MS edizioni e schwa

[phalanx]

Non vedo questa veemenza quando si sbagliano congiuntivi e condizionali negli organi di informazione pubblica.

Come detto da altri è una scelta politica più o meno condivisibile, il fatto che non sia grammaticalmente corretto non ha nessuna importanza, stiamo parlando di una ditta privata che non sta scrivendo un atto ufficiale presso un notaio, ma un regolamento di un gioco.

Si piega la lingua alle proprie esigenze per svariati motivi sia narrativi che linguistici, ma qui diventa stranamente un problema.

E per la cronaca a me non piacciono schwa ed asterischi vari, ma credo che qui il problema non sia la correttezza grammaticale.

 

[giovannidc]

Non vedo questa veemenza quando si sbagliano congiuntivi e condizionali negli organi di informazione pubblica.

Come detto da altri è una scelta politica più o meno condivisibile, il fatto che non sia grammaticalmente corretto non ha nessuna importanza, stiamo parlando di una ditta privata che non sta scrivendo un atto ufficiale presso un notaio, ma un regolamento di un gioco.

Si piega la lingua alle proprie esigenze per svariati motivi sia narrativi che linguistici, ma qui diventa stranamente un problema.

E per la cronaca a me non piacciono schwa ed asterischi vari, ma credo che qui il problema non sia la correttezza grammaticale.

Purtroppo hai torto. È grammaticalmente scorretto, e linguisticamente una forzatura ingiustificabile.

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[phalanx]

E allora?
C’è una legge che vieta di scrivere in modo scorretto?
La forzatura è una precisa scelta politica, che sia ingiustificabile è un tuo giudizio che riguarda solo te e non vale per me

 

[Badger28]

Non ho mai detto fosse questione di moda né tanto meno che possa risultarne lesa la maestà della lingua italiana o cose del genere. Quello che non mi va giù sono, da un lato, l'idea secondo cui si possano combattere le discriminazioni cambiando forzosamente il linguaggio, che è una realtà sì mutevole, ma non certo plasmabile a piacimento, a meno di non volerla separare dalla realtà sociale di riferimento; e, dall'altro, la concezione per cui le regole grammaticali di una lingua siano in grado di causare di per sé discriminazioni. Ogni lingua ha le sue contraddizioni e già tempo fa, da qualche parte in questo forum, qualcuno faceva giustamente notare come vi siano società ancora fortemente patriarcali, come il Giappone, in cui la lingua diffusa tende a non distinguere i mestieri in base al genere (per farlo si aggiunge un suffisso ulteriore, spesso tralasciato, perché raramente utile ai fini del discorso). Specularmente, da noi ci sono situazioni paradossali, in cui un mestiere perlopiù declinato al maschile, come quello dell'avvocato, viene ad oggi praticato da persone di maggioranza femminile che sovente rifiutano di essere chiamate "avvocate", rivendicando l'ormai acquisita neutralità del termine, nonostante la derivazione latina renderebbe naturale declinarlo al femminile.

BRAVO.
Questo punto mi fa andare via di testa. I fenomeni del nuovo Puritanesimo SJW pretenderebbero che queste donne utilizzassero "avvocata" contro la loro volontà, perchè... "Giusto così. E taci.". LO FANNO PER LORO (??). A me mette i brividi, seriamente. E' un esempio come tanti, ma ...tanti davvero.

 

[Badger28]

E allora?
C’è una legge che vieta di scrivere in modo scorrretto?
La forzatura è una precisa scelta politica, che sia ingiustificabile è un tuo giudizio che riguarda solo te e non vale per me

Infatti nessuno sta dicendo che sia una pratica illegale o passibile di sanzioni o altro.
Stiamo dicendo, civilmente, che è inopportuno, adducendo valide ragioni.

 

[Salironth]

Infatti nessuno sta dicendo che sia una pratica illegale o passibile di sanzioni o altro.
Stiamo dicendo, civilmente, che è inopportuno, adducendo valide ragioni.

Soprattutto ne va della fruibilità dei regolamenti. Un regolamento alla fine è come un documento normativo. Va redatto secondo la lingua corrente, non secondo la lingua che vorremmo. Sennò c'è sempre l'esperanto: magari i tempi sono più maturi che in passato per riproporlo. Non credo, ma chissà.

 

[phalanx]

Infatti nessuno sta dicendo che sia una pratica illegale o passibile di sanzioni o altro.
Stiamo dicendo, civilmente, che è inopportuno, adducendo valide ragioni.

Il fatto è che io non ritengo sia inopportuno.
Il mondo è pieno di ditte che fanno scelte dichiaratamente politiche.
Un privato (ms) ha deciso di farlo anche nel mondo dei giochi rischiando di perdere soldi per lanciare un messaggio. Probabilmente ha pensato che fosse più dirompente questo rispetto ad un semplice comunicato stampa a favore della causa LGBTQ+ sapendo perfettamente che avrebbe perso clienti.

 

[Badger28]

Il fatto è che io non ritengo sia inopportuno.
Il mondo è pieno di ditte che fanno scelte dichiaratamente politiche.
Un privato (ms) ha deciso di farlo anche nel mondo dei giochi rischiando di perdere soldi per lanciare un messaggio. Probabilmente ha pensato che fosse più dirompente questo rispetto ad un semplice comunicato stampa a favore della causa LGBTQ+ sapendo perfettamente che avrebbe perso clienti.

Ma tu ci credi veramente? Cioè credi che Netflix abbia fatto la svolta LGBTQ+ come grande rischio a discapito dei propri affari? Che l'esplosione woke sia coraggiosa e "costosa"?
E invece... no.
A parte qualche polemicuccia come questa, la verità è che l'inclusività "a qualsiasi costo" tira, tira a manetta. Ti porta premi, visibilità, fa marketing e di fatto alla fine aumenta le vendite. Ad essere demodé è che vi si oppone, ormai.

 

[phalanx]

Credo che potrebbe essere più remunerativa in America che in Italia come scelta.

 

[Badger28]

Credo che potrebbe essere più remunerativa in America che in Italia come scelta.

Su questo sono d'accordo. Ma l'andazzo è lo stesso.

 

[esyak]

Vedilo come un errore di battitura, tanto oramai molte case di produzione non fanno più fare controlli accurati sulle traduzioni (vedi Cranio, GiochiX, e ultimamente un po' anche Ghenos e Giochi Uniti) e passa avanti

 

[Salironth]

Il fatto è che io non ritengo sia inopportuno.
Il mondo è pieno di ditte che fanno scelte dichiaratamente politiche.
Un privato (ms) ha deciso di farlo anche nel mondo dei giochi rischiando di perdere soldi per lanciare un messaggio. Probabilmente ha pensato che fosse più dirompente questo rispetto ad un semplice comunicato stampa a favore della causa LGBTQ+ sapendo perfettamente che avrebbe perso clienti.

Da un punto di vista formale tu hai ragione, ma mi viene naturale chiederti: quando compri un gioco vuoi sentirti un cliente o un giocatore? E poi pretendere di essere "inclusivi" forzando una lingua e rischiando di conseguenza di perdere séguito, cioè giocatori e quindi occasioni di gioco, non mi sembra una gran trovata. Poi per carità, non è manco una questione capitale, è giusto che si rimanga coi piedi per terra. Non è che stiano discriminando qualcuno in particolare con la loro scelta (a parte gli sparuti materialisti come me, s'intende). Stanno semplicemente rendendo più farraginosi i loro regolamenti, che d'ora in poi avranno un connotato politico neanche tanto nascosto. Però a me sembra deleterio oltreché contraddittorio. Recentemente si parlava in un altro thread del fatto che affrontare direttamente qui in Tana questioni ed opinioni politiche minerebbe alla radice la convivenza pacifica fra i goblin, per il semplice fatto che le divergenze politiche scaturiscono da diverse vedute del mondo e della libertà di ciascuna persona. Perciò qui, come di norma nelle associazioni ricreative, non è ammesso parlare di questioni che rischierebbero di portare inimicizie e rancori fra persone che sarebbero chiamate a giocare insieme o, nel nostro caso, a discutere pacificamente (ma appassionatamente) di giochi.
Ecco, vedersi sbattute le opinioni politiche degli editori sui regolamenti non è che sia particolarmente piacevole. Alla prima occasione in cui sono riunite al tavolo persone di estrazione opposta salta la serata. E magari pure il tavolo. Letteralmente.

 

[Roncolord]

[...]. Il che mi porta al seguente problema: gli ambiti culturali presso cui dilagano queste idee hanno il vizio di adottare un metodo retorico scorretto e manicheo, che è quello per cui se non concordi con la loro proposta politica allora sei automaticamente dall'altra parte della barricata. Perciò vedere certe proposte nel mondo dei giochi da tavolo mi preoccupa non poco.
[...]

Taglio il resto non perchè non concordo (sono d'accordo con te), ma perchè rispondo esattamente a questo punto.
Non credo che qualcuno avrebbe criticato MS se avesse usato il maschile (o anche il femminile). Altrimenti dovrebbe essere criticato qualunque manuale italiano. Fare una scelta specifica vuol dire "qualificare" la propria posizione, come qualcuno ha detto sopra. Ora, d'accordo che la politica è ovunque, ma devo davvero sopportare di leggere un librogame come un manifesto politico, pagato però con i miei soldi? Perchè devo sopportare una cosa del genere? Se mi dissocio sono contro l'inclusività, o solo contro un certo modo di manifestarla.
E per finire: Io sono certo, certissimo, che queste modalità siano quanto di più divisivo esista. Quello che io trovo terrificante è che tutte queste istanze (uso un termine neutro, per me sono ben altre) comprendenti schwa, neopronomi ecc colpiscono chi di suo è già tollerante. Sono sicuro che la capacità di queste argomentazioni di attecchire presso i circoli di Forza Nuova sia piuttosto bassina, quindi chi viene esasperato è proprio chi di suo sarebbe inclusivo. E se non lo è, questo non lo farà diventare tale.

 

[volmay]

Tra l’altro non siamo neanche abituati a leggere in quel modo… ancora non mi è capitato di leggere un testo con questo “nuovo sistema”, ma mi viene in mente che, pur sapendo il mio dialetto, troverei difficile leggere naturalmente un testo scritto in quell’idioma.

 

[volmay]

Taglio il resto non perchè non concordo (sono d'accordo con te), ma perchè rispondo esattamente a questo punto.
Non credo che qualcuno avrebbe criticato MS se avesse usato il maschile (o anche il femminile). Altrimenti dovrebbe essere criticato qualunque manuale italiano. Fare una scelta specifica vuol dire "qualificare" la propria posizione, come qualcuno ha detto sopra. Ora, d'accordo che la politica è ovunque, ma devo davvero sopportare di leggere un librogame come un manifesto politico, pagato però con i miei soldi? Perchè devo sopportare una cosa del genere? Se mi dissocio sono contro l'inclusività, o solo contro un certo modo di manifestarla.
E per finire: Io sono certo, certissimo, che queste modalità siano quanto di più divisivo esista. Quello che io trovo terrificante è che tutte queste istanze (uso un termine neutro, per me sono ben altre) comprendenti schwa, neopronomi ecc colpiscono chi di suo è già tollerante. Sono sicuro che la capacità di queste argomentazioni di attecchire presso i circoli di Forza Nuova sia piuttosto bassina, quindi chi viene esasperato è proprio chi di suo sarebbe inclusivo. E se non lo è, questo non lo farà diventare tale.

Hai ragione da vendere: questi sistemi non creano inclusività, ma esasperano gli estremismi.

 

[Badger28]

E per finire: Io sono certo, certissimo, che queste modalità siano quanto di più divisivo esista. Quello che io trovo terrificante è che tutte queste istanze (uso un termine neutro, per me sono ben altre) comprendenti schwa, neopronomi ecc colpiscono chi di suo è già tollerante. Sono sicuro che la capacità di queste argomentazioni di attecchire presso i circoli di Forza Nuova sia piuttosto bassina, quindi chi viene esasperato è proprio chi di suo sarebbe inclusivo. E se non lo è, questo non lo farà diventare tale.

THISSSS...tantissimo... e non c'è niente da fare, non entra loro in testa questo concetto. Eppure è semplice.

 

[esyak]

Tra l’altro non siamo neanche abituati a leggere in quel modo… ancora non mi è capitato di leggere un testo con questo “nuovo sistema”, ma mi viene in mente che, pur sapendo il mio dialetto, troverei difficile leggere naturalmente un testo scritto in quell’idioma.

Devi pronunciarli in napoletano, oramai sta diventando una lingua parlata in tutta Italia
"unə giocatorə" diventa "un giocator" con l'ultima vocale lunga ( un giocatoor)
"unə bambinə" diventa "un bambin" con l'ultima vocale lunga ( un bambiiin)

 

[Taiglander]

E' interessante questa tua osservazione. Ma ti faccio presente che loro non vogliono affatto che tu legga lo schwa come "o" perchè tu ti consideri maschio. NON è una soluzione grafica sostitutiva a o/a.
Sei tu che lo stai interpretando così, ma loro, credimi, non sarebbero d'accordo. Devi anche pronunciarlo. E riflettere....oppure, no.

Grazie per la precisazione, ma il fatto che stiano sviluppando un linguaggio "inclusivo" che presuppone una nuova ortografia e pure una pronuncia, non cambia la mia opinione. La cosa non mi scandalizza. Non lo percepisco né come un attacco alla lingua, né come un attacco alla mia identità di genere. Non sento il bisogno di fare polemiche né di stracciarmi le vesti. Se trovo un regolamento con schwa sparsi a destra e sinistra, il mio cervello è ancora in grado di leggere e capire il contenuto. Se lo leggo ad alta voce, lo leggo in modo da potermici ritrovare in quanto maschio etero, esattamente come le dichiarazioni su di un modulo non le leggerei mai "illa sottoscrittoa natoa a...". Ma pensare che magari qualcuno, che finora non aveva altre opzioni rispetto a leggere al maschile o al femminile, possa finalmente ritrovarsi e sentirsi un po' più accettato, mi fa piacere. I disagi e le lotte di persone LGBT non li vivo sulla mia pelle e non li posso capire, ma non sento per questo il bisogno di lottare per il mantenimento dello status quo, come se fossi una vittima (che non sono).

Detto questo, penso che questo nuovo tipo di linguaggio, essendo artificiale, non attecchirà mai. Ma, ripeto, non mi disturberebbe se mai lo dovessi leggere in un manuale.
Poi ognuno è libero di protestare e, se vuole, boicottare. Non sarò io a farlo.

 

[esyak]

Grazie per la precisazione, ma il fatto che stiano sviluppando un linguaggio "inclusivo" che presuppone una nuova ortografia e pure una pronuncia, non cambia la mia opinione. La cosa non mi scandalizza. Non lo percepisco né come un attacco alla lingua, né come un attacco alla mia identità di genere. Non sento il bisogno di fare polemiche né di stracciarmi le vesti. Se trovo un regolamento con schwa sparsi a destra e sinistra, il mio cervello è ancora in grado di leggere e capire il contenuto. Se lo leggo ad alta voce, lo leggo in modo da potermici ritrovare in quanto maschio etero, esattamente come le dichiarazioni su di un modulo non le leggerei mai "illa sottoscrittoa natoa a...". Ma pensare che magari qualcuno, che finora non aveva altre opzioni rispetto a leggere al maschile o al femminile, possa finalmente ritrovarsi e sentirsi un po' più accettato, mi fa piacere. I disagi e le lotte di persone LGBT non li vivo sulla mia pelle e non li posso capire, ma non sento per questo il bisogno di lottare per il mantenimento dello status quo, come se fossi una vittima (che non sono).

Detto questo, penso che questo nuovo tipo di linguaggio, essendo artificiale, non attecchirà mai. Ma, ripeto, non mi disturberebbe se mai lo dovessi leggere in un manuale.
Poi ognuno è libero di protestare e, se vuole, boicottare. Non sarò io a farlo.

Non credo che ci sia bisogno di una nuova lettera perché una persona che non si identifichi in un maschio o in una femmina possa leggere un testo senza sentirsi discriminato, il nostro cervello è in grado di elaborare e adattare le parole che leggiamo per comprenderle.

“Non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una paolra, l’uinca csoa imnorptate è che la pimra e la ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato può serbmare mloto cnofuso e noonstatne ttuto si può legerge sezna mloti prleobmi. Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongi letetra una ad una, ma la paolra nel suo isineme”

Inoltre se bisogna sentirsi discriminati perché non inclusi in qualcosa è abbastanza ridicolo, non si può pretendere che tutto sia per tutti. E' come se io (che porto occhiali con una gradazione molto alta) dovessi sentirmi discriminato perché la RayBan non produce occhiali da sole con la mia gradazione.

Senza pensare poi ad altri ambiti, ad esempio quello sportivo. E' giusto che un uomo trans possa competere in una gara di sollevamento pesi contro altre donne?

 

[Tullaris]

Una domanda. Nel caso specifico si parla di un Libro Game. Ma tutto il testo del libro game è scritto in questo modo?
Perchè passi un regolamento, anche se non mi piace, ma lo leggo una/due volte e poi lo metto via. Un conto è tutto un libro scritto in questo modo, che non saprei neanche come pronunciare bene.