la partita buttiamo l'occhio al tavolo accanto, dove sono andati lunghi con
Terrorscape.
Così ci piazziamo alle spalle come avvoltoi a seguire gli ultimi turni di gioco.
Il macellaio con la sua motosega, all'ultimo, riuscirà ad affettare una povera ragazza, vincendo la partita.
L'effetto scenico al tavolo è notevole, ma mi sembra che sia tanta fuffa, e poca ergonomia. Per trasportarlo è sempre da smontare, non tutti i pezzi tengono bene, l'ingombro al tavolo è eccessivo.
Inoltre, mi è sembrato che il gioco fosse un po' "scollato": il master faceva una partita da una parte, da solo, giocando carte e facendo effetti che gli altri dall'altra parte non sapevano e non seguivano: faccio una paura, un passo, metto una barricata.
Idem al contrario, dove però almeno i personaggi giocavano insieme e collaboravano, ma il master sentiva solo il risultato (metti un segnalino rumore, togli questa barricata) senza capire cosa accadeva.
Capisco l'idea di un gioco con informazioni nascoste, ma questo non mi ha colpito particolarmente (sebbene i materiali non siano male e il costo basso).