Di Algae inc. non conoscevo l'esistenza, vediamo il regolamento completo a questo punto!
A meno di un mese dalla Essen Spiel 2024, ecco la seconda parte del listone di pennuto 77, quest'anno diviso in quattro uscite a cadenza settimanale. Qui trovate la prima uscita.
Seconda parte del listone, continua in ordine alfabetico, ma nel frattempo ho letto tre regolamenti che rientravano tra le lettere già uscite, per cui li ho inseriti qui per primi. Per questa ragione la lista è un pochino più lunga, buona lettura!
Ada’s Dream
In questo gioco vestiamo i panni di ipotetici aiutanti di Ada Lovelace, una donna realmente esistita agli inizi dell’800 che, pur se ignorata perché in un mondo maschilista, teorizzò il primo calcolatore automatico della storia.
Al proprio turno i giocatori devono decidere se fare un turno in laboratorio o se compiere azioni. Al termine di tale turno, inoltre, dovranno scegliere se pubblicare (spendendo libri) o costruire un ingranaggio.
In un turno in laboratorio si deve scegliere un dado di quelli presenti in uno spazio della plancia centrale (ci sono sei spazi posizionati ad anello che dove i dadi “girano” fra di essi in senso orario). Il dado scelto può essere modificato di valore o spostato di più di uno spazio in senso orario. Dove finisce spinge fuori un dado di valore uguale o inferiore (deve essere obbligatoriamente risolta questa condizione). Il dado spinto fuori dà un bonus e viene poi preso e posizionato su uno spazio della plancia personale del giocatore dove darà bonus in funzione di carte e posizione. Se poi lo spazio di partenza del primo dado rimane vuoto c’è un ulteriore bonus per chi l’ha svuotato e poi viene riempito con 3 nuovi dadi.
Le carte possono essere ottenute e giocate in vari modi e garantiscono vantaggi oltre che i bonus su menzionati quando si posiziona un dado del colore corrispondente nello spazio corretto.
In un turno di azioni, viceversa, si deve prendere un dado dalla propria plancia giocatore e compiere un’azione principale del colore corrispondente, posizionandolo poi in uno spazio della propria fabbrica e liberando un disco da essa.
A seconda del colore le azioni principali possono essere: azioni di studio (dado viola) per ottenere una tessera programmazione e carte, ingranaggi o libri; azioni di viaggio (dado blu) che permette di spostarsi in una sezione del tabellone principale con una mappa dell’Inghilterra e ottenere bonus nei posti dove si arriva; azione Meeting (dado giallo) che fa posizionare un disco in una delle sale riunioni (pagandone il costo) per ottenere carte dal display sotto tali spazi; azione Istituzione (dado verde) in cui si paga il costo in punti innovazione, si posiziona un proprio disco in uno spazio corrispondente degli Istituti e si ottengono ricompense descritte nello spazio coperto.
Fatta una delle due cose descritte in precedenza si deve scegliere se pubblicare (spendendo libri e ottenendo benefici in base alla pubblicazione fatta) oppure posizionare un ingranaggio sulla propria plancia (che fornirà punti alla fine della partita).
Il gioco termina quando un giocatore posiziona il nono dado sulla propria fabbrica (idealmente convincendo Ada di essere la persona adatta a realizzare il suo progetto). Ci sono una pletora di cose e piccoli incastri da poter fare che non ho descritto trattandosi di un titolo complesso e pieno di possibili combinazioni di azioni e bonus da concatenare.
Il titolo è difficile da far comprendere senza i materiali sott’occhio, ma pare essere un gioco di combo e azioni a cascata che sfruttano un inedito sistema simil-mancala tramite la manipolazione e lo spostamento di dadi. Da provare per capire quanto il tutto possa risultare divertente ed appagante, ma mi ha lasciato buone sensazioni.
Voto personale: 8
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Age of Automaton
In un prossimo futuro l’automazione ha raggiunto picchi molto elevati e noi ci stiamo affacciando su questo business con l’obiettivo di essere i migliori dopo i primi cinque anni (round) di lavoro nel campo dell’automazione.
Dopo un draft iniziale delle carte Specialisti, si tirano i dadi a inizio di ognuno dei cinque round della partita per stabilire le risorse a disposizione nel mercato.
Poi inizia la fase delle azioni in cui, in ordine, tutti i giocatori compiono un’azione alla volta.
Ci sono otto azioni principali e una serie di azioni secondarie o gratuite che possono essere fatte prima o dopo l’unica azione principale eseguibile quando tocca a te.
Ogni azione principale, tuttavia, può essere scelta ed eseguita una sola volta per round da ogni giocatore, e le otto azioni sono posizionate a coppie in modo tale che sceglierne una impedirà di compiere l’altra a meno di giocare un “Overtime”.
In pratica ci sono delle azioni speciali da poter compiere spendendo soldi e, soprattutto, scendendo sul tracciato dell’affidabilità.
Durante la partita non ci sono modi per risalire su tale tracciato, pertanto spendere queste azioni speciali (che di fatto danno bonus e azioni aggiuntive al proprio turno) va fatto con molta attenzione e ponderando i benefici in relazione ai costi da sostenere.
Al termine della fase azione c’è una fase donazione in cui, in ordine inverso di turno, si possono spendere soldi per ottenere punti a fine partita salendo sul tracciato delle donazioni e poi si verifica se occorre soddisfare alcuni obiettivi di fine round (il cui avverarsi è determinato dal lancio di un dado) e si prepara il turno successivo.
Da notare che nella fase di preparazione chi ha un’affidabilità alta farà anche un punto vittoria. Le azioni principali si dividono in quattro richiedenti un lavoratore, accoppiate a quattro che non lo richiedono. Le quattro che richiedono un lavoratore si risolvono in base al livello dello stesso e sono le seguenti:
1) ricercare: si sceglie uno dei tracciati ricerca e si tirano tre dadi, per ogni dado il cui risultato è uguale o inferiore al livello del lavoratore usato per l’azione si può salire di un livello sul tracciato assolvendo gli eventuali costi o requisiti;
2) equipaggiarsi: si prende e paga una carta equipaggiamento dal display delle carte disponibili (più alto è il livello del lavoratore impiegato maggiore è la scelta a disposizione). Ogni carta equipaggiamento fornisce un’azione extra tra quelle che non necessitano lavoratori e non costa punti affidabilità; una volta svolta si posizione sotto una delle coppie di azioni della plancia personale del giocatore e darà dei bonus quando verrà attivata successivamente (se ne possono avere al massimo due per ognuna delle quattro coppie di azioni);
3) ricerca e sviluppo: si otterrà una carta ricerca con le medesime modalità delle carte equipaggiamento ma tali carte danno ricompense immediate in crediti e risorse in base al round in corso e alla forza del lavoratore impiegato;
4) vendita: si selezionerà nel solito modo una carta Ordine di Vendita che farà ottenere punti, reputazione e soldi in base al pagamento richiesto e al lavoratore usato.
Le quattro azioni che non necessitano di un lavoratore sono:
1) raccolta fondi: si ottengono soldi in base alla posizione sul tracciato reputazione;
2) assemblaggio: si ottiene un lavoratore di un livello commisurato alle carte ordine risolte e altri lavoratori di livello uno pari alla quantità di ingegneri posseduti;
3) sponsorizzazione: si ottiene un segnalino Sponsor con i relativi benefici e si sale nell’ordine di turno per il round successivo;
4) acquisto: si ottengono le risorse disponibili al mercato in base ai dadi lanciati ad inizio round più una per ogni ingegnere posseduto.
Le azioni extra che si pagano con la reputazione permettono di: fare azioni accoppiate a quelle appena svolte, far salire di un livello un proprio lavoratore (il massimo è il livello 4), aggiungere un lavoratore di livello 1 a quelli posseduti, abbassare di un livello i dadi lanciati per l’azione Ricerca (quella che fa salire sui vari tracciati).
Infine, le azioni gratuite fanno acquistare, usare o giocare carte specialista che danno bonus e vantaggi di vario tipo una volta in gioco oppure risolvere obiettivi presenti sulla plancia principale.
Il gioco appare profondo e interessante ma non complesso, tutto è logico e semplice nelle regole ma va gestito bene, con il giusto tempismo e incastrando tutti i bonus e le risorse richieste. A fine partita tutto ciò che si è fatto darà punti per cui occorre seguire delle strategie a medio-lungo termine. Pare interessante anche se non particolarmente originale.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Algae, Inc.
In questo gioco cerchiamo di sviluppare al meglio il nostro dipartimento dell’omonima ditta Algae Inc. al fine di scoprire e produrre biocarburanti, cibo, cosmetici e bio-plastiche tramite l’utilizzo delle alghe, che sono una pianta marina che può realmente contribuire alla cura dell’inquinamento e all'ecosostenibilità del genere umano.
Una partita si svolge in quattro round (le settimane di un mese ipotetico di lavoro) che cominciano con una fase di rendita e finiscono con eventuali bonus del weekend, tra queste due fasi c’è la fase centrale delle azioni.
Un tabellone centrale rappresenta le principali città europee cui si devono consegnare i prodotti a base di alghe che raffineremo durante il gioco in determinate quantità stabilite randomicamente a inizio partita.
Inoltre, c’è il tracciato dell’energia a disposizione dei vari giocatori, le riserve di bio-prodotti e bio-oli da cui si parte per fare le nostre merci e le riserve dei quattro tipi di alghe.
Un secondo tabellone è il tabellone delle azioni che viene formato con delle strisce di azioni posizionate a cascata e collegate da frecce.
Ogni giocatore ha poi una plancia con la linea produttiva e una seconda plancia con bonus e upgrade.
Nella fase azioni ogni giocatore svolgerà cinque azioni, ogni volta che toccherà a lui dovrà spostare il suo supervisore sull’albero delle azioni descritto in precedenza (il tabellone apposito formato da varie strisce combinate casualmente ad inizio partita) e svolgere l’azione dove arriva.
Questo albero parte dal basso con tre possibili azioni e poi si ramifica verso l’alto costringendo i giocatori a scelte sofferte perché ogni percorso preso apre alcune azioni successive e ne elimina altre. È possibile saltare l’azione di arrivo per prendere 1 soldo o 1 alga o muovere un’alga nella linea produttiva o prendere un token a scelta che permetterà azioni successive a scelta o altri bonus.
Di base le azioni possibili permettono di reclutare uno dei tre possibili impiegati (Operatori, Ingegneri, Scienziati), attivare un tipo di impiegati posseduti o attivare un macchinario della linea produttiva (ci sono tre fasce di macchinari ognuno dei quali fa avanzare i prodotti ad un diverso stadio di lavorazione).
Il gioco è davvero complesso e necessita di attenta pianificazione e strategie a lungo termine. Si possono incrementare i team di impiegati per potenziare le azioni durante la loro attivazione, si possono incrementare le linee produttive, i bonus a fine settimana e le capacità produttive e di vendita. Tutto è da pianificare e da gestire con attenzione. Prendere materie prime (le alghe), iniziare a lavorarle, venderle nelle varie città, incrementare le rendite, ecc, ecc.
Quando si esportano i prodotti nelle città c’è da pagare un costo extra qualora sia la prima volta, ma tutti poi potranno farlo senza problemi in seguito. I costi extra sono basati sulla distanza da una città che ha già ricevuto beni per cui i giocatori collaboreranno ad allargare la rete di esportazioni cercando di far pagare agli altri l’apertura di un nuovo mercato.
Ci sono parecchie altre cose interessanti ma le regole sono tante e complesse anche se ben spiegate e tutto appare leggibile e iconograficamente ben realizzato. Siamo di fronte a un cinghiale tosto e complesso, come testimonia anche il punteggio di BGG (ben 4.25 su 5.00). Al momento è uno dei titoli che mi intriga e interessa di più tra le nuove uscite e spero che risulti girare e divertire come promette, perché sicuramente si tratta di un gioco complesso e ben realizzato.
Voto personale: 9,5
Voto oggettivo: 9
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10
Cities
Gioco semplice ma abbastanza carino anche se leggero per i miei gusti.
Bisogna cercare di costruire il quartiere migliore in una griglia personale di 3x3 sezioni di città.
A ogni turno si possono piazzare i propri lavoratori uno per riga del tabellone centrale e prendere i rispettivi pezzi.
Ci sono le tessere quartiere, le carte punteggio, le tesserine edificio e i palazzi. Si deve incastrare tutto per fare i punteggi migliori che vengono dati dalle carte prese, dalle zone costruite, i palazzi, le statue e degli obiettivi comuni.
Tutto molto semplice, lineare e piacevole. Non un capolavoro ma potrebbe rivelarsi un titolo family gradevole.
Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10
Civolution
Nuovo e mastodontico titolo di Stefan Feld, questa volta un gioco di civilizzazione dalle dimensioni spropositate.
In questo titolo i giocatori si alternano facendo azioni fino a che non dovranno fare un turno di riposo. Ogni volta che ciò accade un segnalino che fa da timer dell’era avanza di uno spazio fino ad arrivare a segnare la fine dell’era, che prevede una serie di step di ripristino e la preparazione per quella successiva.
Al proprio turno in genere si useranno dei dadi per fare le azioni che sono: prendere carte tecnologia, prendere risorse, migliorare le azioni a disposizione, aumentare i tipi di azioni disponibili, esplorare sulla mappa, risolvere obiettivi, cacciare, riattivare i lavoratori, commerciare, produrre, aggiungere insediamenti sulla mappa, eccetera eccetera.
Francamente non sono rimasto molto impressionato dal gioco sebbene si tratti di una delle mie tipologie preferite in assoluto; questo perché mi pare tutto molto astratto e asettico, sia da un punto di vista tematico che grafico.
Mi ha dato l’idea di un 'mappazzone' di roba appiccicata lì senza grandi trovate. Ovviamente potrei sbagliarmi, dato che non ci ho giocato, e siccome Feld è un autore che in genere apprezzo sicuramente gli darò una possibilità, anche se temo che sarà molto difficile da provare in fiera sia per i pochi tavoli che ci saranno (visto l’ingombro) che per la durata delle spiegazioni. Staremo a vedere, ma sicuramente cercherò di farci “un giro”.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 9/10
Dabba Walla
In questo gioco dovremo svolgere una giornata di lavoro di un Dabba Walla di Bombay: fattorini indiani raccolgono i pranzi in appositi e tipici contenitori metallici e poi li consegnano ai vari lavoratori della caotica città.
Noi dovremo svolgere tale mansione dividendo la partita in due fasi.
In una prima fase raccoglieremo i vari cestini del cibo sistemandoli nel nostro mezzo di trasporto (delle carte che indicano “tessere alla Tetris” da prendere e sistemare sulle plancette dei nostri mezzi).
Nella seconda fase del gioco (con tanto di lato diverso del tabellone su cui giocare) dovremo consegnare i cestini e fare più punti degli avversari.
Nella prima fase si prendono carte disposte in circolo sul tabellone spostandosi di un passo gratuitamente e pagando biglietti per ogni ulteriore passo (e carta saltata). Le carte prese riportano biglietti e tetramini di varia forma e colore da dover poi piazzare sulla plancia del nostro mezzo di trasporto (Carretto, tavole sulla testa, carriola o carrellino). Si possono anche impilare tessere fra loro per vari livelli ma non potendo esserci buchi in caso occorre tapparli con tessere da un quadratino (contenitori del pranzo vuoti) che daranno punti negativi nella seconda fase delle consegne. Alcune tessere danno dei bonus se posizionate in un certo modo accanto ad altre.
Nella seconda, e ultima, fase della partita si effettuano le consegne caricate precedentemente girando il tabellone di gioco sull’altro lato. In questa fase per ogni livello di cestini che si ha si fa un round di consegna scegliendo una carta a testa da giocare coperta. Poi si scoprono le carte e si aggiusta il valore di ogni tipo di pranzo (ce ne sono di quattro colori diversi) secondo i modificatori sulle carte giocate.
Infine, ognuno fa quel numero di punti per ogni cestino visibile sul suo piano attuale dei pranzi. Poi si scarta il piano e si prosegue per il livello successivo. Il gioco è semplice e breve (30-40 minuti), il tema è carino (ho imparato una cosa nuova) e la grafica anche. Non è il mio genere perché troppo leggero ma potrebbe piacere a chi cerca un family carino e dal tema originale.
Voto personale: 5,5
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10
Dungeon Legends
Gioco cooperativo a scenari (cinque in tutto) rigiocabili e affrontabili come una campagna. Le regole sono le stesse per ogni scenario che, tuttavia, avrà i suoi obiettivi ed elementi peculiari.
L’ambientazione è la medesima delle Cronache di Avel e gli eroi dovranno addentrarsi in una buia galleria del Castello di Avel per svelarne i segreti.
Ogni eroe ha il suo mazzo personale che lo farà giocare in modo diverso dagli altri e che si potrà espandere con nuove carte durante la sessione di gioco (se ne potrà tenere una sola tra un’avventura e l’altra). Le carte extra prese successivamente rimportano due azioni tra cui scegliere quando giocate (una gratuita e una a pagamento ma più potente).
Il capitolo è formato da carte comuni a ogni avventura cui si mescoleranno quelle specifiche di ogni scenario. Ci saranno in generale carte mostro (con valori, punti vita e caratteristiche) e carte evento.
Come nei più classici giochi di carte un giocatore gioca le sue carte per svolgere azioni e poi ripesca fino ad averne cinque.
Il gioco appare molto classico e basico nelle cose da poter fare, ma non per questo sembra banale. La gestione della mano di carte è cruciale anche perché se si deve pescare e non si hanno più carte la partita è persa (si perde anche se un mostro arriva all’entrata del castello).
Insomma, potrebbe essere un buon gioco per chi vuole un dungeon crawler di peso medio-facile con cui divertirsi in una mini-campagna di cinque scenari. Non il mio target, ma pare gradevole e ben fatto.
Voto personale: 6
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10
Endeavor Deep Sea
Gioco di esplorazione oceanica a scenari che possono essere giocati in solo, competitivi o cooperativi.
Preparato lo scenario e decisa la modalità di gioco, una partita si svolge in sei turni i quali prevedono una prima fase di preparazione e reclutamento di specialisti e poi una fase di piazzamento e svolgimento delle azioni.
Reclutare cambia a seconda della propria reputazione che determina il livello dello specialista che potrai prendere, inoltre il livello di coordinazione e inspirazione determinano rispettivamente quanti dischi puoi reclamare e quanti ne puoi ottenere dalla riserva.
I dischi si usano nella fase azione posizionandoli sulle carte degli specialisti posseduti per svolgerne le azioni descritte.
Si può viaggiare tra le varie zone esplorabili con i propri sottomarini, usare il sonar per scoprire nuove zone o ottenere ricompense, immergersi nelle profondità marine per ottenere ricompense e scoperte varie, aiutare la conservazione delle specie con apposite azioni e spendendo risorse, pubblicare resoconti, promuovere specialisti per renderli più efficaci, completare legami tra zone e animali, completare compiti speciali.
Tutto contribuisce a ottenere ricompense e a migliorare l’impatto ambientale e naturale per la vittoria sullo scenario.
Il gioco sembra relativamente semplice ma abbastanza articolato e ambientato, grafica e materiali sono molto gradevoli e pare piuttosto longevo e vario. Da capire il peso del gioco che potrebbe risultare leggerino, su BGG ha un indice di complessita pari a 2.67.
Voto personale: 7,5
Voto oggettivo: 8
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
Explorers of Navoria
Gioco in stile orientale in cui dovremo esplorare un nuovo continente appena emerso dalle acque per risultare quelli con più punti al termine dei tre round di durata di una partita.
Ogni round è diviso in quattro fasi. La prima fase è quella di reclutamento in cui si può scegliere un gettone sul tabellone, posizionarlo su una delle righe di carte disponibili (quattro righe di tre carte ognuna) per svolgere l’azione della carta e poi prenderla. In alternativa si pescano due gettoni dal sacchetto, se ne sceglie uno e poi con esso si fa la stessa cosa (prendi la carta e fai l’azione).
I gettoni azione riportano il colore del tipo di fila di carte da cui poter scegliere e le carte scelte non vengono sostituite fino alla fine del round, rendendo le possibilità di scelta sempre più scarse.
Le carte hanno icone relative alla loro tipologia e raffigurano gli abitanti del luogo. Ogni carta ha diversi possibili effetti, alcuni da risolvere immediatamente e altri a fine partita. Le carte possono fornire edifici, soldati, avventurieri o artigiani.
Tutto concorre a fare punti in determinate condizioni (ad esempio, gli artigiani danno oggetti con cui poter soddisfare contratti per ottenere punti).
Nella fase di raccolta si prendono i gettoni usati per prendere le carte e si posizionano sulla mappa ottenendo dei benefici a seconda della situazione in mappa dove si è posizionato un determinato tipo di gettone azione.
C’è poi una fase di rendita in cui si prendono le ricompense per le esplorazioni fatte e, infine, nella quarta ed ultima fase del round, si fanno tornare i gettoni azione nel sacchetto, i marker dell’esplorazione indietro nei propri edifici commerciali, si scartano le carte rimaste e si riempiono nuovamente tutte le file e si determina l’ordine di turno per il round successivo.
ll gioco pare carino ma piuttosto semplice, occorre provarlo per capire se la profondità del titolo sia maggiore di quanto non paia dalla sola lettura delle regole ma francamente al momento non è molto in alto nella classifica dei titoli che spero di provare in fiera.
Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10
Fino a prova contraria
Titolo cooperativo-narrativo in cui dovremo impersonare degli avvocati e usare i cinque mazzi di carte prova per cercare di far girare sul lato “innocente” i 12 membri della giuria seguendo un caso (mazzo accusa).
Più giurati convinceremo più alto sarà il nostro punteggio, il tutto con l’aiuto anche di una applicazione.
Il gioco dura una serie di turni fino a che non si svela l’ultima carta del mazzo Accusa e poi si procede al calcolo dei punti.
In ogni turno un giocatore legge il lato della carta accusa e poi si discute su quale carta prova sia la migliore da fornire per controbattere in base a quanto scritto (e soprattutto evidenziato) sulla carta accusa.
Poi si inserisce sull’app il numero della carta prova scelta e si vede il risultato. Il risultato corretto ci fa proseguire verso l’accusa successiva, uno errato ci fa ritentare con un certo numero di giurati che vengono girati sul lato “colpevole” come malus.
Quando indicato dall’app si apre un'altra busta e si prosegue e si possono sempre usare anche prove già svelate e/o utilizzate.
Alla fine dell’ultima carta accusa si verifica il punteggio in base ai giurati sul lato innocente.
Tutto semplice e simpatico a un prezzo accessibile anche se penso non rigiocabile (eventualmente si può rivendere dato che non si rovina nulla). Il gioco sembra carino ma non è proprio il mio genere.
Voto personale: 5,5
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10
Fishing
Ennesimo fillerino di Friese che, però, devo dire che riesce piuttosto bene in questo genere di giochi, motivo per cui ho deciso di leggermi le regole di questo.
Si tratta di un normale gioco di prese con carte di valore variabile e in diversi colori.
Si distribuiscono carte negli otto round di gioco (in numero variabile a seconda del round e del numero di giocatori) e poi si comincia il turno.
Il primo che gioca carta di un colore obbliga gli altri a giocare quel colore. Se non ce l'hai puoi giocare altro a tua scelta.
Vince la presa chi ha giocato la carta del valore più alto del colore deciso dal primo.
Ci sono poi carte con poteri particolari a fine round e carte che sono “briscole”, ma che puoi giocare solo per prime o se non hai carte del seme “dominante”.
Alla fine di ogni round ogni carta presa vale un punto a prescindere dal suo valore numerico.
Tutto molto semplice, sicuramente può essere divertente ma non mi pare un titolo imprescindibile.
Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 4/10
Flatiron
Gioco particolare in cui i giocatori dovranno concorrere alla costruzione di questo iconico palazzo newyorkese degli inizi del ‘900.
Il gioco va avanti fino a quando un giocatore ne decreta la fine costruendo il tetto del grattacielo.
Ogni turno consiste nel muovere il proprio architetto e svolgere l’azione dove lo si è posizionato.
Quando si svolge l’azione, si può prendere la carta presente nella location visitata, prendere due soldi oppure attivare il luogo scelto.
Il movimento dell’architetto avviene nelle zone della plancia del giocatore dove in alternativa (o precedentemente) possono essere state messe le carte prese.
Le carte si possono posizionare in alto mostrando la metà superiore o in basso mostrando quella inferiore. Questo va a potenziare le azioni che si potranno compiere in quella determinata zona quando vi si posiziona l’architetto e si decide di attivarla (c’è cmq un limite al numero di carte che vi si possono mettere).
Le azioni di base (poi potenziabili) sono quattro e permettono di comprare o vendere i pilastri per costruire i piani (ce ne sono di vario colore ed ogni azione permette di comprare o venderne uno in particolare); costruire un nuovo piano (se si possiedono i trepilastri necessari) e ottenerne il bonus raffigurato; ottenere soldi.
Ci sono poi dei giornali ottenibili con la costruzione dei piani che danno azioni extra. Costruito il tetto si ottengono punti aggiuntivi basati su reputazione e altri piccoli elementi di gioco e si dichiara il vincitore.
Il gioco pare molto semplice e lineare ma non banale. La grafica è pulita e gradevole e potrebbe rivelarsi un peso medio-leggero interessante.
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
Gaia Project – The Lost Fleet
Premetto che non apprezzo mai molto le espansioni che aggiungo roba e complicano giochi già ottimi (io adoro Gaia Project). Tuttavia, essendo un grande amante del gioco base, non potevo esimermi dal fare un’eccezione e trattare anche questa espansione.
Innanzitutto, vengono forniti una serie di componenti che vanno a sostituirsi a quelli del base, insieme a tessere che modificano certe plance e icone per considerare anche questa espansione.
Ci sono quattro nuove razze (due per ognuno dei due colori aggiunti) ed i due rispettivi tipi di pianeta. Vengono anche aggiunte delle tesserine esagonali da uno o tre esagoni con cui si allarga la mappa di gioco.
Oltre alle nuove razze, con le relative meccaniche peculiari, l’aggiunta principale consta di quattro plance di altrettante astronavi da poter esplorare durante la partita facendo un’azione di esplorazione su di esse (dovendo rispettare le regole della distanza come nel gioco normale).
Oltre queste navi che forniscono tecnologie, poteri e ricompense aggiuntive quando esplorate, il resto viene un minimo modificato per considerare nuove tecnologie, una nuova azione di terraformazione per proto-pianeti e asteroidi (i nuovi esagoni aggiunti alla mappa).
Insomma, sembra tutto integrarsi piuttosto bene senza stravolgere il gioco base ed aggiungendo nuove razze e opzioni a disposizione. Resta da capire quanto valide siano tali aggiunte e quanto fossero necessarie a meno di non aver giocato davvero molto al titolo base.
Voto personale: 7
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
Galactic Cruise
Altro titolo che stava ad Essen già l’anno scorso e che sarà in Demo in fiera quest’anno reduce da una buona campagna Kickstarter.
Devo dire che sembra un gestionale bello pesante come quelli che piacciono a me, inoltre ha materiali eccellenti e la grafica dell’ottimo O’Toole.
Lo scopo è costruire razzi da mandare in crociera nello spazio per fare punti.
Ci saranno tre momenti in cui si faranno i punti in base a quanto realizzato in quel frangente (o a fine partita): tramite il piazzamento di un lavoratore si potrà svolgere l’azione di dove si è piazzato (dando un bonus al giocatore scalzato dallo spazio se eventualmente fosse stato occupato) o una di quelle adiacenti se è presente un miglioramento che le collega (pagando nel caso non sia il proprio); con le azioni si costruiscono i suddetti miglioramenti; si ottengono i progetti per i razzi o si costruiscono gli stessi; si fanno piani di viaggio; si ottengono tecnologie, risorse o pubblicità; si fanno partire i razzi per le crociere e tanto altro.
Insomma, sembra un gioco corposo e interessante anche se non vedo idee particolarmente originali, ma tutto appare ben incastrato, tematizzato e corposo.
Il gioco prevede diversi moduli aggiuntivi ed espansioni che sono uno dei motivi che mi hanno fatto desistere dal preordine, insieme al prezzo molto alto anche se giustificato dagli ottimi e abbondanti materiali.
Spero di riuscire a provarlo in fiera in modo da non dover investire al buio la cifra necessaria a farlo poi comodamente a casa. Doveva prevedersi una versione italiana di Tesla Games, ma lo scarso numero di preordini l’ha fatta saltare (o forse solo rimandare). Da tenere d’occhio e provare in fiera se possibile.
Voto personale: 8
Voto oggettivo: 7,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 8/10
Galactic Renaissance
Gioco di carte a tema spaziale in cui ogni giocatore parte con un deck di otto carte: sette sono gli Advisor e solo una è uno Specialista.
Esiste anche un terzo tipo di carta, che sono le carte obiettivo, che non vengono mai giocate dai giocatori ma stabiliscono il sistema con cui potranno fare i punti.
Al proprio turno si gioca una carta ponendola a destra delle eventuali carte precedentemente giocate e se ne risolve un effetto (a scelta se ce ne sono più di uno).
In alternativa, se si tratta di una carta specialista, si può scegliere di pescare una carta dal proprio mazzo.
Lo scopo è fondare istituti e prendere le maggioranze su alcuni pianeti stando attenti a gestire le eventuali fasi di disordine che accadono quando vengono posizionati troppi elementi su un pianeta superandone i limiti concessi.
Nelle fasi di disordine i giocatori devono rimuovere i propri elementi.
Il gioco non mi pare offrire spunti particolarmente interessanti sebbene, trattandosi di un gioco di carte, sia difficile da analizzare senza vedere tutti gli effetti delle stesse. Tuttavia, mi convince poco, complice anche il fatto che in determinati momenti le carte obiettivo, che danno i criteri di punteggio, vengono cambiate e quindi potrebbero generare caos e imprevedibilità e sconvolgere le eventuali strategie che si stavano perseguendo.
Voto personale: 6
Voto oggettivo: 6
Indice di “appetibilità” ad Essen: 5/10
Galileo Galilei
Gestionale ambientato ai tempi di Galileo Galilei in cui i giocatori dovranno osservare le stelle spendendo dadi di tre colori diversi per simulare l’osservazione dei diversi spettri luminosi.
Ogni turno, con un particolare movimento sulla propria plancia delle azioni, i giocatori dovranno selezionare una delle azioni principali da compiere. Le azioni a disposizione permettono di migliorare le azioni disponibili, raccogliere dadi o aumentarne il valore, salire sui tracciati che rappresentano gli studi Universitari e che danno bonus e punti, scoprire comete (che sono sconti per le azioni di osservazione) e, soprattutto, osservare le stelle.
L’azione di osservazione è quella principale del gioco intorno alla quale ruotano tutte le altre. Sostanzialmente si tratta di spendere i dadi del tipo e del valore richiesto per ottenere punti e benefici descritti dalle varie carte dei pianeti da osservare che ne riportano le caratteristiche.
Svolta l’osservazione e pagatone il costo, si prenderà la carta e la si aggiungerà alle varie osservazioni fatte sulla propria plancia. Questo perché la carta così presa va ad allungare di un passo quattro possibili track su cui far avanzare i segnalini che rappresentano i nostri studi astronomici.
Ogni volta che tali segnalini studio avanzano ottengono i benefici riportati sugli spazi superati e ci daranno quindi ulteriori bonus e punti. C’è anche un tracciato dell’inquisizione in cui dobbiamo far avanzare gli inquisitori per evitare di perdere punti o alla fine arrivare pure a guadagnarne.
Il titolo appare abbastanza classico e senza idee innovative ma l’ambientazione è carina e abbastanza curata e potrà sicuramente piacere a molti. Per quanto mi riguarda mi ha incuriosito un pochino ma non lo ritengo un titolo da provare assolutamente. Se dovesse capitare però non disdegnerò una partita di approfondimento.
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 7/10
In the footsteps of Marie Curie
Titolo originale per questo gioco medio-leggero in cui vestiamo i panni degli assistenti della notissima scienziata Marie Curie, Premio Nobel per la fisica e scopritrice di molti misteri sugli elementi radioattivi (che ne causarono anche la morte).
Nell’arco di una serie di round che scandiscono i turni di gioco e gli anni di ricerca della nota scienziata, dovremo pubblicare tesi, soddisfare tessere obiettivo, fare ricerche ed esperimenti, ecc.
Per prima cosa si lanciano dei cubi in una torre apposita che ne farà cadere alcuni (oltre ad altri già precedentemente caduti se non si è al primo turno).
A questo punto si può scegliere di prendere alcuni dei cubi usciti dalla torre (inizialmente se ne possono tenere massimo tre) oppure scrivere una tesi (ce ne sono di quattro tipi e quattro livelli).
Si può poi comprare una carta attività (pagandone il costo e ottenendone i benefici); trasformare risorse tra loro (mediante un’apposita tabella di conversione); validare esperimenti (sono tessere ottenute durante la partita che richiedono delle trasformazioni per essere girate sul lato validato) per ottenere miglioramenti del laboratorio e punti; risolvere obiettivi.
Finito l’ultimo round si fanno punti per una serie di condizioni minori e finisce la partita.
Il gioco è semplice e lineare anche se non sembra poi così banale a discapito del peso di 2 datogli su BGG. Carino il tema e gradevoli i materiali. Non in cima alla mia lista delle cose da provare ma potrebbe anche scapparci una mezza partita.
Voto personale: 6,5
Voto oggettivo: 7
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10
Lost in Adventure: The Labyrinth
Altro titolo cooperativo e fortemente narrativo dal costo basso e di autori e casa editrice italiani (Marco Pranzo e Da Vinci Games).
Il gioco è un mazzo di carte scenario (che fanno da mappa modulare che si allarga pian piano), un mazzo di carte oggetto (da usare in varie occasioni) e uno di carte interazione.
Ci sono inoltre dieci carte profezia che sono da girare tutte per vincere la partita. Per il resto ci si muove sulle carte scenario, si leggono le carte interazione per decidere e vedere cosa accade ed eventualmente si provano ad usare gli oggetti su tali carte con un sistema semplice e ingegnoso che permette di verificare se l’oggetto è stato utile o meno sovrapponendolo e voltandolo insieme alla carta con cui lo si vuole usare.
Il gioco è tutto da scoprire giocandoci (ha anche diversi finali per cui presumo sia ri-giocabile).
Come per il precedente titolo della DV Games anche questo non fa parte di un genere a me congeniale anche se devo dire che in questo caso il tema mi interessa meno ma ho trovato la meccanica di gestione degli oggetti molto interessante. Inoltre, permette di giocare senza l’uso di applicazioni elettroniche, che a qualcuno danno fastidio (a me personalmente no, se usate in modo intelligente).
Voto personale: 5,5
Voto oggettivo: 6,5
Indice di “appetibilità” ad Essen: 6/10