Ho avuto modo di fare un po’ di play test ad Annunaki (5-6 partite) e volevo riportarvi le mie impressioni. Ho altre partite in programma, quindi posso anche aggiornarvi tra qualche settimana.
Il gioco è mooolto interessante.
Il board è composto da 1 pianeta per ogni giocatore più un pianeta centrale. Ogni giocatore parte dal proprio pianeta con una civiltà (Babilonesi, Greci, Egizi e Vichinghi) che ha un potere asimmetrico che influenza abbastanza la strategia e modalità di gioco della partita.
Su ogni pianeta delle civiltà ci sono 6 esagoni, ognuno dei quali presenta risorse diverse ed in quantità diversa (nel gioco ci sono 4 risorse: legno, metallo, oro e grano) ed ogni pianeta è privo di una risorsa, diversa per ogni pianeta. Questo è importante perchè sarà nel gioco uno dei motori che spinge a esplorare il pianeta centrale ed i pianeti degli altri giocatori. A livello tematico, questo è dovuto al fatto che ogni civiltà sta esaurendo le risorse naturali presenti sul pianeta di origine ed ha quindi necessità di esplorare nuovi pianeti, tra cui la terra, il pianeta centrale, che è il più ricco di risorse.
Il gioco si svolge parallelamente su 3 livelli differenti, ovvero la propria plancia azioni, il board e la plancia dei punteggi (dove ci sono 4 track su cui salire: commercio, tecnologia, guerra e comando; i nomi non li ricordo esattamente, potrebbero essere diversi, ma poco cambia ai fini di quello che vi sto raccontando
).
Al proprio turno, il giocatore deve fare un’azione principale e poi può fare un’azione secondaria; al termine dell’azione secondaria si possono poi svolgere delle azioni speciali e poi si valutano gli effetti sul board. La sequenza delle azioni è rigida ed è importante da tenere in conto, perchè a volte si acquisiscono delle risorse in una fase da usare nella successiva oppure al contrario si deve tenere conto che se acquisisco risorse nell’ultima fase, queste non possono essere usate per fare l’azione secondaria, ad esempio.
L’azione principale prevede la selezione di una delle 10 azioni presenti sulla propria plancia. Le azioni sono collegate tra di loro da dei percorsi (che formano un pentacolo con varie connessioni). Non è obbligatorio spostarsi lungo questi percorsi, si può anche saltare da una azione all’altra, ma spostandosi lungo i percorsi si lasceranno dei cubetti che ci potranno far prendere 0/1/2 cristalli di mana (a seconda della loro posizione nel pentacolo). I cubetti hanno inoltre un’altra funzione: se circonderemo con dei cubetti dei token presenti sulla plancia, potremo sbloccare le divinità. Esistono due tipi di divinità: 4 divinità minori (necessitano di 3 cubetti) e l’avatar (5 cubetti). Le divinità danno più punti combattimento delle unità normali e consentono di sbloccare dei poteri speciali, diversi per ogni civiltà.
Le dieci azioni sono le seguenti (alcune si ripetono in versione più debole/più forte):
- Muovere le proprie truppe (2 azioni)
- Teletrasportare 1 o 2 truppe da un pianeta all’altro
- Stabilire accordi commerciali tra pianeti (funzionano tipo contratti di Marco Polo: li prendi e poi quando hai le risorse per soddisfarli ti danno punti, bonus e avanzamento sulla track commerciale)
- Scambiare o acquisire risorse (2 azioni)
- Sfruttare le risorse di un pianeta (2 azioni). Questa è un’idea originale: ogni esagono dei pianeti fornisce da 1 a 3 risorse dello stesso tipo. Ogni volta che si decide di “scavare” si prendono risorse pari alla forza delle proprie truppe presenti sull’esagono, fino al massimo numero di risorse presenti (quindi da 1 a 3). Dopodichè si esaurisce uno slot risorse disponibili, così che le risorse a poco a poco si esauriscono. Un esagono con 1 slot, potrà quindi essere usato una sola volta per 1 risorsa. Un esagono da 3 slot sarà potenzialmente sfruttabile 3 volte per un massimo di 6 risorse (3 risorse al primo utilizzo, poi 2 e poi 1), anche se sarà non semplice sfruttarlo completamente (sorpattutto all’inizio avere 3 unità sugli esagoni da 3 slot non è banale)
- Avanzare sulla track del comando (mi sembra si chiami così, è una delle 4 track di punteggio)
- Reclutare nuove truppe
Le azioni sono migliorabili ad una versione più potente, che spiego dopo.
Dopo aver svolto l’azione principale si può svolgere un’azione secondaria (una sola per turno), spendendo cristalli di mana e risorse. Le azioni secondarie sono:
- Reclutare truppe
- Costruire una nuova città (può essere costruita ovunque si abbia un’unità in un esagono che non contenga unità avversarie)
- Sviluppare una tecnologia: le azioni base hanno tutte una versione avanzata, più potente. Nel momento in cui si sviluppa la tecnologia si svolge immediatamente l’azione sviluppata. Questa combo consente di fare azioni multiple nello stesso turno e concatenarle in questo modo è una delle cose divertenti del gioco. Sviluppare una tecnologia consente anche di avanzare nella track della tecnologia.
- Acquisire carte combattimento. All’inizio del gioco si parte con 2 carte combattimento, che possono essere usate SOLO per difendersi. Acquisire queste carte è quindi l’unico modo per poter fare dei combattimenti e conquistare territori occupati da altre truppe.
- Fare un’altra azione principale spendendo più cristalli
Al termine dell’eventuale azione secondaria si possono evocare le divinità eventualmente sbloccate e soddisfare 1 accordo commerciale.
Dopo queste azioni speciali, si valuta se sul board ci sono dei conflitti da risolvere o se si sono sbloccati dei bonus sul board.
I combattimenti si risolvono con delle carte, tipo Kemet. Si conta il numero di truppe di ogni giocatore e ogni giocatore gioca una carta (che in genere ha un costo) che incrementa il valore di forza e/o ha un’abilità speciale. In pareggio vince l’attaccante. Chi vince avanza anche sulla track della guerra. Chi perde dovrà riportare le proprie truppe sul suo pianeta, nella capitale.
Al termine del gioco si contano i punti fatti durante la partita (in vari modi: combattendo, bonus su mappa, accordi commerciali... non li ho elencati tutti) e poi si guardano le track dei punteggi, su cui sono presenti dei moltiplicatori. Ad ogni track è associata una caratteristica (selezionata casualmente ad inizio partita), in funzione della quale si faranno punti. Le possibili caratteristiche che danno punti (almeno quelle che ho visto io) sono:
- Numero di città costruite
- Numero di unità reclutate
- Numero esagoni controllati
- Numero santuari controllati (non ne ho parlato, ma sono dei territori speciali)
Quindi se ho 4 città ed un moltiplicatore 4x nella relativa track, faccio 16 punti. C’è anche un bonus per chi è più avanti in ogni track e alcune divinità danno punti a fine partita.
Ho omesso alcuni dettagli, ma questo in sostanza è il gioco, al netto di variazioni delle regole che gli autori proporranno da qui all'uscita del gioco.
E’ molto importante pianificare la sequenza delle azioni sulla propria plancia, perchè è un gioco in cui fare ogni azione è abbastanza impegnativo e ripassare sulla stessa azione più volte non ottimizza il rilascio dei cubetti, che è molto importante sia per prendere cristalli di mana, sia per evocare le divinità.
Il gioco è una continua ottimizzazione e compromesso tra la mossa migliore sulla propria plancia personale e la mossa migliore sul board. Alle volte infatti servirà saltare da un’azione all’altra perchè serve sul board fare un’azione, ma questo non ci fa lasciare il cubetto e, come già detto, questo è estremamente importante. Alternativamente alle volte si fa un’azione non ottimale, solo per lasciare il cubetto ed evocare una divinità (o lavorare per farlo i prossimi turni). Questa scelta è sempre significativa ed impegnativa ed è, secondo me, la parte più originale e divertente del gioco. La modalità di selezione azioni è estremamente intrigante e vale da sola un gioco. In tutto questo bisogna sempre tenere d’occhio le track, perchè bisogna aumentare quei moltiplicatori per fare punti a fine partita(il massimo moltiplicatore è 5x e tra 1x e 5x c’è una bella differenza... ad occhio direi un rapporto di 5
).
Altra idea brillante è l’esaurimento delle risorse... brillante ma estremamente faticosa, perchè acquisire risorse in questo gioco è un lavoraccio... il gioco è stretto.
L’evocazione delle divinità, con conseguenti poteri, è appagante e dà un senso di progresso e sviluppo della propria civiltà.
I combattimenti sono una parte del gioco, non il cuore. Non sono comunque estremamente punitivi, perchè le truppe non si perdono, anche se riportarle alla capitale alle volte rallenta notevolmente il proprio sviluppo, perchè rimuovere quelle truppe non sarà facile... La modalità di gioco può variare da partita in partita: in alcune partite si combatte pochissimo ed in altre molto. Dipende un po’ dal setup e un po’ dall’attitudine dei giocatori. Si può giocare molto german o un po’ più spinti verso il combattimento. Il gioco, di base, comunque è un german con una parte un po’ ibrida di combattimento e controllo territorio. Anche combattere non è semplice, perchè bisogna comprare carte e poi muoversi e questo implica comunque una dose di pianificazione. Ci sono anche delle tribù antiche con cui si può combattere, quindi alle volte capita che i combattimenti si facciano contro il gioco e solo verso la fine (quando il board è più popolato e quindi gli spazi più stretti) ci si faccia la guerra tra giocatori.
Il gioco presenta una buona variabilità di set up iniziale, perchè cambiano le caratteristiche associate alle varie track di punteggio, cambia la posizione delle 10 azioni nella plancia personale (questo è quello che cambia la partita più di tutti gli altri fattori) e cambia il set di divinità disponibili di partita in partita, più alcune variazioni sui bonus presenti sul board. Non ho comunque ancora un numero così significativo di partite per capirlo appieno.
Post lungo ma spero che, almeno ad alcuni, serva a chiarirsi le idee.
A me il gioco piace molto. Da amante dei german, questo gioco sicuramente presenta una sfida diversa da quelle che ho trovato in altri giochi. Come detto sopra, la meccanica di selezione azioni è mooolto bella.
Ultima nota: ho giocato solo su TTS, quindi non ho idea di come siano dal vivo i componenti. Da PC, le miniature sembrano belle, per quanto per me non siano un aspetto dirimente in un gioco.