vincyus
Onnisciente
10 anni con i Goblins!
Osservatore
1 anno con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
First reaction SHOCK!
Riporto dal mio post su facebook:
"Bios: Origins second edition
Potrebbe entrare nella mia top 3 di giochi di civilizzazione.
Prima partita in 2, in cui homo hobbit si dedica a guerra e urbanizzazione creando schiavi sapiens. Mentre i poveri sapiens puntano tutto su misticismo e cultura e vengono soverchiati dalla devastante macchina della politica hobbit (detta così suona proprio ridicola XD).
La partita ovviamente è come tutte le prime partite, di prova... abbiamo testato il gioco base (solo razze landfolk) con regole avanzate (le regole base sono troppo castrate). Lettura continua del regolamento, del tipo faccio un'azione e poi sto 10 minuti a leggere il manuale. Sono sicuro che alcune cose le abbiamo sbagliate... poi come al solito eklund si ci mette d'impegno per scriverli male (anche se questo non è tra i suoi peggiori, superare rinascimento è cosa difficile).
Il gioco ci vede alla guida di una delle 4 subspecie di razze predatrici derivate dalle scimmie... la partita si divide in 4 epoche e la lunghezza della partita è decisa dai giocatori, dipende da quante volte sfidano gli dei e reclamano la cometa che indica il passaggio successivo di era (era antica, medievale, della ragione e della globalizzazione). Nel gioco sviluppiamo il cervello della nostra razza tra emozioni, vocabolario e volontà... la gestione del cervello ci porta a incanalare la nostra partita a seconda dei concetti che si dividono tra quello culturale, politico e industriale.
Chi punta a quello culturale, sicuramente cercherà di convertire i propri avversari e sarà avvantaggiato nelle sfide contro gli dei.
Chi punta a quello politico, punta all'urbanizzazione e alla schiavitù dei propri avversari.
Chi punta a quello industriale, vorrà distinguersi per diversità e pacifismo... cercando di sviluppare più concetti possibili e ottenere il maggior quantitativo di informazioni.
Mettiamoci anche cataclismi, pestilenze e eventi che cambieranno continuamente il clima nel mondo. Inoltre i maledetti dissidenti cercheranno di far cadere la nostra classe dominante per cercare di fondarne una nuova.
E' un gioco molto complesso ma che come tutti i giochi di Eklund regala emozioni e storie vissute... io oramai li gioco più per l'esperienza che per la vittoria. Per me è un capolavoro e sicuramente il migliore della trilogia BIOS."
"Bios: Origins second edition
Potrebbe entrare nella mia top 3 di giochi di civilizzazione.
Prima partita in 2, in cui homo hobbit si dedica a guerra e urbanizzazione creando schiavi sapiens. Mentre i poveri sapiens puntano tutto su misticismo e cultura e vengono soverchiati dalla devastante macchina della politica hobbit (detta così suona proprio ridicola XD).
La partita ovviamente è come tutte le prime partite, di prova... abbiamo testato il gioco base (solo razze landfolk) con regole avanzate (le regole base sono troppo castrate). Lettura continua del regolamento, del tipo faccio un'azione e poi sto 10 minuti a leggere il manuale. Sono sicuro che alcune cose le abbiamo sbagliate... poi come al solito eklund si ci mette d'impegno per scriverli male (anche se questo non è tra i suoi peggiori, superare rinascimento è cosa difficile).
Il gioco ci vede alla guida di una delle 4 subspecie di razze predatrici derivate dalle scimmie... la partita si divide in 4 epoche e la lunghezza della partita è decisa dai giocatori, dipende da quante volte sfidano gli dei e reclamano la cometa che indica il passaggio successivo di era (era antica, medievale, della ragione e della globalizzazione). Nel gioco sviluppiamo il cervello della nostra razza tra emozioni, vocabolario e volontà... la gestione del cervello ci porta a incanalare la nostra partita a seconda dei concetti che si dividono tra quello culturale, politico e industriale.
Chi punta a quello culturale, sicuramente cercherà di convertire i propri avversari e sarà avvantaggiato nelle sfide contro gli dei.
Chi punta a quello politico, punta all'urbanizzazione e alla schiavitù dei propri avversari.
Chi punta a quello industriale, vorrà distinguersi per diversità e pacifismo... cercando di sviluppare più concetti possibili e ottenere il maggior quantitativo di informazioni.
Mettiamoci anche cataclismi, pestilenze e eventi che cambieranno continuamente il clima nel mondo. Inoltre i maledetti dissidenti cercheranno di far cadere la nostra classe dominante per cercare di fondarne una nuova.
E' un gioco molto complesso ma che come tutti i giochi di Eklund regala emozioni e storie vissute... io oramai li gioco più per l'esperienza che per la vittoria. Per me è un capolavoro e sicuramente il migliore della trilogia BIOS."