Non ho ancora provato il gioco, ma da quello che vedo sembra davvero un buon automa e dalla descrizione funziona ed è pensato nel modo giusto, o almeno quello che dovrebbe essere ogni automa: semplice, veloce e scalabile.
Questa è una traduzione di un articolo originariamente pubblicato sul blog della CGE (casa editrice del gioco) in cui l'autore, Tomáš Holek, racconta come è arrivato alla creazione della modalità solitario per SETI: Search for Extraterrestrial Intelligence.
Ringraziamo l'autore e l'editore per aver espressamente autorizzato questa traduzione, concedendoci anche l'utilizzo delle foto.Le prime due uscite di questa serie di diari le potete trovare ai seguenti link:

Non vedete l'ora di provare SETI: The Search for Extraterrestrial Intelligence, ma non avete un gruppo con cui giocare? La buona notizia è che SETI ha una solida modalità solitario, facile da gestire, che non ha un elevato numero di azioni da svolgere e che restituisce un'esperienza di gioco molto simile alla normale modalità multigiocatore.
Sia che vi piaccia giocare in solitario sia che vogliate prepararvi per la prossima partita con il vostro gruppo, credo valga la pena dare un'occhiata a ciò che la modalità solitario di SETI ha da offrire. In questo articolo scoprirete come questa modalità funziona e il designer Tomáš Holek vi spiegherà il processo creativo che ne ha portato alla realizzazione.
Per chi non lo conoscesse, SETI è un gioco di gestione risorse e costruzione del motore [di gioco] per 1-4 giocatori, che rende omaggio all'esplorazione spaziale e planetaria, all'astronomia e alla continua ricerca di segnali di vita nelle vastità dello spazio.
Ciascun giocatore controlla un'agenzia spaziale, affidandosi a tecnologie e tecniche reali per svelare alcuni dei più grandi misteri dell'umanità. Attraverso un uso attento di risorse limitate, si potrà lanciare sonde, esplorare pianeti, "ascoltare" le stelle e far progredire la scienza dell'esobiologia. L'obiettivo finale è quello di scoprire e studiare la vita aliena e di essere l'agenzia che darà il maggior contributo al raggiungimento di tale risultato.
Come funziona la modalità solitario?
In una partita in solitario si affronta un'agenzia controllata dal gioco. In questa modalità il gioco funziona praticamente come una partita a due giocatori, con un'importante modifica: l'utilizzo di tessere obiettivo che non vengono utilizzate nelle partite multigiocatore. Queste tessere speciali presentano missioni da compiere per ostacolare i progressi dell'automa avversario.

La modalità solitario ha cinque diverse impostazioni di difficoltà con cui cimentarsi, e il numero e il livello delle tessere obiettivo utilizzate determinano la difficoltà del gioco.

Giocando una partita standard in solitario, si dovrà anche riuscire a completare le tessere obiettivo per rallentare e ridurre il punteggio finale dell'automa, le cui azioni vengono determinate ogni turno utilizzando uno speciale mazzo di carte. Ogni carta permette di compiere più azioni e l'automa cercherà sempre, se possibile, di compiere la prima, passando nel caso alla successiva, finché non arriverà all'azione che può compiere. Sostanzialmente le azioni dell'agenzia rivale replicano le azioni compiute da un avversario reale in una partita multigiocatore.

Equilibrio tra sfida e facilità d'uso
“Volevo una modalità solitario che fosse davvero impegnativa, il che significa molti livelli di difficoltà, con quello più alto veramente difficile da battere”, dice Tomáš. “Prima di iniziare a progettare la modalità solitario per SETI, mi sono fissato alcuni obiettivi ben definiti: doveva essere una sfida contro un automa, non basata sul solo raggiungimento di un punteggio; i turni dell'automa dovevano essere rapidi e la sua gestione semplice”.
"Curiosamente, la prima versione della modalità solitario di SETI che è stata testata è quasi identica alla versione finale presente nel gioco", spiega. "Naturalmente, per perfezionare questa modalità sono stati fatti ulteriori sviluppi, bilanciamenti e test, ma si presenta e si comporta in modo molto simile a quella originaria".
“Durante i primi mesi di sviluppo di questa modalità abbiamo testato il prototipo fisico direttamente in CGE. Questo significa che molte persone della CGE hanno continuato a testarla in continuazione. Anche io l'ho testata molto”, racconta. “Una volta sicuri che funzionasse bene, l'abbiamo resa disponibile su una piattaforma interna di test online. Lì sono stati effettuati molti test e abbiamo pertanto raccolto un'enorme quantità di dati. Uno dei nostri tester abituali, Ruda, è un assiduo giocatore in solitario e ha provato la modalità solitario di SETI circa 50 volte in poche settimane”.
Una delle grandi sfide nel progettare una buona variante in solitario è assicurarsi che questa si comporti come un avversario reale, mantenendola però veloce e facile da gestire. “Non mi piace molto quando una variante in solitario necessita di un'intera plancia giocatore, una plancia in più, e richiede un tempo di gestione più lungo rispetto al normale turno di un giocatore”, dice Tomáš, che preferisce un automa più snello, con azioni semplificate che mantengono il ritmo del gioco. “Ma allo stesso tempo deve essere divertente da giocare, e destreggiarsi tra tutte queste cose a volte può essere impegnativo”.
In SETI, aggiunge, è stato particolarmente difficile progettare l'automa in modo che potesse interagire con le specie aliene, visto che ogni specie si comporta diversamente e fa il suo ingresso nel gioco in fasi diverse.

Un grande fan della modalità solitario
Tomáš si diverte molto a giocare in solitario e le sue preferenze si orientano verso i giochi solitari puri, progettati fin dall'inizio per un solo giocatore. Di solito prova le modalità solitario di ogni gioco che acquista, perché trova interessante valutare i diversi modi in cui ogni designer implementa questa modalità. Tra le sue esperienze preferite in solitario ci sono i giochi di David Thompson (come Soldiers in Postmen's Uniforms, Lanzerath Ridge e Pavlov's House), oltre a Spirit Island, Cthulhu: Death May Die, Ark Nova, Under Falling Skies e la modalità in solitario di Thunderbolt Apache Leader.
Anche un altro dei giochi di Tomáš lanciati recentemente, Galileo Galilei, è a tema astronomico ed ha una modalità solitario che è stata progettata solo pochi mesi prima che iniziasse a lavorare a SETI. “La somiglianza che vedo è che in entrambi i giochi si gioca contro un automa, cosa che personalmente preferisco”, dice. “Tuttavia, in Galileo Galilei i giocatori dovranno confrontarsi con l'astronomo danese Tycho Brahe e le sue conoscenze, cosa che a volte può essere piuttosto difficile”.
Attualmente sta lavorando alla progettazione di una modalità in solitario per un altro gioco, Forestry, che è stato progettato dal suo amico Michal Peichl e sarà pubblicato da Pink Troubadour a Essen 2025. Tomáš ha in cantiere anche un suo gioco solitario puro.
“Credo di aver imparato molto sul game design e su come vengono realmente realizzati i giochi da tavolo, e non solo le modalità solitario, dalla progettazione dell'intero SETI e dalla collaborazione con CGE, che è stata molto intensa”, afferma. “La modalità solitario è stata più che altro la ciliegina sulla torta”.
Articolo di Nathan Meunier