Di recente ho giocato a:
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Cooper Island in 3, tutti conoscevano già il gioco (in 2 eravamo già alla terza partita).
Il primo a giocare è quello con meno esperienza (una cosa che conta tantissimo in questo gioco), decide di provare ancora la strategia delle casse che lo aveva deluso alla prima partita e con la quale aveva sfigurato, mentre io l'ultima volta l'avevo sfruttata benissimo e mi aveva garantito la vittoria. Da secondo scelgo di non impegolarmi in situazioni di conflitto e punto alle barche, il terzo giocatore mi segue nei primi due turni fornendomi quindi qualche risorsa extra. Poi le nostre strade si dividono, lui per l'ennesima volta focalizza tutto sulle statue, io diversifico maggiormente rispetto al solito. Dopo le 2 barche che mi sbloccano il primo lavoratore extra, faccio 2 casette, per avere il lavoratore specializzato e 2 statue all'ultimo turno per il secondo lavoratore specializzato. I primi 2 sbloccati sono quelli che mi forniscono un PV ogni fine round ma mi costano un cibo in più, anche se riduco 1 al totale grazie all'abilità pescata nella carte.
Il mio avversario principale è quello che spinge tutto sulle casse, grazie alla fortezza recupera molto durante l'ultimo turno e al conteggio finale è avanti di 3PV... però la cosa mi sembra strana, ho la sensazione di aver fatto un partitone rispetto alle altre volte e torno a conteggiare gli spostamenti delle navi... e salta fuori che non avevo preso una tessera da 5PV al superamento di un porto con i PV di rendita per i lavoratori.
Vittoria mia a 36 PV, miglior prestazione fin qui a questo bel gioco.
Non so per quanto possa tenere alto il nostro interesse, qualche dubbio sulla longevità mi rimane perché le strategie sono essenzialmente 4. Però è anche vero che mischiate tra loro garantiscono un discreto numero di combinazioni diverse e soprattutto questo è un gioco di scelte molto sofferte e decisioni difficili da prendere per le implicazioni che hanno. Credo che rimarrà in collezione, per ora piace moltissimo e non solo a me.
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Il Castello in 3, seconda partita a distanza di anni.
Per qualche recondito motivo non l'ho mai venduto e anche ora dopo una partita non completamente appagante, non riesco a decidermi a metterlo in vendita.
Si tratta di un peso medio targato Inka e Markus Brand (autori di Village), semplice nelle regole, veloce nei turni, ma per niente banale nelle scelte.
Ho idea che necessiti qualche partita per essere giocato con cognizione forse è questo che voglio tenerlo, continuo a vederci la promessa di partite più interessanti.
I giocatori hanno in mano 8 carte per 6 ruoli (prendo a prestito la descrizione che si trova qua in Tana nella recensione):
1) Messaggero: permette al giocatore di guadagnare immediatamente 8 talleri.
2) Commerciante: piazzate un aiutante vicino ad un carro di risorse.
Inoltre tutti i giocatori presenti sui carri prendono le risorse indicate e ne pagano una alla torre.
3) Muratore: chi sceglie il muratore può prendere un tipo di risorsa (tutte le unità ma di un solo tipo) dalla torre, può costruire fino a 2 edifici (che gli valgono talleri in base alle risorse impiegate) e può pagare per piazzare fino a 2 aiutanti all'interno del castello.
4) Scalpellino: consente comprare le risorse dai Lavoratori avversari, può erigere fino a 2 edifici (che gli valgono punti vittoria) e può pagare per mettere fino a 2 aiutanti nel castello.
5) Lavoratore: appena un giocatore gira la propria carta Lavoratore prende le risorse indicate e le mette sulla carta; se le risorse non vengono comprate da altri giocatori in quel turno, vengono guadagnate dai rispettivi giocatori, i quali possono costruire fino a 2 edifici (guadagnando però, solo la metà dei punti vittoria).
6) Capomastro: permette al giocatore di riprendere in mano tutte le carte giocate fino a quel turno; inoltre se in quel turno vengono eretti degli edifici dagli avversari, il giocatore guadagna 5 punti vittoria per ogni costruzione.
Ieri ho vinto, nonostante le scelte di uno dei miei avversari fossero continuamente a mio sfavore: quando giocavo il Lavoratore, lui aveva lo Scalpellino e perdevo una risorsa, quando l'altro avversario aveva il Capomastro, lui costruiva, per non parlare di quando son stato scalzato dal suo Commerciante e da quello del terzo giocatore contemporaneamente.
Come sia andata a finire è poco chiaro, so solo che entrambi hanno costruito a pochi turni dal termine col Muratore (facendo soldi e non PV) mentre io avevo il Capomastro e ho intascato 10 punti così gratuiti, per poi dare la mazzata conclusiva col mio Scalpellino, grazie ad un bell'edifico da molti PV, quando gli altri ormai non avevano più nulla da fare.
Devo dire che le dianamiche di gioco si prestano a tanti ragionamenti, la lettura delle scelte degli avversari è fondamentale per l'esito della partita e tiene davvero molto alta la tensione, a patto che si sappia come si sviluppa la contesa (la prossima volta cercherò di non dimenticarmelo).
Chiudiamo con I CIARLATANI DI QUEDLINBURG: terza sconfitta giornaliera, per 57- 42. Alb si tiene dietro nel punteggio fin dall'inizio per sfruttare le code di ratto e sfrutta appieno il gettone nero, mentre a me il verde esce quasi sempre nelle primissime pescate, per cui faccio fatica pure ad ottenere gemme.Gioco molto bello, da insulti continui al sacchetto e alla sfiga. All'ultimo turno lui, già partendo avanti, riesce a dare fondo al suo sacchetto senza sballare, io devo forzare e supero i 7 punti bianchi. Niente, oggi proprio non è giornata.
Oh, ho giocato anche io proprio questa sera ai
Ciarlatani di Quedlinburgo con la mia compagna e ho perso 60 a 42, con andamento analogo. Lei è stata dietro per 6 turni su 9, ha recuperato con le code di topo e ha piazzato l'affondo finale, mentre io ho fatto esplodere 2 volte su 3 il calderone negli ultimi turni.
Questo gioco va giocato da family o ci s'incazza troppo... però che bel family!