Giocata ieri la prima partita. Anzi le prime perché si è giocato due volte il primo scenario.
Considerazioni sparse:
Chi ha già giocato un Undaunted vi ritroverà pressapoco lo stesso sistema di successo.
Per questo, come per gli altri giochi della serie, si può tranquillamente parlare anche per Battle of Britain di un ottimo introduttivo.
Il gioco grazie all'obbligo del movimento del veicolo attivato punta maggiormente a porre l'attenzione dei giocatori sullo spostamento dei propri aerei e a quelli dell'avversario. La scelta dell'iniziativa ad inizio turno può pesare (e succederà spesso) come un macigno. Utilizzare una carta con il punto iniziativa alto può costare caro ma in alcuni momenti giocare per secondo potrebbe essere una condanna. Insomma, le scelte sono distillate ma pesanti come uno Junkers.
Chiaramente, come per molti altri giochi a tema aviazione militare, non ci si può aspettare una altissima fedeltà simulativa non potendo applicare la tridimensionalità di uno scontro aereo. Inoltre può capitare che alcuni aerei rimangano "fermi" per un turno o due o addirittura "inchiodati" quando hanno subito troppi danni (come conseguenza dello scarto delle carte). Se da una parte questa cosa fa percepire le precarie condizione del mezzo, stona un pochino con la realtà. Ma non volendo essere un gioco simulativo, è un aspetto che non mi ha fatto storcere la bocca.
In conclusione, come prima prova il nuovo gioco della serie Undaunted mi ha colpito molto positivamente. Un gioco divertente, di facile approccio ma con un bel senso di sfida. Ho apprezzato anche la maggiore diversificazione dei veicoli rispetto alle truppe di Normandy e il sistema di comunicazione fra i veivoli.