In effetti è stato proposto un sottotitolo in inglese a un certo punto della lavorazione, io ho fatto presente più volte che non aveva alcun senso ma la Diocesi ha deciso che andava bene così e allora io ho alzato le mani.
Riguardo all'aderenza storico-ecclesiastica, non sono certo uno storico e quindi mi rimetto a chi ne sa di più, ma confermo che si è comunque cercato di fare un lavoro ben documentato.
Preciso che il tema (gli Atti degli Apostoli) è stato il punto di partenza da cui la Diocesi è partita, chiedendo di sviluppare il gioco a Lucca Crea (e tramite loro a me e Di Giorgio), anche nell'ottica di incontrare la tematica ecumenica che a Lucca è molto sentita (l'idea di fare il gioco è di Mauro Granducci, che è fedele evangelico), quindi se appare ridicolo bisogna prendersela con loro!
Durante lo sviluppo la Diocesi è sorprendentemente entrata nel merito di praticamente tutto, ha redatto i testi a corredo e verificato che le meccaniche rispondessero agli eventi (il primo secolo è comunque piuttosto povero di avvenimenti storici significativi), facendo anche un interessante lavoro di ricerca su vari aspetti, per esempio sui nomi dei personaggi. L'Arcivescovo stesso è stato il primo a discutere di meccaniche e a giocare in maniera apertamente competitiva.
Comunque, qualunque critica sugli aspetti tematici da persone competenti è ovviamente bene accetta!
Per le critiche sulle meccaniche invece servirebbero esperti di giochi, non so se qua ce ne siano.