Bon finita finalmente la campagna facendo tutta la parte narrativa ed il capitolo 11.5 opzionale e lascio qui le miei impressioni, cercando di tenere al minimo gli spoiler.
È un gioco che parte benissimo, ma da metà in poi si perde molto, sia lato storia sia lato meccaniche. Lato meccaniche si sente molto il fatto che i personaggi hanno crescita quasi 0, sia come equip sia come abilità . Nel senso la crescita c'è ma poteva essere fatto molto di più. La cosa si sente meno cambiando ogni tanto i personaggi utilizzati, ma se siete come me utilizzerete un personaggio dall'inizio alla fine sempre nello stesso modo. Le nuove abilità che si sbloccano durante la campagna sono pochissime e sono spesso versioni migliorate di abilità che già avete. Anche l'equip è limitato e capita spesso e volentieri di trovare quip con abilità molto simili tra loro e si finisce più a guardare le stats che l'abilità in se, dato che comunque avendo un cooldown abbastanza alto si usano in modo limitato, ed in modo ancora più limitato se si parla di companion. Detto in altre parole mi sono annoiato a giocare i miei personaggi perché dall'inizio alla fine li ho giocati sempre nello stesso modo. Avrei preferito che nel gioco ci fossero la metà degli oathsworn ed il doppio delle possibilità per gli altri. Anche perché non ho intenzione di fare un'altra campagna, quindi per me che di personaggi ce ne siano 6 o 200 non cambia nulla.
Canna secondo me il discorso terreni che risultano un po' piatti, ogni tanto ci sono gli npc da salvare, ogni tanto a qualche terreno viene dato un effetto speciale ma sono rarità ed avrei preferito fossero più integrati nella meccanica nello scontro e non solo ostacoli sul campo di battaglia.
Lato difficoltà ho avuto un paio di full party wipe negli ultimi capitoli, ho chiuso con 15 ko a normale, che non sono pochi. Ho giocato con 2 personaggi full e 2 companion, i companion li ho trovati molto sottodimensionati rispetto agli altri.
Non mi è per niente piaciuto l'abuso di minion durante gli scontri, soprattutto da un certo punto in poi, non sono contro i minion in se e per se, ma il boss che ti spawna ogni turno decine di minion è una cosa che non mi piace (e c e ne sono parecchi di boss così), non mi piace perché da un lato allunga lo scontro in modo artificioso (se potevi dare 4 colpi sai che 3 li dovrai dare ai minion costantemente per non essere soverchiato) e non mi piace perché fa mettere mano costante ad una vagonata di miniature, che vanno tolte/messe/spostate. Non sono contro ai minion ma non mi è piaciuto come sono stati gestiti dato che servono solo ad allungare il brodo.
Per il resto il combattimento funziona bene, è semplice ed intuitivo e fa il suo. I boss sono sufficientemente diversificati (tranne per il peccato capitale del gioco, vedi dopo) ed è una buona idea quella di far sempre riciclare l'equipaggiamento. Avrei preferito che le sconfitte fossero gestite con più eleganza di un "fai finta di aver vinto e prenditi le ferite" ma vabbé sempre meglio di chi ti fa rifare il capitolo.
Lato trama eh, anche qua ho qualcosa da dire. È scritta bene ed i personaggi restano impressi, ma anche questa trovo si perda da metà in poi. La definirei "fillerosa", si ha proprio la sensazione che alcuni eventi ed accadimenti siano ficcati in mezzo giusto per allungare, avendo poca attinenza con quella che è la "main quest" del gioco. Il problema è che perdi un sacco ti tempo con storie secondarie e poi i punti salienti della trama principale sono trattati con enorme superficialità , snocciolandoli e liquidandoli in pochissimo e lasciando pure parecchie domande aperte (per il futuro seguito). Da un gioco che punta tutto sulla narrativa mi aspetto un po' di più dal nodo principale della trama, che può essere riassunto in una singola riga di testo.
Poi ci sono le scelte, il gioco ce la mette tutta per dare l'illusione che le scelte contino qualcosa, ti fa scrivere parole chiave, alcuni effetti si portano avanti di qualche capitolo ma l'effetto è sempre circoscritto. Certo può morire qualche personaggio ma la sua morte cambierà poco nell'economia della trama, verrà citata nel momento in cui accade ma il viaggio è lo stesso e non influenza il finale. In alcuni capitoli il gioco ti offre anche due strade narrative per portare avanti la storia ma per forza di cose si ricongiungeranno allo stesso punto, ma siamo sempre lì, c'è qualcosa di diverso che viene sbloccato qui e lì ma veramente pochissimo se non del flavour text dato da avere un companion piuttosto che un altro. Faccio un paragone col mondo dei videogiochi, le scelte in oathsworn sono come la scelta sulle origini del tuo personaggio in cyberpunk 2077, conta qualcosa nella narrazione ma quasi 0 nel gioco. Ci sono dei capitoli in cui nella parte narrativa puoi aver fatto particolarmente male o bene, ma il gioco equilibra portandoti ad una sorta di standard perché altrimenti scombinerebbe tutto il capitolo successivo, ed a me queste cose fanno un po' cadere le braccia.
Quello in cui riesce molto bene la storia, allo stesso modo dei combattimenti, è offrire spesso e volentieri nuove situazioni e sfide con anche piccoli enigmi. Enigmi non sempre riusciti (le cose da ruotare "su carta" mi mettono sempre in crisi), ma gli va dato atto che ci prova e spesso e volentieri ci riesce.
Poi c'è quello che ritengo il peccato capitale in un gioco del genere che gli fa perdere 1 punto buono nella valutazione finale e non lo metto in spoiler perché trovo giusto che si sappia prima essendo un selling point, il riciclo di boss. Il gioco ricicla in 3 capitoli altrettanti boss riproponendoli in modo praticamente identico, con le stesse abilità , ia e situazioni e solo un leggero upgrade delle statistiche. Questa cosa per me non esiste, piuttosto fammi il gioco 3 capitoli più corto.
Insomma un gioco che parte bene e con delle buone potenzialità ma le sacrifica un po' in modo scemotto nel voler essere troppo lungo e perdendo di vista quello che era il suo focus. È un ottima prima prova e come introduttivo ai boss battler penso possa funzionare benissimo, ma per quelli che sono i miei gusti è un gioco da 7/10, buono ma che sa di occasione mancata.