Ho terminato la campagna in true solo, giudizio agrodolce per questo solar punk che rimane in collezione per vedere come evolverà con la prossima espansione.
Partiamo con l'aspetto positivo cioè l'ambientazione e la valle da esplorare. L'artwork ispirato (un po' Zelda, un po' studio Ghibli, un po' Il castello delle stelle di Alex Alice), la narrativa evocativa, il corposo numero di luoghi, personaggi, creature danno vita ad un mondo abbastanza vasto, misterioso ed interessante. Partita dopo partita, esplorando la valle acquisisci sempre più consapevolezza dei pericoli a cui ti esponi e contemporaneamente familiarità con luoghi e personaggi scoprendo la varie possibili interazioni con essi. In questo senso EBR ha davvero molto da offrire, l'etichetta di sandbox è appropriata, nonostante la campagna abbia una trama principale portante che prevede delle destinazioni obbligate, ogni luogo della valle ha qualcosa da scoprire con la possibilità di incontrare parecchi personaggi e attivare nuove quest in ognuno di questi differenti luoghi. E' un gioco che non prevede neanche vittoria / sconfitta, potresti anche fregartene della storia principale, non seguirla affatto, semplicemente le azioni che svolgi porteranno ad un finale diverso della trama portante (che mi pare non abbia neanche la parola FINE perchè il gioco in fondo finisce quando vuoi).
Cosa non mi ha entusiasmato: la ripetitività di fondo del gioco sia a livello meccanico che di quest secondarie. Ho trovato la campagna lunga (io al 26imo giorno mi sono fermato). I differenti percorsi tra un luogo e l'altro presentano ovviamente delle differenze e sono ben tematizzati ma a lungo andare si avverte un senso di ripetitività nell'affrontare per l'ennesima volta quel predatore o evitare ancora la solita caduta massi. In più giocatori questa sensazione probabilmente si avvertirà ancora di più (si esaurisce più velocemente il mazzo). Per fortuna il sistema in cui il mondo reagisce alla tue azioni (cioò risolvere l'effetto delle carte sfida) smorza un po' questa ripetitività aggiungendo pepe e imprevedibilità. Ripetitività che ho trovato anche nelle quest secondarie, sono parecchie è vero, ma la maggior parte di esse consiste nel portare un personaggio dal luogo A al luogo B, non ricordo quest particolarmente emozionanti o esplosive! Il secondo aspetto che non mi ha convinto è la staticità del mazzo ranger. Questo mazzo cambia troppo lentamente ed in maniera poco incisiva. Il sistema di ricompense (ovvero aggiungere nuove carte al mazzo quando completi una quest) mi è sembrato poco efficace perchè potresti non essere in grado di utilizzarle (non soddisfacendo i requisiti di aspetto) o perchè hanno effetti poco interessanti. Ho sostituito solo le carte attributo iniziale perchè le ricompense aumentano le icone disponibili, e giusto un altro paio ma le carte che costituivano il motore del mazzo sono rimaste sempre quelle, ed ecco che le partite con lo stesso ranger seguivano lo stesso clichè per ogni giorno della campagna (motivo principale per cui ho utilizzato tre diversi ranger, alternandoli). Inoltre ho avuto la sensazione che aggiungere le stesse ricompense ai vari ranger portasse ad una loro "omologazione", più di un terzo del mazzo aveva le stesse carte. Insomma dal lato deckbuilding l'ho trovato buono inizialmente ma la progressione non ha niente a che vedere ad esempio con l'evoluzione degli investigatori di Arkham Horror. Promosso ma non esaltante.