Essen@Milano: il report

Premessa: l'articolo si basa sulle primissime impressioni dei giochi provati, fondate su alcuni turni di gioco e sull'entusiasmo suscitato dalla giornata,  mai su una partita completa.

Mi giunge, tramite i social, la notizia di Essen@Milano. Non credo ai miei occhi: posso provare le novità presentate ad Essen a un paio d'ore di macchina da casa mia, spiegazione in italiano, scrematura dei migliori titoli già fatta, sicuramente meno bolgia infernale ... devo andare!

Organizziamo una macchina in quattro e come novelli salmoni risaliamo la via dalla riviera tigullina  per giungere in quel di Milano alla Casa dei Giochi Uesm. Abituati al nostro nulla ligure, varcata la porta cadiamo in ginocchio folgorati dal Santo Graal delle sedi ludiche, davvero uno spettacolo, un luogo invidiabile.

Siamo partiti con l'intenzione di provare principalmente tre giochi: Planta Nubo, Nucleum e Anunnaki. Pensate un po', senza neanche aspettare più di 10 minuti, appena arrivati riusciamo a sederci al tavolo di...

Planta Nubo

Attratti principalmente dal tema, un post apocalittico in cui il mondo viene salvato da tecnologie green, coltivare fiori sulle cime di imponenti alberi e ridare ossigeno respirabile: molto "volemose bene". E poi c'è il nome di Rosenberg sulla scatola!

Spiegare e mettere insieme gli elementi del gioco non è stato semplicissimo, ma nel giro di poco siamo andati spediti. Molto bella la selezione azioni, direi a la Spyrium: griglia di 9 tasselli azione con intorno anche i polimini da piazzare sulla propria plancia, prendiamo un nostro tassello e lo piazziamo a cavallo di due tessere. Possiamo quindi fare l'azione relativa a una delle due o una volta per round anche farle entrambe, così per 3 volte. Le azioni non sono quindi esclusive, ma andranno comunque ad esaurirsi presto i posti migliori. 

Il gioco consiste poi nel piazzare i polimini/vasi sulla propria plancia, far crescere i fiori dei vari colori, soddisfare la richiesta e produrre ossigeno (ovvero punti vittoria). Attorno alla nostra plancia possiamo installare delle carte potenziamento con varie azioni speciali e personalizzare il nostro gioco.

Piacevole, non è scattata la scintilla, ma lo rigiocherei volentieri.

Voto: 7

Voto amici: 8

Breve pausa pranzo e partiamo subito all'attacco con...

Nucleum

Passiamo da svolazzanti fiori colorati e tecnologie green, all'industrializzazione pesante con carbone e uranio.

Come già detto in lungo e in largo, l'ispirazione maggiore l'ho sentita venire da Brass, sia come meccaniche, sia per il tipo di interazione che viene a crearsi in mappa: abbiamo una rete di edifici e collegamenti, dobbiamo portare il carbone e/o l'uranio agli edifici per elettrificarli e quindi attivarli, girandoli sull'altro lato.

Il twist interessante è dato dalle tessere collegamento, sono le stesse che usiamo per fare le azioni e se vengono messe sul tabellone, non ci torneranno più disponibili. Ne gireranno comunque parecchie per le mani, ma bisogna fare attenzione a non rimanere sprovvisti delle azioni che ci potranno essere utili in futuro.

Ho trovato affinità anche con Great Western Trail: se svolgiamo l'azione di ripristino dobbiamo contare le nostre stelline guadagnate durante i turni (similmente al numero delle vacche) e salire quindi su un tracciato (le città sempre in Great Western Trail) diviso in zone colorate, in cui possiamo mettere una sola stellina per zona. Se non se ne hanno abbastanza da salire oltre, possiamo sempre andare nella "Kansas City" (qui la base del tracciato) che dà punti negativi, ma ci regala un lavoratore e qualche moneta.

Qui la lampadina si accende, è tutto nelle mie corde, non vedo l'ora di fare una partita completa.

Voto: 9

Voto degli amici: 8

Ossigeniamo un attimo il cervello e si parte all'attacco con....

Anunnaki

A spiegarci in maniera esemplare il gioco è lo stesso Danilo Sabia e nel giro di poco siamo pronti. Premetto che non è proprio il mio genere, ma la meccanica di selezione delle azioni su pentacolo per sbloccare le divinità, e le azioni secondarie (comunque fondamentali) da attivare spendendo risorse, rendono il gioco molto, ma molto più dinamico e soddisfacente rispetto ai diretti concorrenti, che ho sempre trovato noiosini ed ingessati.

La struttura è abbastanza classica, c'è da salire sui tracciati, soddisfare contratti, occupare i territori, costruire edifici e specializzarsi con i poteri delle nostre divinità. Resa dei materiali eccellente, molto meglio dal vivo che in foto, forse la qualità delle carte un pelo sottotono.

Voto: 8

Voto degli amici: 8

Volevamo provare anche Evacuation, ma dopo i 3 spiegoni precedenti e l'ora che cominciava a farsi tarda, abbiamo optato per un defaticante e mai sentito...

Robot Quest Arena

Non mi nascondo, l'abbiamo scelto per i bellissimi e pacchianissimi chibi robottoni coloratissimi: un amore. Spiegazione velocissima, trattasi di un classico deckbuilding dove le carte servono a muovere il proprio robot in un'arena quadrata per riempire di ignoranti mazzate tutti gli altri coinquilini. Era il gioco che ci voleva per chiudere in bellezza la giornata, quasi banale, ma leggero e divertente.

Voto: 7

Voto degli amici: 7

Concludiamo così questa meravigliosa giornata ludica con...

Voto unanime ad Essen@milano: 12!

Ci vedremo sicuramente l'anno prossimo, grazie davvero agli organizzatori, un evento assolutamente da non perdere.