Weekend di GdT a Casa Ceresera

Racconto di un fine settimana tra boschi e giochi in compagnia di amici Goblin

Report
Nel confine sud orientale della foresta del Cansiglio, nei pressi del rifugio Casera Ceresera (1347 m di altitudine), un gruppo di giocatori deve collaborare per sopravvivere. Procurare cibo sufficiente per tutti, fronteggiare gli eventi metereologici speciali o l’incontro con animali selvatici.
Quello che sembrava un inedito scenario di Robinson Crusoe era invece la premessa di un weekend speciale per un alcuni soci dell’associazione Giocatori in Scatola (Tana del Goblin Vittorio Veneto).

Venerdì 12 luglio partono i primi gruppi, che, seppur con tragitti asimmetrici, riescono tutti ad arrivare prima di una imponente grandinata.
Risorse scarse e un sacco di case da fare: per i giocatori si presenta sempre la stessa storia.
Ma non ci si perde d’animo, è necessario terraformare quel luogo in modo che sia il più ospitale possibile: non c’è acqua potabile, nessun segnale al cellulare e come unico bagno una latrina a 200 metri dall’edificio, nel bel mezzo del bosco.

Un’altra classica situazione: merci che da un luogo devono andare in un'altro luogo (pick-up and deliver). L'acqua, il cibo, i giochi e il frigo sono a venti minuti di cammino e ci si deve ingegnere per affrontare i sentieri del bosco. Un carretto a 4 ruote elevato a mezzo di trasporto ufficiale e caricato oltre ogni limite imbocca coraggiosamente il viottolo. Mille peripezie segneranno questo viaggio, ma alla fine il trabiccolo seppur senza una ruota è arrivato con tutto il suo contenuto.

Il rifugio viene attrezzato con cibo e acqua, che la squadra con sudore e fatica ha portato fin li e permettendo di essere il più possibile confortevole.

Per pranzo un panino, scelta molto coerente considerando che il conte di Sandwich, John Montagu IV, ha inventato questo “piatto” per poter continuare a restare al tavolo a giocare!

Si possono finalmente intavolare i primi giochi: Captain Flip, Keyflower e Autobahn, per cominciare.

Le ore trascorrono veloci e l’attività ludica viene interrotta solo dal pausa per la cena.

Anche la sera si gioca, addirittura un gruppetto va avanti fino a notte fonda: sarà stato il luogo, ma la sfida a Mangia Preda Chiama si protrae fino alle ore piccole.

Il giorno dopo i pionieri neppure hanno il tempo per fare colazione che nuovi giocatori sono arrivati. La comitiva si fa più numerosa e si arriva in totale a 23 persone. Diventa necessario occupare anche il secondo edificio.

È il momento perché altri giochi riempiono le tavole, tra cui Specie Dominanti e Grand Austria Hotel, giusto per citarne un paio.

Solo il profumo della pasta al pesto interrompe lo svago. Qualcuno, forse ispirato da Herbaceous, improvvisa dei crostini di piante edibili.

Da uno zaino è comparsa anche una torta e delle candeline per festeggiare un compleanno.

Il resto della giornata diventa un piazzamento lavoratori in cui i lavoratori eravamo noi: chi ha preferito riposare, altri giocare, chi intraprendere una passeggiata nel bosco, chi leggere un libro.

Il bello di queste giornate è come una partita ad Hanabi: per ottenere il miglior spettacolo (pirotecnico) possibile tutti dobbiamo cooperare e ci emoziona concorrere insieme al successo di questa esperienza.

L’ultimo giorno ci attende la grigliata. Tony si appresta ad accendere il fuoco fin dalle prime ore con il supporto anche del giovane Pietro.
Mentre le fiamme arroventano la griglia, gli altri proseguono con altri giochi.

Chi si sfida a suon di cubetti sulle mappe di Roam, altri sperano di riuscire a sorprendere gli avversari con uno Scout and Show memorabile.

A pranzo si fa festa in un clima di armonia e allegria. Si mangia e si ride, brindando alla salute. A conclusione, insieme al caffè, giungono anche i dolci per festeggiare il presidente Alberto, ai più noto come korn73, nel giorno del suo compleanno!

Ci godiamo insieme queste ultime ore.
Mentre facciamo gli zaini, un senso di nostalgia ci pervade.
Quelle giornate trascorse insieme, tra giochi, risate e la bellezza naturale della montagna, hanno rafforzato la nostra amicizia.
"Non dimenticheremo mai questo weekend a Casera Ceresera”.
E così, con i cuori pieni e la promessa di nuove avventure, lasciamo il rifugio, pronti a tornare alla realtà, ma con l’animo ancora immerso nel magico mondo di giochi.

Commenti

Bellissimo articolo 👏

Dev'essere stata un'esperienza davvero bella 🙂

Ritratto di Rez

Che bellissima idea, montagna e boardgame sono un'accoppiata vincente, sarebbe bello farlo più spesso, soprattutto in estate per scappare dal caldo della palude padana 😅

Rez scrive:

Che bellissima idea, montagna e boardgame sono un'accoppiata vincente, sarebbe bello farlo più spesso, soprattutto in estate per scappare dal caldo della palude padana 😅

Hai detto bene... Esattamente come la chiamo io la pianura padana.... La palude! Uno dei posti più inospitali del pianeta... Tolto ovviamente deserti, poli o foreste tropicali.... Con le Alpi che non fanno mai circolare aria (e d'inverno è la combinazione letale x avere aria inquinata)...

Vivo proprio in un posto del cavolo XD 🤣 

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