Fenomenologia del parallelepipedo rettangolo

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Signor_Darcy

Considerazioni a caso sulle scatole dei giochi da tavolo. Niente di serio, eh.

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Giochi

L'altro giorno discutevamo dei giochi selezionati per il Goblin Magnifico e, un po' scherzando un po' no, dopo aver visto la copertina di 18Lilliput ho chiesto se fosse possibile una sua retroattiva esclusione.

Al che il buon Renberche aggiunge che con quella copertina ci stava cristonando da giorni perché, delle otto, è l'unica verticale.

Apriti cielo.

L'unica verticale.

Non ci avevo mai pensato; ma è vero: le scatole sono ritornate perlopiù orizzontali, come lo erano tanti anni fa, più che altro per motivi di formato.

Copertina di Terra Mystica
Quando il mondo era verticale
(Le scatole dei Monopoli, dei Risiko! e dei Brivido avevano quel formato piatto, scomodissimo; tanto scomodo che pare averlo abbandonato perfino la PD-Verlag.)

Poi - non chiedetemi come - con l'esplosione dell'età aurea del gioco da tavolo, ci siamo immediatamente abituati alle scatole dei giochi tedeschi: la Alea della Ravensburger, la Hans im Glück, la Feuerland, tutte scatole in piedi sull'attenti, soldati in riga inquadrati su mensole che ancora offrivano spazio ai soprammobili.

Non ho idea di quale sia il motivo di quel cambio repentino, di come si sia passati dalla scatola di El Grande a quella di Puerto Rico; non mi sorprenderebbe sapere che, dietro, ci sia in fondo il pragmatismo delle teutoniche genti, da sempre il motore europeo del gioco da tavolo.

(Che poi, a ben pensarci, quella di una scatola che sembra un libro e di una collezione che sembra una biblioteca, è un'idea così bella che ispira ordine esteriore e pace interiore solo a pensarci.)

Saltuariamente saltava fuori qualche scatola quadrata, pratica, buona - Kingsburg, Lewis & Clark, Tzolk'in: il calendario maya; non per niente il formato a quattro lati uguali fungeva quasi da punto di incontro tra i tedeschi, impettiti e impeccabili, e gli americani, che in fondo non hanno mai abbandonato il rassicurante baricentro basso delle scatole orizzontali: basti pensare alle varie edizioni di Twilight Imperium.

Le scatole di oggi
Pur tuttavia, il comune andazzo del gioco cosiddetto alla tedesca - quello che in Italia andava per la maggiore - era proprio quello verticale: non per nulla di tale formato era perfino il titolo che è stato a lungo il primo della classe (e per molti lo è ancora), quel Twilight Struggle che ancora abbaglia per la bellezza iconica della sua scatola.

(Del resto la GMT, si sa, fa un po' storia a sé. Ancora oggi.)

Poi, vai a capire come, ci siamo ritrovati sempre più ruotati di novanta gradi: non a caso lo stesso wargame di Gupta e Matthews è stato surclassato da un gioco tanto innovativo nel merito - l'aspetto legacy - quanto moderno nella forma.

Era iniziata una nuova era della scatola orizzontale.

Quella che non sai mai dove cazzo infilare e che sborda perfino dalle Kallax.

Le mode cambiano in fretta, soprattutto in un settore - quello dei giochi da tavolo - in costante evoluzione: Carcassonne sembra preistoria, ma è del 2000, poco prima dell'11 settembre; di Agricola sembra se ne parli da sempre, ma quando Grosso e Del Piero hanno infilato la porta di Lehmann non esisteva ancora; Terra Mystica sembra arcaico perché è uscito il nipotino figo, ma è dello stesso anno del primo film della trilogia de Lo Hobbit.

Questione di misure
Vivendoli dall'interno, anche i cambiamenti più rapidi sembrano essere molto più lunghi di quanto non siano in realtà. La nostra percezione è distorta, perché siamo parte del processo e non osservatori esterni: non siamo storici che studiano le battaglie dei marescialli di Napoleone, bensì Pierre Bezuchov che passeggia per le ridotte di Borodino mentre sparano i cannoni.

Sarebbe il caso, ogni tanto, di fermarsi a riflettere e fare ordine nei pensieri: occorrerebbe dare il giusto peso alle cose, ai tempi e alle persone; metabolizzare i cambiamenti, per comprendere meglio come il mondo sta evolvendo intorno a noi, in questo momento, per essere in grado di affrontare il futuro; banalmente, anche solo per godere delle scatole verticali che abbiamo accumulato prima di buttarci senza ritegno sull'ultimo Kickstarter orizzontale.

 

Commenti

Argomento meno faceto di come appare.

Quando confronto la mia collezione di libri, allineati per genere e per ordine alfabetico; di cd, per ordine unicamente alfabetico ; e dei boardgame, messi a tetris, provo una profonda frustrazione.

Aggiungerei una postilla sulla declinazione CUBICA: Nemesis + prima espansione è praticamente un cubo perfetto (e gigantesco) :)

Concordo.

Ad esempio volta che guardo la scatola della mappa 3D di Barrage mi chiedo... perché non fare la scatola simile a quella del gioco base e dell'espansione? Il colpo d'occhio sarebbe stato sicuramente migliore 

Nemesis : una ode al dado, praticamente

Un'uniformazione del formato delle scatole sarebbe auspicabile, sogno un mondo dove i formati siano solamente due, quello perfettamente quadrato e quello rettangolare della serie Alea, già così sarebbe ottimo. Il mercato poi si frammenta ancora di più nei formati delle scatole dei così detti filler, scatole di ogni foggia e dimensione abitano il mondo dei filler, queste sono davvero fastidiose.

p.s. poi però se penso alle produzioni della verlag con i giochi di Gerdts e alla scatola cicciotta di viticulture devo dire che danno una certa soddisfazione nel tenerle in mano, trovargli il posto adatto in libreria però è tutt'altra storia!

Signor Darcy cosa ti infastidisce particolarmente della copertina di 18Lilliput?

È una scatola compatta e facilmente trasportabile.

Preferisci il cubo di Black Rose wars ?(la cosa più scomoda e difficile da gestire provata quest'anno, sempre parlando del formato)

Penso che il passaggio dall'orizzontale al verticale sia stato legato ad un'esigenza espositiva: la scatrola verticale ha una base d'appoggio inferiore, il ché significa che sulla mensola della vetrina ce ne stanno di più; inoltre puoi mettere le "piccoline" davanti alle "grandine" senza coprirne il titolo in modo che si vedano entrambe. Poi sono cazzi dell'utente se dentro la roba non ci sta bene, se le carte volano via del loro scomparti, se devi spendere in ziplock quanto Trump in lacca... Le scatole orizzontali richiedono più spazio, quindi le conservano solo per i giochi "degni" (sempre che Carcassonne Big Box sia un gioco degno).

La scatola quadrata è stata un buon compromesso tra le due cose.

@Peppe credo che la richiesta di esclusione retroattiva di 18Lilliput fatta da Darcy non sia relativa alla copertina quanto al gioco in sé, che evidentemente non gli è piaciuto. Non è l'unico, d'altronde, che non abbia capito le finalità di quel gioco :p

No no, parlavo proprio della copertina: sembra uno di quei fotomontaggi agiografici da campagna politica di basso livello.

Come corollario non da poco, tenete presente che nelle kallax con le scatole verticali si possono eventualmente fare due file di giochi.

Ok, quindi parli dell'illustrazione di copertina di 18Lilliput... ammetto non il massimo, quella di Lonny Orgler è una piccola casa editrice, per il tipo di gioco avrà investito il minimo nella grafica di copertina.

 Vi ricordate quel gioco sui pirati di qualche anno fa (piccolo editore italiano) con la scatola ottogonale?

[a parte i regolamenti enormi tipo A3] non c'è niente di più fastidioso di scatole inutilmente grandi (con magari dentro dei tray che non contengono le carte se imbustate).

Tra i miei, elenco qualche caso degno di nota (ovviamente senza considerare la bontà del gioco in sè):

- Through th Ages: 'na roba indegna, per 7/8 mazzetti e quattro cubi han fatto 'na cassapanca

- El Grande Big Box: pare un 4 ante (per contenere roba che andava benissimo anche un formato alea)

- Tyrants of the Underdark: qui top, una roba enorme per 4 carte; mentre la trasporti senti i mazzi che vagano e si schiantano di una violenza mica da ridere

- Principi di Firenze Deluxe: sborda di un po' le classiche quadrate e non si capisce il perché

- De Vulgari Eloquentia Deluxe (v. Principi)

- Paris Cite de la Lumiere: discorso inverso, qui la roba quasi non ci sta, e questo per far sì che si potesse usare l'interno della scatola come piano di gioco (follia)

- Annibale e Amilcare: anche qui problema opposto, la scatola non si chiude, si è praticamente costretti a buttare via il tray delle miniature

- Barrage: a me la scatola deluxe piace, ho venduto Leeghwater expansion e mappa 3d e tengo tutto lì

- varie di PD Verlag: non so se i tabelloni giustificano tali orrori di scatole, sono indeciso

- Fuggi Fuggi: mio unico 10, per lui avrei digerito anche che il gioco fosse contenuto in un sacchetto biodegradabile dell'S lunga

- Non me ne vengono altri ma qualcosa sicuro c'è

Vogliamo parlare di Imperial 2030?Come odio quella scatola...l'ho dovuta mettere in orizzontale per evitare la caduta massi. Io sono una che, quando puo', allinea tutto. I gioch ida tavolo mi tocca incastrarli ovunque orizzontali, verticali...

Diciamo, comunque, che si le scatole orizzontali escono fuori dagli scaffali, ma permettono di impilarci piu' roba sopra, quelle verticali mi occupano tutto il ripiano in altezza...il che leva spazio, ma sono piu' ordinate e stabili ed anche l'occhio vorrebbe la sua parte..Non so ci sono pro e contro.

Visto che nessuno l'ha ancora detto:

#teamverticale

Devo dire di essere un omni scatolo. Verticale, orizzontale, di sbieco, buttare via per mettere tutto in un sacchetto e così via.

Probabilmente l'unico vero e proprio trend che non ho mai sopportato erano le scatole in latta. Quelle proprio odio profondo.

Comunque in generale non penso sarà possibile avere una uniformazione delle dimensioni. I prodotti non sono più standardizzati, anzi si tende sempre di più ad avere componenti custom che quindi necessitano di scatole custom.

Sei il mio editorialista preferito.

La collezione di scatole più bella che ho è dei 4 Hexploreit..
mi ricordano tantissimo la copertina dell'edizione di Ultima IX a proposito di preistoria!
Eh sì! perché anche gli american si rifanno ad altri modelli e in quel caso... la copertina nasce verticale!

Perchè non importa che tu sia kickstarter o retail in 2 colori e mezzo di teutoniche genti:
non c'è nulla di più bello e tentatore di una bella scatola ispirata.

Nella scatola si ripongono vittorie e sconfitti, pensieri e aspettative. 
Almeno finchè non si apre, può essere tutto! 
E quando è aperta ti dice già tutto quel che devi sapere su chi ha pensato quel gioco.

Solo due cose hanno questo potere:
la scatola e il manuale. Ma il manuale lo lascio al prossimo editoriale di Darcy! ;)

Io invece adoro le scatole in latta! Sono bellissime e decorative quindi posso metterle in zone anche diverse dalla libreria. Certo se tutte fossero in latta sarebbe un problema enorme. Ma una ogni tanto ci sta. 

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