Classifica personale di Alatar

E' un gran gioco nonostante qualche difetto. Merita un voto molto alto.
Come sempre va anche tenuto presente il pubblico a cui si rivolge. Se si è appassionati della seconda guerra mondiale il suo fascino è irresitibile, non solo per i materiali di gran livello, ma soprattutto perché nel complesso il gioco simula bene la maggior parte delle situazioni belliche lasciando un certo spazio (più o meno grande a seconda dei fronti considerati) per cambiare la storia. Tra i difetti maggiori il non rendere gli italiani fazione autonoma: non lo dico solo per campanilismo ma proprio perché si alterano alcune situazioni belliche in maniera decisiva. Resta comunque molto limitato dai lunghi tempi di preparazione (comunque estremamente appaganti per l'appassionato di storia, danno il tempo di calarsi completamente nel contesto e pregustare la partita) e di gioco (soprattutto con giocatori troppo prudenti)...si rischia di dover frammentare la partita in più giornate o dare vita a maratone fondicervello.
Per chi ama le meccaniche semplici di risiko è un gioco assolutamente sconsigliato. Potrebbe piacervi se risiko vi lascia un retrogusto di insoddisfazione, se avete provato risiko più ma volete ancora di più! Potrebbe piacervi anche se siete degli appassionati di strategia veraci, stanchi delle interminabili partite con giochi ancor più complessi (tipo "Napoleone a Lipsia") e non avete più il tempo di una volta a disposizione....per voi (ad esempio per me) 4-5 ore di gioco significa addirittura "snellire" i tempi di gioco!

Nonostante qualche difetto (parzialmente eliminato nelle espansioni) legato all'eliminazione precoce dal gioco, per il resto resta un gioco veloce, divertente, evocativo pur non prendendosi troppo sul serio. Se sei nel gruppo giusto con cui giocarlo, magari con persone già affiatate tra loro, diventa davvero magnifico!

Un gioco molto semplice e divertente. Il difetto principale, come è noto, è che chi muore resta a guardare a lungo, specie in una partita con molti giocatori. Per il resto il meccanismo di gioco è molto carino e nonostante si tratti di un gioco di carte ci si immerge realmente nel mondo del vecchio west in pochi minuti. Alcune scelte sono davvero intelligenti: l'idea di assegnare alle carte un seme ed un numero (rendendole di fatto anche carte da gioco) fa respirare ancor di più l'aria di una bisca da saloon!

Lo stile del disegno cambia molto...personalmente Marie Cardouat a me piaceva moltissimo, per cui dal punto di vista del disegno a mio parere siamo in flessione rispetto ai set precedenti. In compenso si recupera qualcosa nelle idee, ritornando (ed in qualche caso superando!) il livello di ingegnosità del primo set. Il voto resta alto, molto utile soprattutto se si gioca in molti sfruttando la versione Odyssey.

Ottima espansione. C'è da dire che cambia completamente gli equilibri di gioco, per cui bisognerà mettere a punto nuove tattiche che tengano conto la presenza dei leaders. I personaggi potranno sembrare sbilanciati (alcuni troppo forti, altri inutili) ma in realtà sono abbastanza equilibrati, bisogna solo tenere d'occhio gli avversari e studiare le contromosse adeguate: sicuramente all'inizio aumentano le variabili e si perde il controllo del gioco. Partita dopo partita il tutto diventa piacevole e gustoso, e cresce la voglia di giocare ancora, e ancora...e ancora...

Sicuramente migliora il gioco base, non tanto sfruttando le missioni contenute (che hanno più di qualche difetto), piuttosto per la possibilità di creare nuove missioni con un set di carte in più, un nuovo personaggio, ed un bel drago dei ghiacci a disposizione. Di fatto però le meccaniche sono le stesse, semplici ma destinate ad annoiare un po' giocando molte volte.

Non c'è dubbio...un ottimo gioco per bambini, diventa noioso giocandoci con l'età. Dato che di giochi davvero affascinanti per bambini ce ne sono pochi e a mio parere il gioco ha come obbiettivo una fascia di età non troppo alta secondo me nel complesso è riuscito, pur senza essere un capolavoro. Ancora oggi ho perfettamente stampata nella memoria la speranza di poter scortare la principessa Cocacin durante la partita, e i bei ricordi hanno un gran valore.

Come già detto per "Europe 1940": prima di imbarcarvi in "Pacific" pensateci bene, dovrete spendere tempo e fatica, e trovare le persone giuste con cui giocarlo (cosa non facile).

Detto questo però questo scenario si gioca bene anche da solo (a differenza di quello europeo che in effetti rischia di diventare troppo statico): le opzioni sono molte e forse la mancanza della parte europea ed africana le aumenta addirittura.
La cina acquista un ruolo importante (anche se ovviamente ha risorse limitate, ma se il Giappone non gioca in modo perfetto inizia ad essere un avversario ostico), come anche l'Anzac (importantissima in "interdizione" evitando che il Giappone usi la sua flotta riunendola a piacere), gli Inglesi soffrono ma restano determinanti, gli Usa...beh...il loro strapotere economico conta e come!
Rispetto ad edizioni precedenti l'integrazione aeronavale è molto migliorata, per cui nuove tattiche sono possibili.

I materiali restano un po carenti, non tanto per le miniature (bellissime, ma forse insufficienti per il Giappone), quanto per la mancanza completa di denaro cartaceo e la carenza di dischi di mostrine (materiale reperibile comunque online).

Il consiglio è comunque, se siete degli appassionati, di acquistarlo e di acquistare anche Europe: è più ostico da giocare da solo ma è necessario farlo in prospettiva Global! E giocare a Global è un'esperienza da fare!

Chi si imbarca in un gioco come questo sa a quel che va incontro. Pensateci bene prima di acquistarlo o giocarci.

Per evitare tempi troppo lunghi bisogna scegliere i compagni di gioco adeguati, inoltre bisogna comunque mettere in conto di poter interrompere più volte la partita per motivi di tempo o per stanchezza: di fatto l'ideale sarebbe giocarlo in più giorni per poco tempo al giorno (anche le partite a scacchi si possono lasciare in sospeso). Inoltre bisogna "accettare" che giocare a "Europe 1940" sia a tutti gli effetti solo un allenamento in vista delle partite globali, altrimenti davvero si rischia di trovarlo irritante nella sua staticità (i fronti europei lo diventano fisiologicamente se non inseriti nel contesto mondiale).

Questa edizione presenza tanti motivi d'interesse: la presenza dell'Italia che come fazione può davvero dire la sua (non lo dico solo per motivi patriottici, cambia di fatto il ventaglio di strategie disponibili), il meccanismo di attivazione dei paesi pro-asse e pro-alleati e dei paesi neutrali, gli obbiettivi strategici da raggiungere. Il regolamento e le disposizioni iniziali sono state già riviste più volte dagli autori e sono state proposte varie alternative, anche con l'aiuto dei forum, e non è necessariamente un difetto.
Le miniature sono molto belle, mancano però le banconote, e scarseggiano i dischetti da porre sotto le miniature (tutto materiale acquistabile online o ricavabile da altre edizioni).

Giocare a questa "metà" del gioco completo non è soddisfacente se non in prospettiva di giocare al gioco completo: è utile per capire con calma le varie possibilità strategiche dei fronti Europeo ed Africano.
Avete tempo una lunga, calda, noiosa estate davanti? Ve la sentite? Accettate la sfida? Se avete abbastanza passione da resistere a qualche partita a Europe allora vi consiglio di correre a provare anche Pacific 1940 (che è più godibile anche come gioco singolo) ed unire poi il tutto! Non ve ne pentirete!

Sufficiente se lo si gioca da ragazzini, e si considerano il panorama ludico caratteristico degli anni del suo lancio commerciale. Oggi meriterebbe un 5, anche meno se lo si considera rivolto anche ad un pubblico più vasto. I difetti sono tanti: sicuramente il coefficente fortuna è altissimo, e alla lunga è comunque noiosetto. Qualche anno fa non era disponibili molti giochi da tavolo che a prezzi ragionevoli offrissero materiali di questo tipo: avere degli hotel 3d come quelli era davvero desiderabile! Oggi il fascino del gioco si è decisamente perduto grazie alla più qualità generale dei boardgame disponibili.