sharunasbresson
Babbano
1 anno con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
First reaction SHOCK!
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- 3 Gennaio 2015
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Ho appena finito la mia quarta partita in pochi giorni. Una partita a 2 giocatori, una 3 e due a 4.
La mia impressione è quella di trovarmi di fronte ad un grande gioco nascosto e molto fragile.
Cerco di spiegarmi: il gioco è divertentissimo, grazie ad una fluidità e velocità dei turni di gioco invidiabile.
Questa fluidità rischia di non giovargli perché il target del gioco sono secondo me i giocatori più esigenti che rischiano però se non si soffermano su alcune dinamiche inusuali di scambiarlo per un gioco leggero.
Non è importante cosa si riesce a realizzare ma quanto in fretta e quanto efficientemente lo si riesce a fare.
é un gioco di ottimizzazione. Ci sono molti modi di realizzare tutto ma i diversi modi costano quantità di tempo e di risorse lievemente diverse (un lievemente che fa tanta differenza).
Un'altra componente nascosta dall'eleganza delle meccaniche è l'importantissima interazione.
Nella logica di ottimizzare è fondamentale saper commerciare e tenere ben d'occhio la plancia degli altri giocatori per innestare su di esse la propria catena di approvvigionamento.
Proprio questa necessità di commerciare (necessità che peraltro può essere praticata in modo e momenti molto diversi con conseguenti diverse strategie) attenua l'incidenza dell'alea che le numerose pesche di carte potrebbero suggerire.
Le carte sono sicuramente l'elemento di fragilità del gioco: mi fanno pensare a quelle di agricola (non per come si usano ma per come contribuiscono a pregi e difetti del gioco) e non mi stupirebbe se
come avvenne per Agricola i giocatori trovassero delle carte da eliminare dal gioco.
Allo stesso tempo questa valutazione delle carte andrà fatta con ponderatezza perché proprio la loro imprevedibilità regala al gioco profondità costringendo a una ottimizzazione che non si limiti alla soluzione di un puzzle. L'ottimizzazione consiste proprio nel trasformare in opportunità gli imprevisti e nel costruire una città duttile abbastanza da poterlo fare.
Era da tempo che non giocavo un german così stimolante e divertente al tempo stesso. Lo eleggo al momento come il mio "intervallo" d'elezione tra un 18xx e l'altro.
La mia impressione è quella di trovarmi di fronte ad un grande gioco nascosto e molto fragile.
Cerco di spiegarmi: il gioco è divertentissimo, grazie ad una fluidità e velocità dei turni di gioco invidiabile.
Questa fluidità rischia di non giovargli perché il target del gioco sono secondo me i giocatori più esigenti che rischiano però se non si soffermano su alcune dinamiche inusuali di scambiarlo per un gioco leggero.
Non è importante cosa si riesce a realizzare ma quanto in fretta e quanto efficientemente lo si riesce a fare.
é un gioco di ottimizzazione. Ci sono molti modi di realizzare tutto ma i diversi modi costano quantità di tempo e di risorse lievemente diverse (un lievemente che fa tanta differenza).
Un'altra componente nascosta dall'eleganza delle meccaniche è l'importantissima interazione.
Nella logica di ottimizzare è fondamentale saper commerciare e tenere ben d'occhio la plancia degli altri giocatori per innestare su di esse la propria catena di approvvigionamento.
Proprio questa necessità di commerciare (necessità che peraltro può essere praticata in modo e momenti molto diversi con conseguenti diverse strategie) attenua l'incidenza dell'alea che le numerose pesche di carte potrebbero suggerire.
Le carte sono sicuramente l'elemento di fragilità del gioco: mi fanno pensare a quelle di agricola (non per come si usano ma per come contribuiscono a pregi e difetti del gioco) e non mi stupirebbe se
come avvenne per Agricola i giocatori trovassero delle carte da eliminare dal gioco.
Allo stesso tempo questa valutazione delle carte andrà fatta con ponderatezza perché proprio la loro imprevedibilità regala al gioco profondità costringendo a una ottimizzazione che non si limiti alla soluzione di un puzzle. L'ottimizzazione consiste proprio nel trasformare in opportunità gli imprevisti e nel costruire una città duttile abbastanza da poterlo fare.
Era da tempo che non giocavo un german così stimolante e divertente al tempo stesso. Lo eleggo al momento come il mio "intervallo" d'elezione tra un 18xx e l'altro.