Essen 2021: il report di pennuto – giovedì

pennuto77

Primo giorno di fiera per il nostro inviato sul campo con più anzianità di servizio: scopriamo cosa ha provato.

Report
Eventi e Tornei

Due anni, dalla mia prima Essen (quindici anni fa) non avevo mai saltato un appuntamento con la fiera teutonica dei giochi da tavolo. C’è voluto il Covid per tenermi lontano per un anno dalla settimana di vacanza più bella. E nonostante il numero forzatamente ristretto (si parla del 30% in meno) di biglietti venduti, nonostante il green pass, il vaccino, i controlli e le tante defezioni (su tutte Asmodée); non potevo in nessun modo mancare un secondo anno consecutivo alla fiera più importante del settore.

Garden Nation
Così si prenota nuovamente l’appartamento fuori Essen, la macchina, il volo… e rieccoci tutti qui. Niente mercoledì diallestimento però, perché va bene tornare non si può ancora avere tutto come prima. Quindi si entra il giovedì, sempre un’oretta prima del grande pubblico, con l’emozione di chi torna a trovare un vecchio amico troppo a lungo trascurato. Con il batticuore delle cose proibite, anche un filo rischiose, ma non per questo meno belle e anzi anche più desiderate, dopo la pausa forzata.

I padiglioni un pochino più vuoti, i corridoi un filo più percorribili, qualche volto noto assente, ma la sostanza è sempre quella, e di cose da provare ce ne sono sempre più di quante sia umanamente possibile in soli quattro giorni di fiera.

Ma bando alle ciance, so che non è di vecchi amori che volete leggere, per cui andiamo ad elencare i sei titoli che sono riuscito a provare in fiera. Li metto con l’ordine con cui mi sono seduto ai tavoli, ricordandovi, come sempre, che si tratta di prime impressioni dettate solo da un paio di turni, per altro con spiegazioni in inglese e neppure troppo semplici da seguire a causa delle scomode ma necessarie mascherine. Quindi nulla più che un parere a calda, una fugace impressione data da un piccolo assaggio di piatti che andrebbero mangiati con calma e in più di un solo boccone. Ma questo è ciò che si può fare, per cui anche se con il beneficio del dubbio, vi vado a riportare le mie impressioni.

Garden Nation

Ci sediamo senza grandi aspettative a questo tavolo, perché in attesa che giunga l’ora idonea a provare tavoli prenotati appena arrivati. Si tratta di un astratto a tema bucolico in cui in quattro giocatori si costruiscono torri alte fino a quattro piani su mucchi di foglie in modo da attivare il punteggio di carte obbiettivo. Ogni turno si fanno due azioni ed il sistema funziona egregiamente.

Carina la meccanica per cui, quando si edifica su una zona, questa andrà a decidere dove si dovrà costruire nella prossima.

Schichtwechtel
Un astratto asciutto, con ottimi materiali e buona grafica, che mi ha ricordato molto Iwari e che non mancherà di piacere agli amanti del genere. Per me un tantino troppo semplice e non proprio il mio genere di gioco preferito, ma non posso dire che sia brutto: tutt’altro.

Voto per tipo di gioco: 7,5
Voto personale: 7

Schichtwechsel: Die Förderung liegt in deiner Hand

Dall’autore della trilogia del carbone esce questo gioco di piazzamento lavoratori (cubetti) molto interessante. Ci sono una miriade di cose da fare, tre tracciati su cui avanzare per sbloccare bonus e nuove azioni, e tutta una catena di estrazione, lavorazione, trasporto e vendita del carbone da ottimizzare per fare punti a fine round.

Funziona tutto bene e scorre liscio con scelte sempre sofferte ed interessanti. Nulla di innovativo, ma piacevole e piuttosto rapido; preso subito dopo aver concluso i primi tre turni di gioco. Promosso da tutto il tavolo.

Voto per tipo di gioco: 7,5
Voto personale: 8

1923 Cotton Club

Amo questi tioli ultra-compatti di questa piccola casa editrice [Looping Games, NdR] e non manco mai di provare e prendere quello che arriva da loro ogni anno. Questa volta gestiamo un locale jazz frequentato dai gangster nei primi del ‘900.

Ark Nova
Si tratta di un gioco semplice, fresco, veloce e super compatto. Compri carte che aumentano le rendite, modificano l’odine di turno e fanno collezionare icone utili ad attrarre i clienti che portano punti. Occorre fare attenzione agli obiettivi di fine turno, a non essere quello con più tasso di criminalità ed a gestire le entrate e le uscite; ma davvero si tratta solo di un classico costruttore di motore di punti e soldi senza grandi spunti originali. Ma la scatola è piccola come il prezzo, la durata è contenuta e
tutto scorre piacevolmente.

Mi porto a casa anche lui per continuare la mia piccola collezione di questi gradevoli titoli.

Voto per tipo di gioco: 7
Voto personale: 7

Ark Nova

Il pezzo forte della giornata.

Un titolo che ci porta ad edificare lo zoo migliore di tutti bilanciando gli introiti dati dai visitatori con il tasso di preservazione delle specie per fare punti. Si giocano carte per ottenere sconti e benefici, per costruire le gabbie e poi riempirle con le specie più esotiche e per arrivare alle fasi di punteggio con la situazione migliore.

Tantissime le icone, le cose da tenere d’occhio e le sotto meccaniche da gestire. Tuttavia, i turni scorrono veloci e la coperta è sempre troppo corta. Le cinque azioni base date dalle carte si svolgono con una potenza direttamente proporzionale a quanto tempo si lasciano le carte a scorrere lungo un tracciato che ha al primo posto l’ultima azione fatta ed al quinto quella lasciata lì a potenziarsi per poi essere eseguita una volta sola, ma con massima resa possibile.

Jiangnan: Life of Gentry
Si deve gestire al meglio il poco spazio per costruire sulla propria plancia, i fondi sempre troppo esigui e le mille cosa da fare, con l’ansia che la partita possa terminare prematuramente. Infatti, come per Raja del Gange, appena i due tracciati dei punti si incontrano partendo dai due estremi si termina il turno e si calcola chi ha vinto.

Poche cose, ma tutte ben amalgamate e concatenate fra loro. Si ha la sensazione di avere di fronte un Terraforming Mars un pochino più solitario, ma comunque solido e ben fatto. Personalmente ho trovato anche ottimi sia la grafica che gli abbondanti materiali. Peccato sia andato esaurito ventiminuti dopo l’apertura dei cancelli; spero vivamente venga localizzato vista l’importante mole di testo sulle numerosissime carte. Il migliore della giornata senza dubbio.

Voto per tipo di gioco: 9
Voto personale: 9

Jiangnan: Life of Gentry

Titolo presto su Kickstarter ed ambientato nella Cina imperiale. Bisogna raccogliere segnalini ispirazione nei tre colori disponibili per poi realizzare componimenti poetici, dipinti e non ricordo la terza tipologia (gialli, rossi e blu, detto in parole povere).

Si piazzano i tre lavoratori a disposizione, si svolgono le sei possibili azioni e poi si contano punti, rendite e maggioranze. Davvero nulla di nuovo o di interessante: nessuno spunto in un titolo che spero venga ancora modificato molto prima che inizi la campagna, altrimenti non ci vedo un motivo per prenderlo. Non brutto o pieno di difetti, ma senza alcuna cosa che mi abbia interessato. Peccato.

Jiangnan: Life of Gentry
Voto per tipo di gioco: 6
Voto personale: 6

Tindaya

Non si sapeva molto di questo gioco che approderà su Gamefound a febbraio, ma sembrava degno di una prova al tavolo. La grafica e i materiali sembrano essere di tutto rispetto ed è giocabile sia in modalità competitiva che cooperativa. Noi ovviamente abbiamo provato quella competitiva.

È un titolo molto profondo e articolato e avrei non poche difficoltà a spiegarvi le tante cose che si possono fare nelle tre ere di durata di una partita. Però ci sono molte idee davvero originali e alla fine di ogni era le due divinità della terra e dell’acqua, a seconda di quanto poco si siano soddisfatte le loro richieste votive, faranno letteralmente sfaceli sul tabellone, inizialmente composto da diverse isole in mezzo all’oceano. Vi basti dire che noi alla fine del round abbiamo visto sparire un’isola e fonderne tre per un’eruzione vulcanica devastante. Per poi essere decimati dalle razzie dei pirati di turno.

Mi ha lasciato molto molto stuzzicato e non vedo l’ora di leggere – e molto probabilmente pledgiare – questo gioco davvero molto ben fatto ed estremamente originale nelle meccaniche. La cosa più particolare provata in questa prima giornata di fiera.

Tindaya
Voto per tipo di gioco: 8
Voto personale: 8,5

***

Per oggi ho finito, sei titoli con alterne fortune, alcuni casualmente provati, altri tenacemente cercati perché in cima alla mia personale classifica di interessa per questa Essen 2021.

Buona notte [pennuto ci scrive la sera, NdR] e a domani per il prossimo report!

 

 

Commenti

Ark nova sembra interessante. 

Mi appunto allora T-I-N-D-A-Y-A... okey... magari fra 2 anni ne riparleremo...

Tindaya, totalmente sfuggito ai radar, me lo vado a spulciare... tieni duro!

Grazie per il report

Ark Nova l'ho già quasi stralciato dalla lista, anche se ne parli bene non m'intriga così tanto, forse per una questione di originalità.

Per lo stesso motivo credo escluderò il gioco di Spitzer (si quello con quel titolo ), al momento la freschezza di un gioco è fondamentale, sono in una fase nella quale non voglio ingrandire troppo la collezione.

Tindaya invece non sembra male, ma non partecipo di sicuro al crowdfunding, in ogni caso lo inserisco nel radar.

Segnati 1923 Cotton Club e Tindaya da tener d'occhio!

ho preso cotton club grazie al tuo report: da una prima lettura del regolamento sembra mooooooooooolto interessante (se poi si è fan di boardwalk empire ragazzi... che BOMBA!!)

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