I tre migliori giochi da tavolo di... Friedemann Friese

Friedemann Friese: dietro le F e il colore verde, si nasconde il Basquiat del mondo del gioco da tavolo

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Biografia apocrifa del Signor Darcy

Friedemann Friese nasce il 5 giugno 1970 a Stadthagen, in Fassa Fassonia. Intraprende lo studio della matematica, ma lascia perdere quando il professore gli vieta di usare la effe al posto della ics. Poco male, perché nel 1992 si auto-pubblica il suo primo gioco, Wucherer, che ventidue anni dopo sarà localizzato da Giochi Uniti per pareggiare le gambe dei bancali dell'outlet Play. Due anni dopo, rinominata la sua casa editrice 2F Spiele, pubblica Falsche FuFFziger e rivela al mondo le sue intenzioni: rendere un inferno la vita dei traduttori.
Il suo capolavoro si fa attendere qualche anno, ma arriva nel 2001: Funkenschlag (noto anche come Power Grid, Alta tensione e che-gioco-noioso-facciamo-qualcos’altro) è un titolo clamoroso, di quelli che ti riescono una volta nella vita. E infatti…
Va be’, altro degno di nota c’è: nel 2003 (guarda caso in concomitanza con Chihuahua di Dj Bobo e La canzone del Capitano di Francesco Facchinetti) esce Fuggi Fuggi, gioco splatter che regge fino a sette giocatori mescolandone gli arti, mentre nel 2011 è il turno di Venerdì, apprezzato solitario recentemente rivisto a causa di un baco – non che gli avversari si siano mai lamentati. Del 2015 è invece 504, ambiziosissimo progetto con nove moduli assemblabili in una serie di giochi unici (una curiosità: il titolo indica anche il numero di copie vendute). Da menzionare anche il legacy meno avvincente della storia (Frutta fatata), un’improbabile Cinque cetrioli con Alessandro Borghese e Fauna, che Jovanotti ha comprato convinto facesse sudare.
Dal 2009 al 2011 Friese è stato il presidente della Spiele-Autoren-Zunft, la più grande associazione mondiale di autori di giochi, perché in quegli anni erano di moda gli hobbit.
Più recente è invece Faiyum, col quale Friese sembra aver trovato la quadra del cerchio domandandosi ogni volta "cosa farebbero gli Splotter al posto mio?"
Nei suoi giochi Friedemann Friese tende a evitare elementi aleatori, memore ancora di quella volta che disse "Fai tu" al suo parrucchiere.

Questo è Il turno del nostro verde Araldo, che ama farcire i titoli dei suoi giochi di F nonché fondatore della 2F-Spiele nel 1996, anche se la sua prima casa produttrice fu fondata nel '92 in occasione di Essen dove si presentò con LandLord (Il Padrone di Casa).
Ad oggi con più di un ventennio di produzioni ha portato sui nostri tavoli molti giochi che si sono distinti (sporadicamente odiati) per la loro ambientazione, a volte bizzarra, per la grafica altamente caratterizzata (a cura dell’amico e disegnatore  Lars-Arne "Maura" Kalusky) e per le meccaniche essenziali. 

In un'intervista, alla domanda se il gioco da tavolo fosse una forma d'arte, risponde "sì, ma anche no: se lo vedi come un lavoro e vuoi farci soldi, non è più arte". 
A Friedemann Friese interessa prima di tutto divertirsi a creare giochi e far divertire gli altri col suo estro. Il resto viene dopo. La sua indipendenza nel settore, la sua creatività senza freni, gli consentono di dare vita a cose impensabili per altri, a costo anche di sbagliare o non far presa sul grande pubblico. I suoi giochi nascono dalla struttura meccanica, che non è però mai fine a se stessa, ma vuole sempre comunicare un'ambientazione e dall'ambientazione finisce per prendere nuovi spunti, in un continuo rimodellamento reciproco.

La sua è la produzione di un game designer estroso, eclettico e fortemente indipendente

Al suo interno possiamo riconoscere diversi filoni, sebbene la maggioranza dei suoi titoli siano pesi leggeri, cosa dovuta al fatto che Friese ha sempre preferito portare titoli piacevoli, che divertissero al tavolo (e divertissero Lui durante il processo di game-design) escludendo così dalla sua fase creativa archetipi di gioco basati su insalata di punti, bonus e sotto-giochi, tanto cari alla produzione euro più streamlined.
Troviamo invece sempre ambientazioni e tematiche amalgamate alle meccaniche e una forte variabilità nelle tematiche che spaziano dalla natura  (Fauna) all’economia (Alta Tensione) fino ad arrivare al sociale (Funny Friends).
Inoltre spesso un punto forte dei suoi giochi è la scalabilità: anche in questo caso, in un'intervista ha dichiarato che non solo non gli piace giocare da solo, ma neanche in coppia. Predilige i giochi in cui si possa essere in tanti attorno al tavolo e in cui le meccaniche portino interazione e socialità, non isolamento e individualità.

Tornando alla sua vasta produzione, possiamo identificare quattro filoni principali, portati avanti con costanza  altalenante:

  • I filler. Qui spiccano titoli come Il Padrone di Casa, Famiglia o Funny Friends, tutti costruiti all'insegna della rapidità di gioco e della forte interazione tra i giocatori.
  • I party game, tra cui menzioniamo Fuggi Fuggi, Fische Fluppen Frikadellen e Fauna, tutti titoli in cui non manca di associare il divertimento a piccole e sane cattiverie tra giocatori.
  • I simil legacy, in cui il nostro partorisce una serie di giochi tascabili, rapidi, con pochissime regole iniziali (Frutta Fatata e la serie Fast Forward).
  • Infine tutti gli altri, ovvero gli esperimenti di game design tra i più folli mai concepiti (504), i giochi più per gamer (Alta Tensione, Faiyum), le rielaborazioni personali di altri famosi titoli (Copycat).

Per saperne di più su ciascuno di questi giochi, potete approfondire con la monografia che abbiamo dedicato a Friese un po' di tempo fa.


Tra i suoi circa 80 titoli (senza contare riedizioni, mappe ed extra) molti meriterebbero singole menzioni per il tematica (Funny Friends), meccaniche (Filou) o estro artistico (504).

Ma oggi leggerete dei 3 che su tutti devono essere giocati conosciuti e commentati. In un ordine sparso non meglio definito abbiamo:

 

Friday (Venerdì)
Copertina del gioco solitario Venerdì
Copertina del gioco solitario Venerdì

Nel 2011, qualche anno dopo l’uscita di Dominion che apre la strada ai deck-building games, FF raccoglie il testimone e produce un solitario, un dannato mazzo di carte che ci mette nei panni di un naufrago che combatte contro le avversità. All’inizio del gioco la nostra conoscenza e le nostre armi saranno irrisorie ma man mano che affronteremo le difficoltà della giungla, queste ci forniranno l’esperienza e i mezzi per sopravvivere ed affrontare la sfida finale contro i pirati che, se sconfitti, ci garantiranno una nave per poter tornare a casa.
(durante la scrittura di questo articolo ho preso una pausa per farmi una partita a Friday… perdendo miseramente)
> recensione

Perché dovreste giocarlo.

Avete ancora bisogno di un motivo? Solitario, stretto e con difficoltà selezionabile, a suo modo ironico.

Perché dovreste evitarlo 

L’unico motivo che mi viene in mente è se non amate i solitari.

 

Alta Tensione 
Alta tensione mercato
Il mercato di "Alta tensione"

Il mio primo amore Verde, un azionario sci-fi con boss fight e poteri variabili (O-O) ….. 

Era solo un test, se ci hai creduto sappi che non vado fiero di te .

Dicevamo, in Power Grid saremo produttori di energia elettrica e cercheremo di illuminare la  nostra rete di case usando centrali elettriche di diversa natura (carbone, petrolio, rifiuti, uranio). 
Nel gioco ci sono tre macro-fasi, la prima dove irrobustiremo la nostra produzione elettrica tramite l’acquisto di centrali, la seconda dove compreremo le risorse per attivarle, e la terza dove espanderemo la nostra rete di case da illuminare. Ognuna delle fasi richiede di ponderare al meglio l’aspetto economico e di seguire le mosse degli avversari, soprattutto nella fase 3 dove nella gestione della mappa diventa cruciale evitare di essere bloccati o di dover spendere fior fiori di electro per costruire una nuova casa.
> recensione

Perché dovreste giocarlo.

Perché è uno dei capolavori da conoscere, lineare ed essenziale nel suo regolamento, un gioco gestito interamente dai giocatori dove ogni loro azione condizionerà lo stato complessivo del gioco e non sempre per il meglio.

Perché dovreste evitarlo 

Calcoli e conti rapidi che si intensificano durante il corso della partita, potrebbero infastidirvi, alla fine è un gioco freddo di pura economia.

 

Faiyum 
Faiyum

Ed eccoci qui sulle rive del bacino artificiale di Faiyum cercando di bonificare la zona per far fiorire una cittadina a scapito dei coccodrilli che vi dimorano.
Durante il gioco i giocatori gestiranno il proprio mazzo di carte 
(inizialmente uguale per tutti) arricchendolo con nuove carte acquistate da un mercato comune, ed useranno quest’ultime per edificare strutture, attivare strutture già presenti e creare delle connessioni tra queste ultime.

Il gioco ha una struttura essenziale dove o si gioca una carta o si compra una carta oppure si attiva un round amministrativo che rinnova le carte nel mercato comune.
La complessità del gioco risiede nelle carte e nella loro sinergia, ed il mercato variabile impone di individuare il giusto tempismo di acquisto di una carta, il resto è pura gestione del proprio mazzo di carte cercando di costruire un motore capace di fornire i punti per le attivazioni delle strutture, i beni di consumo e i soldi. 

Gli aspetti interessanti di Faiyum risiedono sia nelle carte, tutte diverse, e le loro sinergie ma anche nel sistema di gestione degli scarti.
> recensione

Perché dovreste giocarlo.

Perché è un titolo maturo ed attuale con un’interazione diretta in mappa ed indiretta sul mercato, che propone un sistema di gestione della mano di carte diverso del solito.

Perché dovreste evitarlo 

L’unico motivo che mi viene in mente è che questo titolo non presenta la tipica ironia di Friese e la grafica iconica di Maura. Oltre al rischio che alcune partite prendano un andamento eccessivamente ripetitivo, per alcuni giocatori.
 

Commenti

FF è un vero mito, soprattutto di persona!

Capisco che era necessario inquadrarlo (e spesso è difficile coi giochi di Friese) ma Fuggi Fuggi non lo definirei un party game... Lo è di più Funny Friends.

Bellissima copertina e ottimo tris

Mi sembra che per Alta Tensione abbia copiato idee di altri, ma non ho mai avuto conferma di ciò. 

faiyum nei tre migliori di friese è una scelta a dir poco infelice, soprattutto se non si dice che in meno di 4 il gioco è un non-sense, interminabile e infinito.

EDIT: aggiungo che definire poi fuggi fuggi come un semplice party-game è riduttivo.

 

 

niconiglio scrive:

faiyum nei tre migliori di friese è una scelta a dir poco infelice, soprattutto se non si dice che in meno di 4 il gioco è un non-sense, interminabile e infinito.

EDIT: aggiungo che definire poi fuggi fuggi come un semplice party-game è riduttivo.

 

 

 

Giusto un appunto, in 3 Faiyum funziona benissimo.

Faiyum ci sta benissimo a mio parere, chiaramente anche Power Grid, gioco al quale devo molto ma che ormai proporrei solo di rado.

Per il resto ho provato poco, Fearsome Floors non mi ha convinto per niente, ma dovrei riprovarlo per avere un'opinione adeguata e comunque non esattamente il mio genere.

odlos scrive:

 

niconiglio scrive:

 

faiyum nei tre migliori di friese è una scelta a dir poco infelice, soprattutto se non si dice che in meno di 4 il gioco è un non-sense, interminabile e infinito.

EDIT: aggiungo che definire poi fuggi fuggi come un semplice party-game è riduttivo.

 

 

 

 

 

Giusto un appunto, in 3 Faiyum funziona benissimo.

volevo scrivere 3 e ho scritto 4!

Bella recensione!

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