Gestione dei pareggi

Eccoci arrivati al terzo articolo estratto dal lavoro 'Progettare giochi da tavolo'.

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Giochi

Quello che state per leggere fa parte di una serie di articoli estratti dal mio lavoro “Progettare giochi da tavolo”. Si tratta di un progetto di cui ho parlato in questo post sul forum della Tana dei Goblin.

L’idea è quella di estrarre dai libri alcuni paragrafi che trattano argomenti ritenuti da me di particolare interesse e di presentarli sottoforma di articoli. Se avete già letto i libri non troverete nulla di nuovo, ma se non li aveste ancora letti potreste trovare qualche spunto interessante.

Di seguito i sei articoli facenti parte di questa serie:
1 - Gli archi di gioco
2 - Progressione del gioco e dei giocatori
3 - Gestione dei pareggi
4 - La casualità come fonte di incertezza
5 - La tensione e la pressione
6 - Modellare la curva di apprendimento

Durante lo svolgimento di una partita, le azioni dei partecipanti fanno evolvere il gioco da uno stato iniziale fino a portarlo alla sua conclusione. Questa è una caratteristica che si può identificare in tutti i giochi ed è nota come progressione del gioco. Generalmente viene definita una condizione di fine partita e la progressione viene misurata in base a quanto ci si sta avvicinando a questa.

A volte può capitare che nella risoluzione di un obiettivo o a fine partita due o più giocatori si trovino in una situazione di parità. Sebbene non sia sempre necessario, molto spesso occorre trovare un sistema che permetta di gestire il pareggio e determinare chi è arrivato primo.

Innanzitutto, come già detto, non sempre è necessario risolvere il pareggio stabilendo un ordine di arrivo. Ad esempio, capita di frequente che nella risoluzione di obiettivi durante la partita se ne possa fare a meno. Situazioni di questo tipo possono essere risolte in quattro modi differenti:

  • Risoluzione amichevole alta. In questo caso tutti i giocatori in parità ottengono il beneficio massimo previsto;
  • Risoluzione amichevole bassa. In questo caso tutti i giocatori in parità ottengono il beneficio minimo previsto;
  • Risoluzione amichevole media. In questo caso i giocatori in parità ottengono un beneficio medio tra quello che spetterebbe al primo e quello che spetterebbe al secondo;
  • Risoluzione ostile. In questo caso i giocatori in parità non ottengono nessun beneficio.

Si prenda come esempio un obiettivo che prevede di raccogliere una certa risorsa e che, in base al numero di esemplari posseduti, dia 21 punti al giocatore che si è posizionato primo, 15 al secondo e 10 al terzo. Ora, supponendo che due giocatori arrivino primi a pari merito, i punti assegnati possono essere diversi a seconda del tipo di risoluzione che si intende adottare. Utilizzando la risoluzione amichevole alta entrambi otterrebbero 21 punti, usando quella amichevole bassa otterrebbero 15 punti, usando quella amichevole media otterrebbero 18 punti (ovvero (21+15)/2) ed infine, con la risoluzione ostile otterrebbero zero punti.

Ci sono altri casi, invece, in cui si rende necessario trovare il modo di stabilire chi è arrivato primo tra i giocatori che sono in una situazione di pareggio. Il caso tipico è quello in cui alla fine di un gioco competitivo due giocatori si ritrovino con lo stesso punteggio. Come si può immaginare le vittorie condivise sono mal accettate nei giochi competitivi ed è, quindi, indispensabile trovare un sistema per stabilire chi ha vinto. Ad ogni modo i sistemi di spareggio possono essere usati in qualsiasi altra situazione di gioco che lo richieda.

Generalmente per rompere un pareggio si deve fare riferimento a un altro elemento che sia significativo dal punto di vista del gioco. Sebbene esistano molti sistemi che si possano usare, in generale la maggior parte di questi si possono ricondurre a uno dei casi riportati di seguito:

Spareggio in base alla quantità di una risorsa.
In questo sistema si decide chi vince lo spareggio in base al numero di esemplari di una specifica risorsa posseduta dai giocatori. Nella maggior parte dei giochi vince chi ne possiede di più, ma in alcuni casi potrebbe anche essere l’inverso, ovvero che, trattandosi di una risorsa negativa (ad esempio punti corruzione), a vincere sia chi ne possiede di meno. Ad ogni modo è necessario identificare una risorsa che abbia una certa importanza ai fini del gioco.

Spareggio in base alla posizione.
In questo sistema si decide chi vince lo spareggio in base alla posizione dei giocatori in un particolare aspetto del gioco che può essere, ad esempio, il livello di avanzamento su un tracciato o la posizione nell’ordine di turno. Anche in questo caso, l’aspetto identificato per lo spareggio deve rivestire una certa importanza ai fini del gioco.

Spareggio in base a un valore secondario.
In questo sistema si decide chi vince lo spareggio in base al valore secondario di un particolare componente del gioco. Solitamente si tratta di carte o tessere che, oltre alla loro funzione principale, hanno una proprietà secondaria che viene usata appositamente per rompere i pareggi in determinate situazioni.

Spareggio in base a un’abilità particolare.
In questo sistema è prevista l’esistenza di un potere speciale che viene assegnato a rotazione ai giocatori tramite una certa regola. Chi detiene tale abilità è in grado di decidere come devono essere rotti i pareggi.

Spareggio in base al caso.
In questo sistema si decide chi vince lo spareggio in base al risultato di un generatore di casualità, che può essere, ad esempio, il lancio di un dado o la pesca di una carta. Quando si usa un sistema di questo tipo è necessario prestare molta attenzione in quanto, se da un lato può essere eccitante, dall’altro può portare a situazioni di frustrazione dovute, ad esempio, a una sequenza di episodi sfortunati che portano a compromettere il risultato della partita.

A volte può succedere che la situazione di parità permanga anche dopo aver applicato una regola di spareggio. Proprio per evitare situazioni di questo tipo, molti giochi introducono più livelli di spareggio nella speranza che uno di questi riesca nel suo compito. Situazioni di questo tipo si possono trovare soprattutto nelle condizioni che stabiliscono la vittoria nei giochi competitivi. Come si diceva poco più su, infatti, questi sono i casi in cui i pareggi vengono meno tollerati dai giocatori ed è necessario adoperarsi con ogni mezzo per evitare che si verifichino.

Commenti

Mai applicato uno spareggio di fine partita, li trovo quasi dannosi

Non hai mai giocato a the king is dead allora 😜

"le vittorie condivise sono mal accettate nei giochi competitivi ed è, quindi, indispensabile trovare un sistema per stabilire chi ha vinto"

A dire la verità in giochi competitivi che non siano uno Vs uno, penso ad esempio ai gestionali, non mi ha mai turbato arrivare a fine partita con un punteggio identico a quello di qualcun altro: significa che abbiamo giocato bene entrambi. Le condizioni di spareggio sono infatti l'unica parte del regolamento che generalmente trascuro. 

Complimenti ancora per questa interessante rubrica di cui leggo tutti gli articoli. 

Io sono uno di quei giocatori a cui piace determinare il vincitore tramite le condizioni di spareggio, anche se in taluni casi sono davvero assurde. In quei casi prediligo quei giochi che, giustamente, non trovando una condizione di spareggio che abbia senso, fanno condividere la vittoria.

Ho comunque amici che non le sopportano e, anche se previste da regolamento e magari sensate, preferiscono ignorarle e condividere la vittoria.

Se guardiamo la questione dello spareggio a fine partita dal punto di vista del giocatore, indubbiamente dipende molto dal livello di competitività di ogni singola persona. Conosco giocatori che a tre quarti della partita immancabilmente si informano su quali sono i parametri per lo spareggio, mentre altri che effettivamente ne sono infastiditi.

Dal punto di vista del designer, invece, credo che ci debba sempre essere l'impegno per fare in mdodo di riuscire a decretare un vincitore. Nei casi di parità la cosa fondamentale è quella che la condizione di spareggio sia sensata, ovvero che sia agganciata ad un aspetto rilevante per il gioco. In certi casi una condizione di spareggio inadeguata può portare ad un senso di frustrazione maggiore rispetto ad una vittoria condivisa.

Bisogna fare attenzione alle condizioni di spareggio. Può capitare che in un gioco senza strategie dominanti, sia proprio la condizione di spareggio favorevole a far nascere una strategia preferibile.

Esempio banale, se per vincere si può accumulare risorse o accumulare monete indifferentemente, ma lo spareggio è sulle monete, ecco che chi tenta la via delle risorse si taglia fuori da un eventuale spareggio.

Quando spiego un gioco (tra amici, in associazione o durante una fiera) di solito mi fermo al primo livello di spareggio - es: "vince chi ha più punti, in caso di parità chi ha più soldi." - e poi aggiungo: "In caso di ulteriore parità potete trovarvi nei vicoli dell'angiporto con un crick in mano".

Molto interessante. Gli spareggi possono essere richiesti anche durante la partita (per esempio al termine di un round) e non solo al termine. 

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