
Interessantissimi come sempre i diari di autore, grazie a chi li traduce e a chi li scrive.
Secondo diario dell'autore di SETI, questa volta incentrato sul funzionamento delle specie extraterrestri.
Questo articolo, scritto originalmente da Tomáš Holek e pubblicato su BGG, è la traduzione del Designer Diary dedicato al funzionamento delle specie extraterresti presenti in SETI.
Ringraziamo l'autore per aver espressamente autorizzato questa traduzione, concedendoci anche l'utilizzo delle foto.Il primo diario dell'Autore lo potete trovare a questo link.
Ho deciso di scrivere questo articolo come approfondimento riguardo lo sviluppo di SETI: Search for Extraterrestrial Intelligence, che verrà pubblicato da Czech Games Edition e sarà presentato allo SPIEL Essen 24 [l'articolo originale è del 2024 - NdT]. In questo articolo mi concentrerò in particolare sulle meccaniche delle specie extraterrestri che incontrerete nel gioco.
Ma prima, permettetemi di fare una piccola presentazione. Sono coinvolto nell'industria dei giochi da tavolo da un po' di tempo e ho lavorato alla progettazione dei miei prototipi fin da ragazzo, ma finora non ho li avevo mai presentati agli editori. Mi sono, invece, concentrato ad apprendere quanto più possibile sul game design e su come funziona l'industria dietro le quinte, in modo da esser meglio preparato per il futuro.
Qualche anno fa ho deciso di dedicarmi completamente al game design e ho iniziato a proporre i miei giochi agli editori. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che i miei progetti sono stati accolti con entusiasmo e sono stati tutti accettati da diversi editori. Non entrerò nel dettaglio di tutti, ma parlerò di quelli che usciranno nel 2024... E vi anticipo che l'anno prossimo arriveranno altri giochi.
Alla SPIEL Essen 24 pubblicherò tre giochi Euro di strategia, ciascuno con un editore diverso. Il primo è SETI, di cui si parla in questo articolo. Il secondo è Galileo Galilei, pubblicato da Pink Troubadour, e il terzo è Tea Garden, pubblicato da Albi. Tutti e tre i giochi saranno lanciati contemporaneamente e, dato che si tratta dei miei primi titoli in uscita, non nego che l'ultimo anno non sia stato impegnativo. Ho partecipato allo sviluppo di tutti questi giochi fino alla fine e ne ho seguito l'intero processo.
Attualmente mi dedico alla progettazione di giochi come lavoro a tempo pieno. Oltre a lavorare ai miei giochi, sono anche uno sviluppatore esterno per Pink Troubadour. Ma adesso parliamo dell'argomento principale di questo articolo...
Credo che al di fuori della Terra non esistano solo una o dieci forme di vita diverse, ma piuttosto milioni, forse addirittura decine di milioni; e questo solo all'interno della nostra galassia, che è solo una delle circa cento miliardi di galassie presenti nell'universo. Ho riflettuto a lungo su questa cosa e perciò, alla fine, ho deciso di creare un gioco su questo argomento, chiamato SETI: Search for Extraterrestrial Intelligence.
In questo articolo vorrei concentrarmi in particolare sulle specie extraterrestri e sul loro ruolo nel gioco: come funzionano, cosa portano sul tavolo da gioco e altro ancora. Ma prima, ecco una breve panoramica del gioco e del suo processo di sviluppo.
Sin dall'infanzia sono un astronomo amatoriale, che osserva il cielo notturno con i suoi telescopi. Sono stato fortemente influenzato da Carl Sagan, un divulgatore scientifico. Ho letto tutti i suoi libri, seguito le sue conferenze e ho visto la sua serie di documentari Cosmos almeno un centinaio di volte.
Nel 2017 ho deciso di iniziare a progettare un gioco Euro di un certo peso. Non ho impiegato molto a scegliere il tema, dato che all'epoca ero completamente preso dall'astronomia. Ho scelto l'argomento relativo alla ricerca di specie extraterrestri, ponendomi però l'obiettivo di creare non un gioco fantascientifico, ma basato su fatti e ricerche scientifiche, come omaggio a Carl Sagan. E sì, Carl Sagan ha una sua carta nel gioco...
È interessante notare che la prima cosa su cui ho iniziato a lavorare è stato il testo descrittivo presente sulle carte. Ho pensato che questo gioco potesse essere anche in qualche modo educativo. La cosa mi appassionava a tal punto che ho iniziato a mettere per iscritto informazioni interessanti sull'universo e brevi testi descrittivi per carte che ancora non esistevano. Solo dopo ho iniziato a progettarci intorno il gioco.
Una foto che mi ritrae con mia moglie e il nostro cane mentre osserviamo la Via Lattea, risalente al periodo dello sviluppo iniziale del gioco.
Fin dall'inizio ho posto le basi del gioco, dividendole in due parti principali:
• usare i radiotelescopi per ascoltare i segnali delle stelle vicine e dei loro esopianeti;
• esplorare il sistema solare con le sonde, atterrando su pianeti e lune.
Nel corso dello sviluppo, ho apportato molte modifiche a questi aspetti, perfezionando costantemente la loro interazione e l'accuratezza con la ricerca scientifica reale. Fin dall'inizio ho immaginato un sistema solare a più strati. All'inizio funzionava in modo leggermente diverso, ma il concetto di base è rimasto invariato.
Le carte sono sempre state il mio componente preferito e sapevo fin dall'inizio che sarebbero state centrali per questo gioco. Consentono di realizzare splendide illustrazioni e possono presenta una parte testuale in cui viene descritto ciò che la carta rappresenta.
La mia idea era che le carte non solo permettessero di compiere le azioni principali, ma che servissero anche ad altri scopi. Nella versione finale del gioco, ogni carta può essere utilizzata in più modi, offrendo ai giocatori diverse opzioni: una caratteristica che personalmente adoro nei giochi.
Sviluppo iniziale di SETI
Czech Games Edition (CGE) ha visto per la prima volta il gioco nel 2019, quando l'ho presentato a uno dei loro eventi di playtest. Il gioco è piaciuto, ma non era ancora pronto. Le meccaniche non erano ben amalgamate e c'erano anche altri problemi. All'epoca non avevo esperienza, quindi ho deciso di aspettare, di concentrarmi su altri prototipi per imparare ulteriormente e di migliorare SETI un po' alla volta.
L'ho presentato di nuovo alla CGE nel 2023 e ne abbiamo concordato la pubblicazione. Ero entusiasta perché pubblicare un gioco con CGE era come realizzare un sogno.
Immagini delle prove presso CGE
Adesso vorrei parlare delle specie extraterrestri presenti nel gioco. Nei primi prototipi non c'era alcuna forma di vita. In realtà, nelle prime versioni del gioco, i giocatori non potevano scoprire alcuna specie extraterrestre, e questo è stato uno degli aspetti più criticati. Volevo che il gioco fosse estremamente realistico dal punto di vista scientifico e, dato che l'umanità non ha scoperto forme di vita extraterrestre, inizialmente non ho considerato questo aspetto.
In seguito, però, mi sono reso conto che un gioco deve offrire ai giocatori anche qualcosa che vada oltre le loro esperienze reali (è questo che li rende divertenti), così ho deciso di aggiungere le specie extraterrestri. Il concetto è che finché non viene scoperta la vita extraterrestre, il gioco rimane saldamente basato su argomenti scientifici e progetti spaziali reali. Una volta scoperta, il gioco diventa leggermente fantascientifico, ma il realismo scientifico è ancora presente e le specie si comportano e appaiono come ci aspetteremmo.
Questo setup si basa su un oggetto interstellare reale che ha attraversato il nostro sistema solare nel 2017. Si chiama interstellare perché, in base alla sua velocità relativa rispetto al nostro sistema solare, era chiaro che fosse di origine extrasolare. L'oggetto viaggiava ad alta velocità ed è stato individuato tardi, quando stava già lasciando il nostro sistema solare. Non abbiamo, pertanto, potuto studiarlo adeguatamente.
In SETI mi sono preso qualche libertà creativa con questo asteroide, permettendo di studiarlo come se lo avessimo scoperto prima e fossimo stati in grado di condurre una ricerca approfondita. Su di esso troviamo fossili di una specie aliena, anche se ne sappiamo poco. Nel gioco questi fossili sono chiamati esofossili.
Per prima cosa, giriamo la plancia aliena, che ci dice che tipo di vita abbiamo scoperto: in questo caso, Oumuamua. Poi prendiamo il foglio riassuntivo della specie aliena in questione, che ci dà informazioni su di essa e ci aiuta a settare i componenti necessari per continuare il gioco.
Posizioniamo la tessera Oumuamua nel Sistema Solare, aggiungendovi i segnalini dati. Da questo momento in poi, Oumuamua diventa parte del Sistema Solare, ruotando con esso. I giocatori possono far atterrare sonde su Oumuamua o farle orbitare intorno ad esso, così da poter recuperare una nuova risorsa: i segnalini esofossili, che possono essere utilizzati per ulteriori ricerche.
Insieme alla vita aliena, entrano in gioco anche le carte relative a Oumuamua. Queste carte sono leggermente più forti di quelle di base e sono collegate alle ricerche su Oumuamua, anche se possono essere utilizzate per altri scopi. Le carte sono legate a Oumuamua da un punto di vista tematico, con illustrazioni e testi che raccontano una piccola storia.
In ogni partita saranno presenti due specie aliene casuali, che aggiungeranno al gioco ulteriori fattori e opportunità. La combinazione di diverse forme di vita può creare situazioni davvero interessanti. Non vi spoilererò tutti i dettagli perché voglio che li scopriate giocando.
Carte e plancia di Oumuamua
Se vi è piaciuto questo articolo e volete saperne di più sullo sviluppo del gioco, vi consiglio di leggere il Designer Diary 1 e il Designer Diary 2, che ho scritto in precedenza. [Qui la traduzione dei due diari precedentemente pubblicata, NdR]
Se volete potete anche dare un'occhiata ai Designer Diary di altri due miei giochi in uscita quest'anno: Galileo Galilei e Tea Garden.
Vorrei ringraziare Czech Games Edition e tutto il suo team. È stata un'esperienza incredibile e ora vedremo se il gioco piacerà alla gente.
Interessantissimi come sempre i diari di autore, grazie a chi li traduce e a chi li scrive.
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