
Prima o poi riuscirò ad andarci😭. Bell'articolo pennuto👍
Con un po' di ritardo... andiamo a vedere cosa ci racconta il nostro reporter preferito dell'edizione 2022 di Lucca Comics & Games.
Ho la fortuna di avere casa (è di mia moglie ad essere precisi) a 20 minuti da Lucca. Questo e la passione per i fumetti prima e per i giochi da tavolo poi, ha fatto si che io sia un frequentatore abituale di Lucca C&G da circa 30 anni. Con il tempo sono anche diventato padre e, stento ancora a rendermene conto, ora i miei figli hanno rispettivamente 12 anni Marco e quasi 11 Maya. Quest’anno alla gita di famiglia si sono uniti i miei suoceri e mio nipote di 16 anni. Per una serie di incastri fortuiti il venerdì sono stato in fiera con mio nipote e mio figlio Marco, mentre suoceri, moglie e figlia sono stati in giro per la città a godersi l’atmosfera e fare shopping. Siamo andati direttamente ai Games per poi vedere nipote e figlio andare in giro per conto loro per la città (forte il richiamo dei videogiochi sui giovani padawan è), facendo una pausa lunga a pranzo in cui ci siamo sbafati una fiorentina da 2.1 kg in 3 😊 La sera io ed i 2 figli ci siamo fermati alla ludoteca della Tana dove abbiamo potuto giocare ancora fino a tarda sera (grazie a tutti i Goblin che lo rendono possibile ogni volta).
Il martedì sono tornato in fiera con entrambi i figli ed il nipote grande (il quale è sempre stato in giro per conto suo). La piccola è stata sempre con me ai Games e il grande ha fatto il giro della città per la caccia al tesoro di One Piece.
I ritmi sono stati volutamente rilassati per stare insieme, far godere la fiera ai ragazzi e perché io ero già al settimo cielo così, vedendo i miei figli grandi ed autonomi girare per la città e stare con il papà ai giochi 😊
Mi scuso subito per le poche foto ma stare dietro a tre ragazzi non è semplice e quindi spesso non ho documentato i giochi.
Sono comunque riuscito a provare qualche gioco di cui vi riporto le impressioni qui sotto:
Passando a salutare l’amico Rosengald mi fermo da Playagame a provare questo titolo di carte per due giocatori. Si tratta di una battaglia tra creature elementari che evocheremo su 5 possibili slot le une difronte alle altre su campi contrapposti. All’inizio si draftano 4 evocatori a testa e si prendono le rispettive carte dell’elemento ad essi associati. Le carte sono numerate da 5 a 7 in molteplici copie e rappresentano i punti ferita degli elementali raffigurati su di esse. Ogni elemento ha una capacità associata per fare danni o altro alle creature avversarie. Se si uccide un elementale avversario si fanno punti così come si fanno punti con l’azione che permettere di riportare la propria mano fino a 7 carte se ci sono propri elementali dove mancano quelli avversari a contrapporvisi. Nel proprio turno puoi giocare fino a 3 carte con lo stesso numero o dello stesso elemento, in un campo impilate o in 3 campi tra loro adiacenti. In alternativa riporti la mano a 7 carte e fai punti come detto sopra. Tutto molto semplice e scorrevole ma senza essere affatto banale. Un buon gioco anche se appartiene ad una tipologia che difficilmente vedrebbe il tavolo nel mio gruppo. Promosso.
Cooperativo per 1-4 giocatori contenuto in una piccola scatola splendidamente illustrata. 4 Meeple, 4 carte potere per ognuno di essi e 25 carte numerate da 1 a 25. Si mischiano le carte e mettono sul tavolo in una griglia 5x5. Lo scopo dei giocatori è spostarle entro un numero di mosse prestabilito per portarle ad essere ordinate dall’1 al 25. Per farlo ogni meeple ha dei poteri particolari che gli permettono di e di spostare le carte a lui vicine muoversi in modo differente. Se si riesce si vince la partita, altrimenti si calcola il punteggio sottraendo punti per le carte fuori posto ai punti per quelle che sono dove devono. Gioco semplice per regole e meccaniche ma per nulla banale da risolvere. Un gradevole fillerino da fine serata con illustrazioni davvero molto belle ed un prezzo contenuto. Promosso.
La versione breve, giocabile in 45-60 minuti, di Letters form Whitechapel. Tutto uguale tranne il tabellone ridotto ed il fatto che a Jack basta uccidere 4 persone nei 4 quadranti in cui si divide il tabellone per vincere. Ogni omicidio, però, svela la sua posizione che in spazi ridotti lo mette in serie difficoltà. Per il resto i movimenti ed i turni sono uguali così come le “mosse speciali” cui Jack può ricorrere per fuggire dai poliziotti, cui si aggiunge il movimento sul fiume. Molto carino, preferisco la tensione generata dal dover tornare sempre allo stesso rifugio del fratello maggiore ma questo è indubbiamente più facile da intavolare.
Altro cooperativo in cui dobbiamo difendere il forte dall’attacco dei Goblin almeno il tempo necessario a scavare un tunnel e scappare con l’oro. Con una mano di carte che ci permette di spostarci nelle diverse zone della scatola che è il forte da difendere potremo muoverci, appunto, oppure raccogliere risorse per comprare nuove e migliori carte da sostituire alle vecchie o scavare il tunnel. Inoltre, potremo attaccare corpo a corpo o a distanza gli eventuali Goblin che il gioco ci farà arrivare contro con il solito mazzo eventi. Francamene dopo il gran parlare che se ne è fatto questo gioco nella sua versione finalmente italiana mi ha abbastanza deluso. Si tratta di un titolo molto classico, senza particolari idee e con una gestione della partita che rimanda tanti dei momenti cruciali al tiro dei dadi combattimento. Non dico sia brutto, fa il suo dovere, ma mi aspettavo qualcosa di più. Carina la scatola che fa da forte ma non è più neppure originale come idea. Le illustrazioni sono gradevoli ma non spettacolari ed i materiali carini. Per quanto mi riguarda non merita però di entrare in collezione.
Io già conoscevo questo giochino family dalle belle illustrazioni ma dalle meccaniche davvero povere ma mia figlia ha voluto provarlo attratta dai dadini trasparenti e le belle immagini bianco e nero delle carte e del tabellone. Si tratta di un gioco in cui si collezionano mostri per ottenerne punti e benefici ed in cui ogni turno si tirano i dadi guadagnati per poi spendere i risultati facendo punti e muovendosi sul tabellone per raccogliere bonus. Il titolo è molto semplice e, per quanto mi riguarda, poco interessante e molto casuale. Non rispecchia affatto i miei gusti e mi è venuto a noia già dopo pochissime partite fatte online su BGA. Nulla che non vada in assoluto ma non fa proprio per me.
Fillerino caciarone in cui al proprio turno si gira una carta che riporta un’icona e una categoria di cose. Si deve controllare se gli altri giocatori hanno un’icona uguale alla propria ed in quel caso il primo che nomina una cosa appartenente alla categoria riportata sulla carta dell’avversario vince il duello e si prende la carta come punto vittoria. Ci sono poi alcune carte che scombinano un pochino le cose ma il succo è questo. Un gioco simile ad altri che funziona bene e fa divertire ma che probabilmente non ha una grande longevità visto la meccanica molto semplice che rischia di venire a noia in fretta. Simpatico ma non spicca tra i mille altri appartenenti alla sua categoria.
Come sempre a Lucca C&G non ci si va per provare le ultime novità, per compare a prezzi scontati (il mio unico acquisto è stato Pandemic Iberia a 10€ presso Asmodee) o pensando di trovare tavoli sempre liberi e file cortissime. A Lucca C&G ci vai perché l’atmosfera è unica, la città diventa un posto magico di fate, costumi e gente allegra. Si va per vedere gli amici, per vedere una città già normalmente bellissima, colorarsi di mille maschere, di ragazzi giovani, di gente sempre rispettosa e civile e di stand meravigliosi. A Lucca C&G ci vai perché tra una partita ad un GdT a casa lei e c’è la stessa differenza tra il sentire un CD sull’impianto di casa e il vedere un concerto dal vivo, tra il vedere una partita di calcio in TV o andare allo stadio. E se non sapete la differenza tra queste cose allora mi spiace per voi 😊
Prima o poi riuscirò ad andarci😭. Bell'articolo pennuto👍
Secondo me Siege of Runedar invece è un ottimo gioco, uno dei pochi collaborativi che mi diverte
Grazie per il report.
Quanta interazione c'è in Tribed of the Wind e Council of Shadows?
Il primo ha nella meccanica per giocare le carte la sua unica ma fondamentale interazione anche se è quasi sempre involontaria. Il secondo ne ha parecchia poiché molte delle cose da fare saranno basate sulle maggioranze nelle varie galassie.
Grazie del report! Tribes of the Wind è dipendente dalla lingua? Chiedo per me (non per un amico). Dig
Ciao pennuto!! È stato un piacere dimostrarti Quetzal!!
Dopo 5 giorni di fiera posso dirti che sei stato il giocatore che ha fatto più punti di tutti! 👏👏💪
Sono felice che ti sia piaciuto... Ovviamente per quello che è, family introduttivo. Non merita certamente il voto di bgg.
Tanti saluti
Raffaele ;)
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