In questi anni ho comprato molti libri monografici di artisti giappo (consiglio a tal proposito di guardare le pubblicazioni della PIE INTERNATIONAL), fantastici esteticamente, ma tutti rigorosamente e inevitabilmente creati usando software di grafica, non ce nè uno che abbia disegnato "alla vecchia maniera".
A Lucca Comics due edizioni fa ho osservato un fumettista italiano che disegnava in diretta usando un software specifico.
Osservo spesso dei blog di grafici e periodicamente ci sono recensioni su tablet o software per grafica per il mondo dell'intrattenimento.
I corsi che ho visto all'estero sono tutti rigorosamente legati alla grafica digitale.
Quindi la tecnologia è presente già pesantemente nel mondo della grafica professionale applicata al mondo ludico e del fumetto/anime.
L'uso della IA non è arginabile. fa parte della evoluzione del settore, come ha fatto già notare qualcuno.
Non serve a nulla alzare barricate legate all'IA, perchè è comunque già presente non solo nella parte grafica di un processo creativo.
I posti di lavoro persi si riconvertiranno in altre branche del mondo del lavoro.
Come utenti finali dovremmo concentrarci sul risultato del lavoro e non come lo si è ottenuto.
Qui non si discute dei palloni da calcio fatti cucire dai bambini in Vietnam, da parte di multinazionali, che ovviamente violavano tutti i possibili diritti civili per motivi di profitto, ma dell'uso della tecnologia per ottenere dei risultati.
Dovremmo sicuramente arrabbiarci per la gestione superficiale della grafica ottenuta con la IA (vedi ultime polemiche per le copertine della scatola di Puerto Rico, oggettivamente con errori grossolani fatti dalla IA), ma non contestare il suo utilizzo.
Comunque i libri dei disegni fatti "a manone, con matita e china" da John Howe per la trilogia del Signore degli Anelli sono inarrivabili, in c...o alla IA!
.....o il dinamismo fisico di Frazetta nei suoi quadri fantasy.....in c...o alla IA!
......o il senso dell'immenso di Chris Foss nei suoi quadri di fantascienza...in c...o alla IA!
A Lucca Comics due edizioni fa ho osservato un fumettista italiano che disegnava in diretta usando un software specifico.
Osservo spesso dei blog di grafici e periodicamente ci sono recensioni su tablet o software per grafica per il mondo dell'intrattenimento.
I corsi che ho visto all'estero sono tutti rigorosamente legati alla grafica digitale.
Quindi la tecnologia è presente già pesantemente nel mondo della grafica professionale applicata al mondo ludico e del fumetto/anime.
L'uso della IA non è arginabile. fa parte della evoluzione del settore, come ha fatto già notare qualcuno.
Non serve a nulla alzare barricate legate all'IA, perchè è comunque già presente non solo nella parte grafica di un processo creativo.
I posti di lavoro persi si riconvertiranno in altre branche del mondo del lavoro.
Come utenti finali dovremmo concentrarci sul risultato del lavoro e non come lo si è ottenuto.
Qui non si discute dei palloni da calcio fatti cucire dai bambini in Vietnam, da parte di multinazionali, che ovviamente violavano tutti i possibili diritti civili per motivi di profitto, ma dell'uso della tecnologia per ottenere dei risultati.
Dovremmo sicuramente arrabbiarci per la gestione superficiale della grafica ottenuta con la IA (vedi ultime polemiche per le copertine della scatola di Puerto Rico, oggettivamente con errori grossolani fatti dalla IA), ma non contestare il suo utilizzo.
Comunque i libri dei disegni fatti "a manone, con matita e china" da John Howe per la trilogia del Signore degli Anelli sono inarrivabili, in c...o alla IA!
.....o il dinamismo fisico di Frazetta nei suoi quadri fantasy.....in c...o alla IA!
......o il senso dell'immenso di Chris Foss nei suoi quadri di fantascienza...in c...o alla IA!