What If…: Arcane Legions

Iniziamo le danze con quella che potrebbe essere una vera e propria serie di articoli con il "Warhammer dei poveri" che all'epoca fece molto parlare di sé: Arcane Legions

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Arcane Legions

"Uh là là! Un'altra serie che non vede l'ora di essere procastinata al pari di Summoner Wars 2nd Edition, Smash Up, o quelle due recensioni che hai promesso di pubblicare ma che hai ancora in bozza…"

Senti, coscienza: a rallentarmi sono le immagini di repertorio! Sono una capra a fare foto e nemmeno mi ci voglio impegnare, ok?!

"Dovresti lavorare su questa tua repulsione cronica al far bene le cose…"

E tu lavorare su questa tua irrefrenabile voglia di rompere! Iniziamo…

Perché "What if"?

Siamo nell'epoca dei remake: dai film, alle serie tv, ai videogiochi e... sì, perfino nei giochi da tavolo, ciclicamente una vecchia pietra miliare del suo ramo di intrattenimento viene riesumata e rilanciata nel mercato, rinnovandosi per i tempi che corrono.

C'è stato un periodo in cui la Fantasy Flight Games creò un'intera "armata" di giochi remake; uno dei più noti fu senza ombra di dubbio Nexus Ops, tamarrizzato fino allo schifo con alieni super blubbosi, marines incazzati e una veste grafica molto grimdark (fa un sacco ridere che questa "nuova" edizione del gioco sia diventata, a sua volta, molto rara da reperire: come minimo, la si trova sui mercatini al prezzo di lancio dell'epoca...)

Quel che non veniva palesemente "remakeggiato", veniva riplasmato in parte o in toto… Tutti ricorderanno il prolifico periodo in cui la Fantasy Flight e la Games Workshop collaborarono tra di loro (prima che la seconda mandasse affanbrodo tutti per affermarsi come la "EA" o la "Apple" della situazione, con il suo harem di giochi e accessori super-specifici venduti al modico prezzo di otto reni e mezzo)

Comunque, tra le tante perle che questa collaborazione ci regalò, tutti ricordiamo Forbidden Stars, palese remake dello storico gioco da tavolo di Starcraft.
In pratica: un gioco con la licenza della Blizzard, che diventa un gioco con la licenza della Games Workshop, ma che mantiene le meccaniche del gioco con la licenza della Blizzard dell'epoca… Credo che, per effetto farfalla, siano appena esplose le navi madre di Zerg e Tyranids…

"Simone, stai di nuovo divagando: ti dispiace andare al punto?"

Non rompere, ci sto arrivando

"Signori: qui la cosa andrà sulle lunghe. Vado a prendere un caffé per tutti..."

Idiota...

Ehm... Dove ero rimasto? Ah, si!

Va detto che, gran parte di questi remake non erano dei semplici "Và, ristampiamo tutto così ci pigliamo le grazie di nuovi millenialscemi e vecchi boomerincoCOMERI!": vi sono correzioni, modifiche, buff-nerf di elementi del gioco… In alcuni casi, l'intero gameplay viene completamente rivisitato (Forbidden Stars) o vengono aggiunte nuove varianti nel gioco (Cave Troll, Nexus Ops)… Insomma: non è un banale spremere la vacca; si vede che la gente si impegna dietro a questa roba.

A fronte di ciò, sono sicuro che molti di noi avranno pensato "Chissà se rifanno questo o quel gioco?!" infatti io, ad esempio, non ho mai smesso di sognare un remake di Monsters Menace America o un qualche editore che finalmente si degni di pubblicare anche gli aracnosamurai e le amazzomantidi in X-Bugs\Micro Mutants (no, sul serio! Che male ha fatto quel gioco, che tempo tre mesi esplode?!! Ha avuto più scambi di editore quel titolo che una putt...)

"Simone, piano con certi paragoni! E comunque, vieni al sodo: sei arrivato ad oltre 3000 caratteri di testo e ci stai ancora girando intorno!"

Adesso conti pure?! Va beh: questo è lo scopo della serie "What If": prendere titoli che mi piacciono e parlare di cosa io migliorerei di essi in un loro ipotetico rilancio.

Non mi perderò in superflue premesse su soggettività et similia: confido che con voi membri della tana non serva spiegare l'ovvio (non siamo mica in quella cloaca facebokkiana del gruppo "G...)

"MUOVITIIIIIIII!!!"

E che caz… Iniziamo

Arcane Legions: un grande, bellissimo fuoco di paglia

Per la mera recensione del gioco, vi rimando ovviamente all'apposito articolo. Mi limiterò a riepilogare i pregi sui quali tutta la comunità ludica è unanime:

  • basso costo (tutt'oggi, se ci si accontenta dei fantini, con due o tre box introduttivi sei a posto);
  • ottimo rapporto tra semplicità del regolamento e profondità dal gameplay (solo il fatto che parliamo di truppe reggimentate, e quindi vincolate ad un rigido sistema di movimento, basta per rendere questo gioco più profondo di uno skirmish medio - e mi prendo tutte le responsabilità di questa affermazione!).

E come pregio-bonus ne aggiungo uno personale: l'ottimizzazione.
Di solito, in questo genere di giochi, gli autori hanno due scelte: o creare un gioco dell'oca guerrafondaio intortato con miniature e miniaturone varie (no no, C'Mon! Stai al tuo posto. Non stiamo parlando di te, davvero…), oppure creare una saga di tomi che la Storia Infinita, i Cicli di Asimov e la saga di Harry Potter messi insieme, al confronto, sono il menù della rosticceria sottocasa (no, Games Workshop dei tempi d'oro. Con te ho finito! Su, vai di là a bisticciarti con la Blizzard su chi abbia bimbominkizzato maggiormente il proprio universo futuristico…)

Sembra impossibile una via di mezzo. Eppure, Arcane Legions fa una cosa geniale: "comprimere" tutte le informazioni necessarie a giocare una specifica truppa in due sulla "basetta" che ospita le miniature, e nell'apposita carta di gioco. E tra formazioni diverse, in presenza degli stessi modelli, le informazioni sono le stesse. Quindi, come detto: possibilità di giocare ad un titolo con una profondità decente senza portarsi dietro l'equivalente ludico della sacra Bibbia. Bene così! (anche se, come vedrete alla fine dell'articolo, questo stesso sistema ha ampio margine di miglioramento)

Purtroppo, per ragioni che altri utenti hanno già spiegato in articoli appositi, il gioco, dopo un ultimo colpo di coda costituito dal rilascio dei "titani" (miniaturone così grandi da prendersi, da sole, una formazione grande), il gioco morì

Questo ci porta alla fatidica domanda

"FINALMENTE, aggiungerei…"

Zitto, tu!

Cosa migliorerei

Arcane Legions è un ottimo gioco, le cui meccaniche sono invecchiate bene malgrado gli anni passati; ma ovviamente non è perfetto. Nella fattispecie, se decidessero di riesumarlo, io migliorerei diversi punti, che dividerò in Estetica, Marketing e Meccaniche:

Estetica

Miniature coerenti

Ovviamente, NON parlerò male della qualità delle miniature del gioco, con la loro plastica mediocre (va detto: comunque migliore dei giochi da tavolo dell'epoca) e le miniature speciali pre-dipinte che andrebbero prese e bruciate.

Questo è un "non-difetto". Nel senso, è una di quelle cose che un giocatore dovrebbe mettere in conto: se i box costavano così poco, inevitabilmente a qualcosa dovevano rinunciare...

Ma c'è un dettaglio che, tecnicamente, non dipende dai costi di produzione: la mera bellezza dei modelli.
A parte che ci sono alcuni modelli comuni, come i legionari, che sono paradossalmente più dettagliati e curati di quelle che dovrebbero essere le miniature speciali rilasciate nei boost… Alcune di esse, in particolare, hanno un'estetica buttata sul "buona la prima".
I robot della situazione, ad esempio, sembrano una brutta copia dei robottoni di Warmachine; mentre qui e lì ci sono, buttati at cazzum, l'immancabile "bestiame" di razze tolkeniane.
Guarda caso, i modelli speciali che si salvano sono quelli più fedeli a quello che dovrebbe essere l'incipit storico del gioco (giusto per nominarne uno per fazione: i leoni di pietra degli Han, gli Anubis degli Egizi e i minotauri Romani)

Insomma: il materiale mitologico storico dal quale prendere ispirazione, pur con qualche licenza poetica, non manca di certo… Voi pensate, dovessero fare un ulteriore titano, che figata immensa sarebbe l'equivalente armato e corazzato del Cavallo di Troia, o un gigantesco Colosso di Rodi animato!

Marketing

Come molti sapranno, il gioco era parzialmente collezionabile: ci stavano il set base, i blocchi di fanteria e cavalleria e, infine, i boost pack, contenente un numero variabile di miniature speciali predipinte, giocabili per conto proprio o assieme ai modelli normali (tenetelo bene a mente per dopo).
A parte il set base, il tutto era venduto singolarmente per ognuna delle tre fazioni.
Ora… I pack delle fanterie, hanno un piccolo problema: sono, di fatto, le stesse identiche presenti nella scatola base, comprese le formazioni giocabili; per cui, tanto valeva prendere più set base assieme e concentrarsi sull'aggiungere almeno un blocco di cavalleria della fazione desiderata.

Il discorso si faceva più complicato con i boost: se da una parte, prendendo una scatola da otto boost era possibile ottenere tutte le miniature disponibili, era anche vero che il numero di alcuni modelli, preso il boost singolo, non bastavano (ad esempio, le donne-ragno degli Han: la loro formazione richiede quattro modelli, ma nel boost ne uscivano solo tre). Vale anche il discorso inverso: più miniature di quante non ne servirebbero (ben tre leoni di pietra, a fronte di una formazione piccola dove ne basta uno)

Senza contare le schede delle formazioni stesse, sempre singole. Quindi, se ce ne sono alcune delle quali interessa avere almeno una seconda copia, è un bel casino.

Oltre ad aggiustare questo "difetto" (nel 2024 è "deprecabile", per usare un eufemismo, ricorrere a strategie di vendita "sprecone"), renderei unici anche i blocchi di fanteria: dal momento che in alcuni boost è possibile trovare, di fatto, formazioni di unità comuni alternative a quelle presenti negli altri pack, sarebbe interessante inserirli direttamente in questi ultimi, offrendo così maggior scelta anche a chi non si vuole invischiare nell'aspetto collezionabile del gioco.

Per quanto riguarda i boost pack, oltre a quanto scritto sopra, ci sarebbe una miglioria che spiegherò nel prossimo paragrafo

Gameplay

Sistema di turnazione, Punti vittoria e importanza delle unità

Il semplice scambio di turni lo cambierei con qualcosa che permetta al gioco di avvicinarsi al tempo reale (quello adoperato da Crystal Clans, ad esempio, è da manuale. Tanto che c'è almeno un gioco là fuori - il nuovo card game dei Digimon - che l'ha preso pari pari); specialmente per quel che riguarda gli ultimi colpi della partita dove, se un giocatore raggiunge il quantitativo di punti richiesto per vincere, termina il turno vittorioso con l'avversario che può solo sbottare "Ah. Ok…"

A proposito di punti vittoria: io rivedrei quelli ottenuti dalla distruzione delle unità nemiche… Ora come ora, il sistema incoraggia ad avere un esercito con poche unità ma buone (cosa che vi priva dello sfizio di provare numerose combinazioni d'armata); ora come ora, infatti, eliminare un'unità di Invictus Ursi, che è costata 1650 punti dà tanti punti vittoria quanto un'umilissima unità di guerrieri in terracotta da 250 punti (praticamente, delle barricate semoventi per gli arcieri Han)

Quelle fott*tissime unità da tiro

A proposito di arcieri… Sono tutti unanimi nel considerare le unità da tiro schifosamente OP. Visto il sistema di danno simil Risiko!, in corpo a corpo ti assumi dei rischi; attaccando a distanza no. E ci sono alcune unità (le formazioni BASE degli Han) col potenziale distruttivo di falcidiare un'intera formazione grande con un solo attacco. Tanto che, nelle mie partite, limito l'utilizzo di una sola unità da tiro puro ogni 5000 punti d'armata.

Nerfare le unità da tiro avrebbe senso anche dal punto di vista dell'ambientazione… Voglio dire: a che servono maghi e incantatrici capaci di sferrare palle di fuoco arcane, o i cecchini della situazione, o la colossale Balista a vapore Romana, se tanto dieci scappati di casa con archetto in mano possono fare di meglio a poco prezzo?

Più carisma alle unità speciali!

Come si sarà capito, l'argomento delle miniature speciali all'interno del boost mi sta molto, molto a cuore. Perché dovrebbe essere di fatto l'elemento top del gioco, e ciononostante non lo vedo trattato col rispetto che gli sarebbe dovuto.

Facciamo un esempio con quello che è praticamente l'equivalente videoludico di Arcane Legions: Age of Mithology. Le unità mitologiche sono talmente importanti, da far parte di una vera e propria matriosca di sistemi a carta-forbici-sasso. Perché oltre al tipico gioco di contrasti classico degli RTS (gli arcieri fanno il c*lo alla fanteria, che fa il c*lo alla cavalleria, che fa il c*lo agli arcieri…), vi sono anche le bestie mitologiche; che fanno il c*lo ai soldati, che fanno il c*lo agli eroi, che fanno il c*lo alle bestie mitologiche… È bellissimo, se ci pensate!

Ora invece pensate a dei comuni soldati che possono tranquillamente fare a meno di generali, bestie, nani e ballerine: è quel che succede in Arcane Legions. Tanto che in molti confermano che, per godersi appieno il gioco, bastino i pack di quelle che sono di fatto le truppe umane. E in effetti, quando in preda all'hype aprii il mio primo boost, vedendo le abilità delle formazioni pensai "Tutto qui?!"

A questo punto facevate direttamente un gioco storico, e pace…

Quindi si: rendere le unità speciali dei boost qualcosa di cui non puoi\vuoi fare a meno. Che attenzione! Non vuol dire fare come la Games Workshop che prende una miniatura nuova e, per venderla, la rende il padreterno sceso in terra; ma dar loro abilità o possibilità strategiche tali che non puoi avere con un normale esercito. O che quantomeno ti invoglino a sperimentare "liste" particolari (ad esempio, nella fazione dell'Egitto c'è un eroe che dà il massimo se costruisci un'armata costituita solo da unità della sottofazione vassalla, la Grecia)

Unità speciali "Smart"

Se prendeste due o tre boost, scoprireste che alcune miniature speciali, e le rispettive formazioni, sono di fatto formazioni standard, con in aggiunta le abilità di quella miniatura speciale.

Faccio un esempio: le truppe Tigre degli Han hanno due passive: Fortuna e Xenofobia. Nei boost è possibile trovare gli Spettri e i monaci; i primi, impediscono all'avversario di tirare un dado, mentre i monaci permettono di curare i feriti. Ad entrambe le miniature è associata una scheda apposita che, di fatto, è sempre una Truppa Tigre, ma con aggiunto lo slot e l'abilità di una delle due miniature sopra menzionata. Ovviamente, tali formazioni hanno un costo leggermente più alto.

Per evitare questo spreco, io fare in modo che tutte le truppe abbiano uno o più slot di default destinati ad ospitare miniature speciali; e queste ultime avrebbero così non una scheda, ma solo una carta che spiega le abilità che aggiunge alla formazione nella quale viene annessa, più il costo extra. Sarebbe fighissimo secondo me, oltre a risparmiare i poveri giocatori dall'aver pile e pile di cartacce che non utilizzerà mai (e l'ambiente ringrazia…)

Libri-scenario

Questa è una cosa figa che solitamente faceva la GamesWorkshop, ma che potenzialmente può fare chiunque: affiancare ai prodotti principali (e alla modalità di gioco standard) libri-scenario che permettano ai giocatori di sperimentare situazioni particolari, oltre ad aggiungere un po' di lore a una storia altrimenti mooooolto basilare (tutta la trama di Arcane Legions può essere sintetizzata in "Il mondo è stato sputtanato dalla magia. Ci sono Romani, Egiziani e Cinesi che se la sentono grossa e vogliono menare. Armiamoci e partite!")


Credo di aver detto tutto. Questo articolo l'ho scritto praticamente a caldo nel giro di una notte, preso dall'entusiasmo. Utile? Inutile? Ha fatto venir voglia a qualcuno di scrivere qualcosa di simile sui suoi giochi morti preferiti? Non posso saperlo.
Ma in fondo, la passione è per definizione anche questo: divulgare qualcosa senza un secondo fine preciso, no?

"Ah, quindi la tua disperata ricerca di attenzioni attraverso like e commenti per compensare i tuoi vuoti affettivi e fallimenti professionali non è un fine preciso? Buono a sapersi…"

Ti odio, coscienza. Ti odio...

Commenti

Presi un set base, ma non cliccò e di fatto non ci ho mai giocato. Posso rivenderlo, se qualcuno mi cerca sono qui.

Uh, che sbadati gli amministratori! Hanno scritto l'articolo accidentamente nella sessione Mercatino...

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