Kiek è un po' caro, ma giustificato, perché devono pagarmi le royalties per la foto☺
Le impressioni dei titoli di cui parleremo sono - per l’appunto - impressioni di giochi provati nell’ambiente confusionario della fiera, spiegati da chi parla male l’inglese e ascoltati da chi lo capisce peggio, quasi mai giocati per un’intera partita (ma solo per alcuni turni): e sono commenti a caldo, pensati per farvi vivere la fiera con noi.
La sveglia suona presto. Fuori è ancora notte, qui nel profondo nord; ma, da lontano, si sente già il rumore di fustelle, plastichine strappate dalle scatole e ruote di trolley ancora vuoti che marciano verso la Messe. Ci prepariamo e ci avviamo prima che le navette siano attive. MichyLo è una bambina felice che non sta più nella pelle e vuole correre a vivere il primo vero giorno di fiera; il tunnel la attrae come una sirena. Vale la accompagna nel tunnel, mentre Alberto si butta su uno dei titoli che attende di più.
Heaven & Ale
Abbiamo scoperto il gioco grazie all’anteprima di Midgard su questo “peso medio” alla tedesca che secondo noi poteva essere appieno nelle nostre corde. Purtroppo allo stand della Eggertespiele nessun dimostratore si dà disponibile per una spiegazione prima delle 10 e, grazie a due signori francesi allo stesso tavolo che un po’ conoscono le regole, imbastiamo una spiegazione grazie alle imbeccate di un dimostratore mosso a pietà. Giochiamo solo i primi due turni ma il titolo è folgorante. Bello, rapido e bastardo come piace a noi. Acquistato.
- Prime impressioni: 8/9
Arboria
Il barbuto raggiunge la consorte e Michy che, assieme a Killa-priest, si sta facendo spiegare Arboria. Nel titolo potremo far crescere i nostri fiori nel campo solo in spazi illuminati dal sole (che ruota attorno al tabellone) e in spazi non in ombra. No. Non è photosyntesis, ma un gioco di Christophe Boelinger (autore di Archipelago), nel quale si fanno crescere fiori, si sposta il sole e si fanno apparire nuvole e pioggia scegliendo da una a tre carte (nostre o non scelte dagli avversari). Scopo è avere un fiore “alto” in una riga il più lungo possibile per fare più punti. Il gioco inizia snello e veloce e poi… si incricca. Gli ultimi turni non si hanno più molte scelte e restiamo tutti molto meh. Ci spiegano che ci sono anche delle varianti. Rimandato.
- Prime impressioni: 6
Line: The Skateboard Game
Mentre aspettiamo Michy che fa acquisti ci sediamo ad un anonimo tavolino vuoto su cui è apparecchiato un gioco a tema skateboard. Scegliendo da tre carte pescate a caso, dobbiamo giocare una carta che abbia gli stessi colori - nelle stesse posizioni - di quella rivelata al centro del tavolo, per fare i punti scritti sulla carta, sennò si mette a faccia in giù e si fanno zero punti. Per sei turni escono carte che chiedono link verdi e noi abbiamo solo rosse o blu. Imbarazzante.
- Prime impressioni: Non classificabile
1920: Wall Street
Avevamo il gioco nel mirino, essendo l’autore lo stesso di quel Topoum che abbiamo adorato alla scorsa fiera. Il gioco è un azionario molto particolare (potete trovare l’anteprima di Aibindrye per ulteriori approfondimenti). Il gioco all’inizio ci spiazza, non capiamo bene il perché di un paio di azioni e della meccanica della dinamite. Solo a fine partita ci rendiamo conto di come avremmo dovuto impostare i turni precedenti. Molto interessante ed intrigante. Per noi promosso.
- Prime impressioni: 7/8
Kiek
- Prime impressioni: 6 (la foto di Peppe ha fatto salire la valutazione di quasi sei punti!)
Sticky Chameleons
Passiamo dalla Iello e ci buttiamo su un tavolo libero di Sticky Charmeleon. Siamo, per l’appunto, camaleonti armati di lingua lunga e appiccicosa, come le manine delle patatine. Si lanciano due dadi che stabiliscono colore e forma dell’insetto da acchiappare per primi. Volano lingue e pezzi ovunque. Simpatico per dei bambini - o per degli adulti poco convenzionali come noi.
- Prime impressioni: 6½ (per l’idea folle di produrre un gioco del genere)
Bunny Kingdom
Attendevamo questo titolo dopo che lo avevamo visto a Cannes per gli splendidi materiali e per il tabellone molto colorato. Il gioco è un controllo territorio durante il quale (con un draft di carte) si può prendere il controllo dei territori e costruirvi su dei palazzi. A ogni fase punteggio un territorio controllato fornisce punti in base al numero di torri dei nostri palazzi, moltiplicati per il numero di diverse risorse che le tessere producono. Sembra interessante e divertente ma... purtroppo il gioco ha qualcosa che non va: tanta fortuna nelle carte ricevute e l’impossibilità di scalzare gli avversari; sicuramente a fine partita la mappa si riempie tutta e si possono fare più punti, ma il gioco non ci è piaciuto molto.
- Prime impressioni: 6½
Minute Realms
Passiamo dalla Dv Giochi per provare i due titoli di cui abbiamo scritto l’anteprima e che ci avevano colpito. Minute Realms si rivela molto interessante, con belle scelte e interazione tra i giocatori. Nel suo segmento un buonissimo titolo che diverte tutto il tavolo.
- Prime impressioni: 7½
Origami
Ci spostiamo di tavolo e saltiamo addosso a Origami. Il titolo ci piace e si spiega in due minuti - anzi, lo spieghiamo noi sotto la supervisione di Barbara, da quanto è semplice. Il titolo funziona bene; ma le tante scritte (ovviamente in inglese in questa edizione, ma non in quella che troverete a Lucca), le partite giocate e la stanchezza hanno la meglio e le patiamo un po’; belle le combo tra le carte. L’edizione italiana sarà nostra.
- Prime impressioni: 7
Feuville
Dopo un caffè rigenerante ci buttiamo su Feuville. Avevamo letto le regole e scritto un'anteprima non troppo entusiasta; ma vediamo il tavolo libero e ci sediamo per fare gli avvoltoi su un tavolo di Rajas of the Ganges lì vicino. Il gioco si rivela esattamente quello che ci aspettavamo: un gioco senza nulla che non vada, ma che sa di già visto e poco stimolante. Non brutto, anzi, sicuramente per una famiglia tedesca è un bel titolo; ma non per noi.
- Prime impressioni: 6/7
Rajas of the Ganges
Saltiamo su un tavolo libero e Killa (autore dell'anteprima di qualche settimana fa) ci spiega le regole. Purtroppo stanno già sbaraccando e ci guardano male mentre continuiamo a giocare. Sappiamo che a Pennuto è piaciuto e vi invitiamo a leggere le sue impressioni che saranno certamente più informate delle nostre. Per i pochi turni fatti però il gioco ci sembra molto interessante e bilanciato: anche la fortuna non sembra avere un grande peso. Cerchiamo di rigiocarlo al più presto
- Prime impressioni: 8
Azul
Dopo cena Michy ci delizia aprendo uno dei suoi neo acquisti: Azul. Per le regole vi rimandiamo all'anteprima di Peppe74 e vi diciamo quel che abbiamo potuto tastare con mano. Il gioco ha dei materiali bellissimi e una meccanica che crea tanta interazione tra i giocatori e scelte sofferte. Se piace il genere degli astratti è sicuramente da avere.
- Prime impressioni: 8½